
Si intitola “La città nella città” la 17.ma edizione del progetto Contemporary Locus, che porta a Bergamo, al Cimitero Monumentale gli artisti Antonello Ghezzi e Daniel González, ridisegnando lo spazio simbolico della memoria
Inaugura domani, 28 ottobre, la diciassettesima edizione di Contemporary Locus, curata da Paola Tognon, che stavolta sceglie il Cimitero Monumentale di Bergamo – gioiello architettonico progettato da Ernesto Pirovano tra Otto e Novecento – come palcoscenico di arte e rigenerazione urbana grazie al progetto Golden Gate dell’artista Daniel González – a sua volta decisamente monumentale, e all’installazione luminosa Shooting Stars del duo Antonello Ghezzi.
Intitolata “La città nella città”, l’iniziativa invita il pubblico a ripensare il cimitero non solo come luogo del lutto privato, ma come spazio di condivisione e riflessione collettiva, specialmente in un periodo – quello tra Commemorazione dei Defunti e fine novembre – carico di significati. In un tempo sempre più frenetico, il progetto valorizza il patrimonio storico, architettonico e umano del cimitero attraverso il linguaggio contemporaneo, ridefinendo la percezione del luogo: da spazio di fine a soglia simbolica, da luogo del lutto privato a scenario di emozioni e memorie condivise. Un invito a riconnettersi con la propria storia collettiva attraverso l’arte, in un’esperienza di comunità, ascolto e consapevolezza. E come di consueto, l’iniziativa, rovescia il tavolo: stavolta le installazioni saranno visibili h.24, offrendo alla cittadinanza l’occasione di riavvicinarsi a uno spazio spesso percepito come distante.


Shooting Stars e Golden Gate, le installazioni di Antonello Ghezzi e Daniel González
Un’installazione luminosa che trasforma la facciata in un ponte visivo tra terra e cielo: ecco Shooting Stars, di Antonello Ghezzi, realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Astrofisica e il radiotelescopio Croce del Nord. Il sistema è collegato in tempo reale al cielo del bacino mediterraneo: ogni volta che una meteora viene rilevata (in media una al minuto), la barra luminosa si accende, creando un legame diretto tra evento astronomico ed esperienza umana. Ogni persona che passerà dal Cimitero potrà così assistere a una stella cadente ed esprimere un desiderio, in un omaggio a Bergamo e alla sua storia, ma anche alle speranze e ai desideri che abitano ogni vita.
Golden Gate di Daniel González è invece un’installazione effimera ispirata alle scenografie barocche che trasforma la facciata in una soglia luminosa e riflettente. Frastagliate superfici color oro, realizzate cucendo e annodando il tessuto alla base delle coperte isotermiche in mylar, uno dei materiali preferiti dell’artista nato a Buenos Aires e di casa tra Verona e New York, si estendono dai capitelli alle gradinate, occupando gli spazi tra le colonne dei dieci grandi porticati laterali al famedio centrale. Il materiale, usato per le emergenze, richiama simbolicamente cura e protezione, oltre a possedere primariamente la capacità di rifrangere la luce naturale e artificiale, generando riflessi cangianti che dialogano con la severa architettura del luogo.
Contemporary Locus 17
Contemporary Locus 17 nasce dal desiderio di rispondere alle tematiche sensibili del passaggio e al rinnovato bisogno di cura e connessione, particolarmente sentito a Bergamo dopo gli avvenimenti legati al Covid. “Nella città dei vivi camminiamo ogni giorno lungo strade dedicate ai morti – una legge impone che la toponomastica onori solo persone scomparse da almeno dieci anni – ma le porte reali che ci connettono con la ‘città dei morti’ sembrano chiudersi” spiega la curatrice Paola Tognon. “Il progetto vuole avviare un percorso di riattivazione del Cimitero Monumentale, restituendogli centralità nella vita della città attraverso l’arte come strumento di relazione, memoria e partecipazione.” Il progetto si amplia con una Comunità Aperta che coinvolge numerose istituzioni culturali bergamasche – tra cui Accademia Carrara, GAMeC, Museo delle storie di Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai e Orto Botanico – in un fitto calendario di iniziative, eventi, mostre, ricerche, conferenze e spettacoli teatrali che trasformeranno il Cimitero Monumentale in un vivace centro di produzione culturale e di incontro comunitario.














