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Loffredo Foundation for Arts & Inclusion: ecco il programma del 2026

Daniele Accossato, in collaborazione con Parallelia, Criptoamore, installation view, alazzo Reale, Napoli
Daniele Accossato, in collaborazione con Parallelia, Criptoamore, installation view, alazzo Reale, Napoli
Al Palazzo Reale di Napoli, la Loffredo Foundation for Arts & Inclusion ha svelato un 2026 ricco di progetti ambiziosi che unisce giovani talenti, nomi affermati della scena artistica e sedi prestigiose del patrimonio italiano.

Affiancato dall’attrice Paola Minaccioni, protagonista di una performance al Teatro di Corte, il portavoce e fondatore Giuseppe Loffredo ha illustrato gli obiettivi del prossimo anno, ribadendo la missione radicale della Fondazione: «L’arte non può essere privilegio, non può essere un mercato chiuso: deve essere un ecosistema che protegge, sostiene, insegna, accompagna. In questi anni abbiamo costruito un percorso fatto non solo di eventi, ma di visioni».

Nata nel gennaio 2025 per rispondere alla precarietà di migliaia di artisti emergenti in Europa, la Fondazione opera su un modello rigenerativo: i fondi generati dalle vendite attraverso la rete di gallerie Iconic Art System e dagli eventi charity vengono reinvestiti in progetti sociali, promozione culturale in piccole e medie città e nella creazione di safehouses per giovani creativi. Dopo un primo anno con sei mostre realizzate, tra cui progetti dedicati ad artisti come Pedro Perdomo, il 2026 si annuncia come un salto di scala.

Il programma espositivo prevede un ricco calendario che spazia dalla pittura al design, dalle installazioni monumentali alla multimedialità. Si parte a febbraio a Caserta con la personale di Annachiara Rella “Senza Colore”, per proseguire con il progetto digitale di Alessandro Malossi e la mostra diffusa di Rocco Ritchie “The Private Collection” ad aprile nella città della Reggia. A Milano, Marco Grasso occuperà l’ADI Museo del Design, mentre a giugno Pedro Perdomo presenterà “Neapolis e Mari Revelata” a Napoli, curata dallo stesso Grasso.

L’estate porterà Daniele Accossato nel Parco Archeologico di Paestum, mentre nel secondo semestre è attesa un’installazione monumentale di Angelo Accardi in un luogo simbolo di Roma. Chiuderà l’anno la personale di Luca Bellandi al Museo Diocesano di Caserta a dicembre. In parallelo, prenderà vita “ART CITIES”, un progetto itinerante che porterà Iconic Art System in dodici città italiane attraverso un hub mobile, con una open call dedicata ad artisti locali emergenti.

Angelo Accardi in collaborazione con Parallelia, Odissea, installation view, Palazzo Reale, Napoli

E grazie alla partnership con Parallelia, AI Creative Studio che ha reinterpretato le opere degli artisti del roster della Fondazione, nel Palazzo Reale di Napoli sono state allestite cinque esperienze visive generative, ciascuna ispirata all’essenza di un artista: dalla potenza tellurica di “Born of Fire” per Marco Grasso alla narrazione liquida di “Anima di Napoli” per Pedro Perdomo, dal contrasto materico di “Criptoamore” per Daniele Accossato alla fusione sensoriale di “Ink Out” per Luca Bellandi. Lo scalone d’onore è stato infine illuminato da “Odissea”, la prima installazione digitale monumentale di Angelo Accardi, a suggellare una visione in cui tecnologia e creatività umana si fondono per tracciare nuovi percorsi di inclusione e valore culturale.

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