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Coppia argentina accusata di occultare opere trafugate dai nazisti

Patricia Kadgien, a destra, figlia del guru finanziario delle SS Friedrich Kadgien, partecipa a un'udienza dopo essere stata arrestata a Mar del Plata, Buenos Aires, il 4 settembre 2025. Foto: AFP tramite Getty Images.
Patricia Kadgien, a destra, figlia del guru finanziario delle SS Friedrich Kadgien, partecipa a un’udienza dopo essere stata arrestata a Mar del Plata, Buenos Aires, il 4 settembre 2025. Credits: AFP tramite Getty Images.
Scoperta a Mar del Plata: la figlia e il genero di un funzionario nazista sono accusati di aver nascosto opere d’arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui dipinti di Henri Matisse e Giuseppe Ghislandi.

Una vicenda che attraversa decenni e continenti è approdata nelle aule giudiziarie di Mar del Plata. La figlia e il genero di un funzionario nazista, responsabile durante la Seconda Guerra Mondiale del saccheggio di opere d’arte dagli ebrei europei, sono stati formalmente incriminati per aver nascosto numerose opere, tra cui 22 dipinti del celebre pittore francese Henri Matisse. La coppia era già agli arresti domiciliari, dopo che un ritratto barocco italiano del XVIII secolo era comparso in un annuncio immobiliare.

Si tratta del Portrait of a Lady (Contessa Colleoni) di Giuseppe Ghislandi, noto anche come Fra’ Galgario, presente nel Lost Art Database, che sarebbe stato avvistato appeso sopra un divano verde in un appartamento sul mare offerto dall’agenzia immobiliare Robles Casas and Campos. Il quotidiano olandese Algemeen Dagblad (AD) ha ricostruito la storia del dipinto, registrato come rubato al mercante ebreo Jacques Goudstikker ad Amsterdam nel 1940, ritrovandolo nel soggiorno della figlia del funzionario tedesco legato a Hermann Göring.

Secondo i pubblici ministeri, l’opera è stata restituita il 3 settembre dall’avvocato di Patricia Kadgien, arrestata insieme al marito il 1° settembre, dopo che le autorità non erano riuscite a rintracciarla durante una perquisizione. L’esperto d’arte Ariel Bassano, intervenuto sul caso, ha dichiarato a La Capital Mar del Plata che il dipinto era “in buone condizioni per la sua età, risalendo al 1710”, con un valore stimato di circa 50.000 dollari.

Il 4 settembre, Kadgien, 58 anni, e il marito, 60, sono stati ufficialmente accusati di “occultamento”. Durante le ricerche, le autorità hanno condotto altre quattro perquisizioni in abitazioni collegate alla coppia e ai familiari, rinvenendo ulteriori opere e oggetti, tra cui oltre 20 lavori attribuiti a Henri Matisse, ancora in fase di catalogazione per verificare se siano stati trafugati dai nazisti.

La vicenda del dipinto di Ghislandi ha radici lontane: rubato nel 1940 a Jacques Goudstikker, il ritratto passò poi nelle mani del banchiere tedesco Alois Miedl e infine a Friedrich Kadgien, braccio destro di Göring, che fuggì in Svizzera nel 1945 portando probabilmente con sé opere trafugate. Successivamente Kadgien si trasferì in Brasile e poi in Argentina, dove fondò un’azienda, formò una famiglia e morì a Buenos Aires nel 1978.

Una foto sul sito web di un’agenzia immobiliare mostra il dipinto Ritratto di signora di Giuseppe Ghislandi. Credits: Robles Casas & Campos.

Patricia, una delle due figlie di Kadgien, aveva messo in vendita la sua abitazione tramite Robles Casas and Campos all’inizio di quest’anno. Alla richiesta di commento sul dipinto, rispose all’AD: “Non so di quale dipinto parlate e non so quali informazioni desiderate. Inviate tutto per iscritto, per favore. Scusate, sono troppo impegnata per rispondere ora”. Poco dopo, l’annuncio è stato rimosso e l’immobile delistato.

Nonostante i tentativi delle autorità, il dipinto non è stato ritrovato durante ulteriori perquisizioni e la coppia rimane agli arresti domiciliari, con l’accusa di occultamento di beni. Si tratta di un crimine legato al genocidio nazista, quindi non soggetto a prescrizione secondo la legge internazionale.

Chi conosce i vicini descrive Kadgien come una persona tranquilla, che insegnava yoga nel garage di casa, come riportato dal quotidiano argentino La Nacion.

Le opere di Ghislandi si trovano oggi in importanti collezioni internazionali, dal Metropolitan Museum of Art di New York alla National Gallery of Art di Washington, dall’Accademia Carrara di Bergamo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, fino al National Museum of Fine Arts di Algeri. Il suo record d’asta è di £325.250 ($520.316) per il Portrait of a Young Man in a Green Tunic, venduto da Sotheby’s Londra nel 2011.

Non è detto che il Portrait of a Lady sia l’unica opera rubata ancora nelle mani dei Kadgien: la National Agency for Cultural Heritage ha individuato su social media di un’altra figlia della coppia un nature morte di Abraham Mignon, anch’esso proveniente dalla collezione di Friedrich Kadgien e registrato come mancante.

La ricerca delle opere di Goudstikker è iniziata negli anni ’90, guidata da Marei von Saher, nuora del mercante olandese, con l’obiettivo di recuperare e restituire ogni lavoro sottratto durante la guerra. Negli anni, diverse opere sono state restituite, tra cui dipinti di Cornelis van Haarlem, Adam van Breen e Anthony van Dyck, anche se non tutte le richieste hanno avuto esito positivo, come dimostra la lunga battaglia legale persa nel 2018 per due opere di Lucas Cranach the Elder al Norton Simon Museum.

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