
Dal 2002 sono state molte le occasioni che hanno visto Giorgio Armani protagonista di emissioni filateliche e numismatiche
In date diverse anche i francobolli e le monete sono approdati alla corte di re Giorgio Armani. Segno tangibile di come lo Stato, attraverso le sue istituzioni, apprezzasse e contribuisse a valorizzare l’attività di questo “maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo”. Il primo omaggio, affidato ad un dentello da 41 centesimi, risale al 30 agosto 2002 e fa parte di un’infornata di sei valori dedicati ad altrettanti marchi dell’Alta moda. Krizia, Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferré, Giorgio Armani con un modello di un suo capo femminile, Laura Biagiotti e Prada.

Tredici anni dopo, il 30 aprile 2015, agli sportelli della posta arrivò, con valore da 80 centesimi, un francobollo chiamato a celebrare i quarant’anni della Giorgio Armani, inserita nelle Eccellenze del sistema produttivo ed economico italiano.
Quarant’anni della Maison festeggiati, come sottolineò lo stesso maestro della bellezza, “con un grande evento che precede anche l’inaugurazione dell’Armani Silos. Non un museo in senso tradizionale del termine, ma un contenitore di idee e di progetti che attraverso una selezione di abiti e di accessori Giorgio Armani, si propone di offrire un percorso attraverso il metodo creativo dello stilista, illustrando alle nuove generazioni un mondo di esperienze e di competenze uniche, incoraggiando la ricerca e alimentando la creatività. Per lasciare alla città di Milano la testimonianza di un lavoro che non sia da contemplare, ma funga da stimolo per dare vita ad altre idee”.

Eccellenza creativa italiana
Commentando l’emissione, l’allora presidente di Poste Italiane Luisa Todini osservò come, “ancora una volta la filatelia è un formidabile veicolo di promozione dell’eccellenza creativa italiana. In un periodo difficile, in cui il Paese è impegnato a creare le condizioni strutturali più’ favorevoli agli investimenti e al rilancio dell’economia, è opportuno ricordare che l’ingegno e la capacità’ di innovazione restano tra i più’ importanti fattori critici di successo per ogni tipo”.
Delle monete coniate dalla Zecca dello Stato in onore di Giorgio Armani la più pregiata è fuor di dubbio quella da 50 euro, pesante 31, 504 grammi d’oro prodotta in 5.000 esemplari e venduta nel 2023 a 2.500 euro. Chi al momento dell’emissione la comprò, vista l’attuale quotazione dell’oro, ha fatto un sicuro affare. Modellata e incisa da Annalisa Masini, mostra la facciata di Palazzo Orsini, a Milano, che prende il nome dalla famiglia Orsini, discendente da Alberto da Cedrate, console del contado di Seprio nel XII secolo, e da Ottone, morto nel 1309, che rivendicava la discendenza dalla prestigiosa famiglia, da tempo sede della Giorgio Armani, mentre l’altro lato è semplicemente occupato da un tessuto della Maison.

Che nello stesso anno venne omaggiata con un trittico d’argento a nominale da 5 euro tirato in 7.000 esemplari e venduto a 250 euro. Il trittico costituisce un ideale “defilè” in quanto su ogni moneta, uscite dalla creatività di Giorgio Armani e incise da Annalisa Masini sono proposte tre diverse modelle, ognuna resa affascinante da superbi abiti della Maison, cui fa da sfondo una sottile tessitura geometrica, riproposta al verso con sopra, comun ai tre coni, il monogramma G.M..













