
L’arte urbana torna a unire Terni e Saint’Ouen, in Francia. Nel segno della memoria, dell’amore e della rinascita: ecco la nuova edizione di GemellArte
Quando tutto sembra finire, qualcosa resta. E ciò che resta – nel silenzio, nella memoria, nelle pieghe della città e del tempo – può diventare la base su cui ricostruire. È su questo concetto potente e universale che poggia l’edizione 2025 di GemellArte, il festival internazionale di arte urbana che torna a unire Terni e Saint’Ouen (Francia), due città legate da un gemellaggio ufficiale che dura da oltre sessant’anni.
“L’Amour – Quello che resta” è il titolo di questa settima edizione, curata da Chiara Ronchini, direttrice artistica e fondatrice della Crac Gallery, che ancora una volta ha scelto di dare una direzione tematica profonda e contemporanea alla manifestazione. Il festival si presenta quest’anno con una veste ancora più densa di significato, scegliendo di portare l’arte urbana non più nei centri, ma nelle periferie, dove il bisogno di bellezza, di narrazione e di memoria è ancora più urgente.
«L’amore è l’unica cosa che percepiamo in grado di trascendere il tempo e lo spazio», spiega Ronchini. «E l’arte è amore. L’arte è ciò che rimane, oltre la vita, oltre la fine, oltre la morte».
Il progetto, realizzato sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français Italia, con il sostegno di istituzioni come la Regione Umbria, il Comune di Terni, la Camera di Commercio dell’Umbria, la Camera di Commercio Italo-Francese, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e numerosi partner culturali e tecnici, ha consolidato negli anni la propria identità: promuovere un dialogo culturale e artistico concreto tra città e cittadini, attraverso una delle forme espressive più dirette e popolari, la Street Art.
Con la doppia residenza prevista anche per il 2025, GemellArte si conferma come un festival che supera i confini nazionali, creando un ponte tra due comunità che si riflettono l’una nell’altra attraverso il linguaggio universale dell’arte pubblica. Non si tratta solo di produrre opere murarie, ma di costruire relazioni, di abitare i luoghi, di ascoltare le voci locali, e di lasciare tracce che diventino parte integrante del paesaggio urbano e umano.

La call: un’opportunità per gli street artist di Italia e Francia
Al centro della nuova edizione c’è la call internazionale, aperta dal 15 settembre al 15 ottobre 2025, rivolta a tutti gli street artist contemporanei residenti in Italia e in Francia (Île-de-France). La partecipazione è gratuita e non ci sono limiti di età.
Gli artisti interessati dovranno inviare via mail a candidature@gemellarte.it.
Gli artisti selezionati dovranno proporre un’opera site-specific, capace di entrare in relazione con la storia e l’identità del luogo che li ospiterà. Come nelle edizioni precedenti, verranno selezionati tre finalisti per ciascun Paese, e tra questi sarà scelto il vincitore della residenza, che sarà annunciato entro il 25 ottobre.
Il calendario delle residenze è già definito. A Terni, l’artista francese selezionato lavorerà dall’11 al 21 novembre, e il vernissage dell’opera sarà celebrato il 22 novembre. A Saint’Ouen, invece, la residenza per l’artista italiano si terrà dal 18 al 28 novembre, con l’inaugurazione fissata per il 29 novembre.
I luoghi scelti per ospitare le opere non sono casuali. A Terni, il muro destinato alla nuova creazione misura 12 metri di altezza per 9 di larghezza, con aperture di 140×140 cm, e si trova in Via San Lucio 5, nel quartiere di San Valentino. Un’area periferica recentemente restaurata, che accoglierà così un nuovo intervento artistico di rigenerazione urbana.
A Saint’Ouen, alle porte di Parigi, l’artista italiano realizzerà invece la sua opera in Rue Carnot, nel quartiere “Entrée de Ville”. Un muro più contenuto, di circa 3,5 per 2,7 metri, ma con un forte impatto simbolico e visivo.

Le commissioni: cultura, arte, istituzioni
A garantire la qualità e la coerenza delle selezioni, due commissioni artistiche composte da figure autorevoli del mondo dell’arte, della cultura e delle istituzioni.
Per l’Italia:
- Chiara Ronchini, curatrice e direttrice artistica del Festival;
- Alessandra D’Egidio, responsabile dei servizi culturali del Comune di Terni;
- Fabrizio Borelli, regista, fotografo e autore;
- Massimo Mattioli, critico d’arte e direttore di Artslife
- Pasquale Fameli, professore di storia della fotografia all’Università di Padova.
Per la Francia:
- Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte e curatrice di GemellArte in Francia;
- Paola Bassani, presidente dell’Association Historiens de l’Art Italien;
- Sabrina Decanton, consigliera municipale a Saint’Ouen;
- Laurent Machet, architetto;
- Virginie Desaigne, responsabile cultura del dipartimento.
Arte, memoria e impegno sociale
«Quest’anno il tema scelto è dedicato a ciò che resta. Quando tutto sembra finire, resta qualcosa: la memoria, l’amore, l’arte. E proprio attraverso l’arte vogliamo riflettere su questi elementi, che sono la base della nostra identità collettiva», racconta ancora Chiara Ronchini.
«Stiamo perdendo pezzi di cultura man mano che andiamo avanti, e queste azioni cercano di combattere questa erosione, facendo sentire quanto invece sia necessaria la cultura per la crescita e la consapevolezza di una società umana».
La riflessione è condivisa anche da Tiziana Zumbo, curatrice del progetto in Francia: «GemellArte è diventato un riferimento importante per la street art in ambito locale e internazionale. Un festival che si sviluppa in due tappe parallele, una in Italia e una in Francia, con l’obiettivo di far dialogare città, artisti e cittadini attraverso opere che restano nel tempo».
Per Alessio Crisantemi, chairman e fondatore di Gn Media, l’ente ideatore e organizzatore del progetto, «GemellArte è una sfida e una responsabilità, ma soprattutto un’opportunità concreta per artisti e città di rinnovarsi, di raccontarsi, e di lasciare una traccia viva nella comunità».
A fare da cornice al festival, anche quest’anno, un ciclo di tre proiezioni pubbliche, che si svolgeranno nelle domeniche del 12, 19 e 26 ottobre, dalle 16.30 alle 20.00, con documentari, video artistici e momenti di incontro per approfondire il linguaggio della street art e la storia delle città gemellate.
GemellArte si conferma così molto più di un evento artistico: è un progetto culturale diffuso, un’esperienza collettiva che attraversa i confini, i muri e i quartieri.













