
La Repubblica Ceca e la Slovacchia si preparano a presentare una collaborazione unica alla 61ª Biennale di Venezia, dal 9 maggio al 22 novembre 2026. In occasione del 100° anniversario del Padiglione Cecoslovacco, gli artisti Jakub Jansa e il duo Selmeci Kocka Jusko, con il curatore Peter Sit e il commissario Michal Novotný, daranno vita al progetto “The Silence of the Mole”.
Al centro dell’opera c’è Mr. M., un attore che da decenni interpreta la talpa, trasformata da simbolo di innocenza a icona di diplomazia culturale e memoria nostalgica. La talpa diventa così metafora di identità mutevole, silenzi e conflitti interiori. Il progetto esplora la convivenza ceco-slovacca, la memoria collettiva e la fatica ecologica, interrogandosi su come l’immaginazione si trasforma quando diventa uno spazio pubblico condiviso.
L’installazione, che combina film, oggetti e architettura, dialoga con la struttura del padiglione stesso, progettato dall’architetto modernista Otakar Novotný e inaugurato nel 1926, un edificio che unisce linee geometriche moderne e richiami classici, simbolo delle aspirazioni della giovane Cecoslovacchia.
Jakub Jansa porta in scena la sua capacità di mescolare film, performance e installazioni per riflettere sulle strutture sociali e le ideologie che le guidano, mentre Selmeci Kocka Jusko esplorano la memoria, la percezione e la resilienza attraverso oggetti e installazioni multilivello, suggerendo scenari di rigenerazione ecologica e post-lavoro. Peter Sit, artista e curatore, guida il progetto con la sua esperienza internazionale, mentre Michal Novotný coordina la rappresentanza ufficiale e approfondisce l’identità dell’arte centrale ed europea contemporanea.
Il Padiglione Ceco e Slovacco ai Giardini di Castello diventa così il luogo di un racconto visivo e poetico, dove storia, memoria e creatività si incontrano in un percorso che invita il pubblico a guardare l’arte come spazio di riflessione, dialogo e immaginazione condivisa.













