In programma presso Padova Hall dal 14 al 17 novembre, la 35esima edizione della mostra mercato curata da Nord Est Fair presenta oltre 250 gallerie, con una serie di focus e mostre monografiche
Sono oltre 250 le gallerie che parteciperanno alla 35esima edizione di ArtePadova, la mostra mercato d’arte moderna e contemporanea più importante del Nordest. In programma presso Padova Hall, dal 14 al 17 novembre, la manifestazione è curata da Nord Est Fair, società padovana leader nell’organizzazione di eventi d’arte e antiquariato in diverse città italiane.
La rassegna si terrà in concomitanza con Antiquaria, la cui 41esima edizione è in programma dall’8 al 16 novembre. “ArtePadova è riconosciuta come uno dei principali appuntamenti dell’anno per l’economia del settore, e richiama importanti collezionisti e investitori”, spiega Nicola Rossi, presidente di Nord Est Fair. “Crediamo fortemente nella sinergia con Antiquaria, perché entrambi gli appuntamenti offrono una panoramica di grande qualità e pregio, fornita da galleristi e antiquari di primo piano, da tutta Italia e dall’estero, coniugando valore artistico e mercato”.
ArtePadova 2025 sarò organizzata in sezioni. Da un lato i grandi nomi consolidati e apprezzati dal mercato, che trovano spazio nella Main Section ospitata dai padiglioni 7 e 8; dall’altro uno sguardo curioso sui giovani artisti emergenti, che animano il Contemporary Art Talent Show al padiglione 4: si tratta di uno spazio riservato a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentano opere d’arte dal costo inferiore ai cinquemila euro. Le opere esposte in questa sezione concorreranno a due premi dedicati alle migliori opere d’arte accessibile: il Premio C.A.T. e il Premio Banca Mediolanum, che confermano ancora una volta il primato di ArtePadova nella promozione del domani dell’arte. A impreziosire la manifestazione è infine la sezione dedicata a librerie ed editoria d’arte.
ArtePadova 2025. Alcune anticipazioni
Tra le esposizioni più attese della 35esima edizione di ArtePadova, è senza dubbio Lucio Fontana – Al di là della superficie, presentata dalla Galleria Accademia di Torino. La mostra si concentra sulla varietà di materiali e tecniche che Lucio Fontana ha impiegato per esprimere il suo concetto di Spazialismo, movimento che mirava a integrare arte e scienza, liberando l’opera dalla bidimensionalità. Una coppia di sculture in ottone lucidato intitolata Concetto Spaziale, Natura (1967) apre la mostra. E ancora, sei ceramiche dove fori e modellazioni gestuali trasformano l’argilla in un campo di battaglia espressivo, e sei opere su carta che illustrano l’ideazione dei Concetti Spaziali: Un focus speciale è riservato a una tela colorata con le aniline, opera appartenente alla serie degli Inchiostri. Infine, la mostra è completata da una selezione di opere grafiche e multipli.
Sangallo Fine Art di Vasto porta in fiera parte dell’esposizione Michelangelo Pistoletto / Mario Schifano. Preistoria delle nuove immagini, a cura di Lorenzo Madaro, che mette a confronto le poetiche e le esperienze di due artisti coevi, Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Comune denominatore della loro ricerca è in questa fase l’immagine. Michelangelo Pistoletto tra il 1961 e il 1962 avvia le prime sperimentazioni che lo porteranno poi al concepimento degli specchi: l’acciaio inox lucidato a specchio è utilizzato come supporto per l’immagine fotografica stampata su velina, dopo le prime prove riguardanti specificatamente la pittura. Mario Schifano invece riflette sulle immagini attraverso una sorta di membrana di transito della memoria attiva e presente, live, ovvero la televisione. Le tele emulsionate, poi ritoccate con smalti attraverso il suo gesto eroico, rivelano una parte pionieristica di tutto il lavoro germinale del maestro romano, su cui la sezione dedicata a Schifano si concentra con particolare attenzione.
La torinese HR Docks Gallery porta a ArtePadova L’inganno delle forme. Ontani e Bertozzi & Casoni tra mito e materia, dialogo immaginario e una riflessione sull’identità della ceramica nell’arte contemporanea. Luigi Ontani, con la sua pratica del travestimento, della maschera e della citazione, reinventa continuamente la figura dell’artista come medium tra culture, tempi e identità. Le sue ceramiche, realizzate nei decenni con la manifattura di Gatti a Faenza, sono incarnazioni tridimensionali del suo universo simbolico. Bertozzi & Casoni, al contrario, spingono la ceramica verso un iperrealismo visionario, dove l’eccesso formale diventa critica e parodia del consumo.
ART4EVER di Milano presenta tra le altre una tempera su cartone di Piero Dorazio che l’artista donò a Fausto e Lella Bertinotti nel 1997, in occasione del loro 32esimo anniversario di matrimonio. Faceva parte della collezione privata della coppia, battuta all’asta lo scorso luglio.
Galleria Pirra di Torino presenta opere di pittori futuristi, tra queste due quadri che si inseriscono nel filone del volo: Virata sul Garda (1937) del veronese Renato di Bosso e Aero-meccanique (1934) del romano Arturo Ciacelli.
Uno spazio sarà poi dedicato alla produzione pittorica recente di Ross Bleckner, artista statunitense le cui opere fanno parte delle collezioni del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, del MOCA di Los Angeles, della Tate Britain di Londra e del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
Spazio alle correnti artistiche che, dagli anni Sessanta in poi, toccano informale, pop art e arte povera, con nomi quali Carla Accardi, Alighiero Boetti, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mario Ceroli, Christo, Giorgio de Chirico, Emilio Isgrò, Jannis Kounellis, Achille Perilli, Mimmo Rotella, e ancora Estehr Mahlangu ed Andy Warhol. Tra gli altri artisti protagonisti di ArtePadova 2025: Carla Bedini, Theo Gallino e Amanda Chiarucci.
Informazioni su biglietti e orari per partecipare ad ArtePadova 2025 sono consultabili a questo link.
