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Tiziano alle Scuderie del Quirinale

Il Concerto e la Bella di Palazzo Pitti, la Flora degli Uffizi, la Pala Gozzi di Ancona, il Ritratto di Paolo III senza camauro e la Danae di Capodimonte, l’Uomo con il guanto del Louvre, il Carlo V con il cane e l’Autoritratto del Prado o lo Scorticamento di Marsia di Kromeriz sono solo alcune delle opere più conosciute di Tiziano che saranno esposte alle Scuderie del Quirinale, dal 5 marzo al 16 giugno 2013, nella rassegna dedicata al grande artista veneto a cura di Giovanni C. F. Villa.

Una mostra concepita per concludere idealmente l’ampio progetto di rilettura della pittura veneziana e di riflessione sul ruolo cardine che essa ha avuto nel rinnovamento della cultura italiana ed europea. Un percorso che le Scuderie del Quirinale hanno sviluppato analizzando l’opera dei protagonisti della rivoluzione pittorica moderna – da Antonello da Messina a Giovanni Bellini, da Lorenzo Lotto a Tintoretto – di cui Tiziano è testimonianza finale e altissima quale artista europeo per eccellenza.

Venezia celebrò Tiziano in una fondamentale retrospettiva a Cà Pesaro nel 1935, impressa nella memoria delle mostre esemplari, e nel 1990 a Palazzo Ducale. Trascorsi più di vent’anni dall’ultima monografica, e dopo esposizioni che hanno indagato le diverse fasi della carriera del pittore, le Scuderie del Quirinale rendono omaggio a uno dei massimi interpreti del Cinquecento europeo con una mostra che ne evidenzia l’intero arco d’attività. Attraverso le 40 opere esposte sarà possibile ripercorrere i tratti salienti dell’inarrestabile ascesa del pittore italiano: dagli esordi veneziani in seno alle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione all’autonomia acquisita con le grandi tele per i dogi, gli Este e i Della Rovere fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e poi del figlio Filippo II. Decennio per decennio, l’intera carriera sarà rappresentata sottolineando il magistrale senso del colore e l’evoluzione di una pennellata capace di travalicare i limiti dell’immaginario pittorico.

Mediante confronti iconografici – tra i molti, emblematico, quello tra la Crocifissione della chiesa dei domenicani di Ancona, il Crocifisso dell’Escorial di Madrid e il frammento di Crocifissione oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna – si potrà percepire direttamente la novità d’impostazione e la grammatica compositiva del Maestro, in un’esposizione attenta a narrarne non solo la fondamentale dimensione di pittore religioso, ma anche la complessa attività di ritrattista della nobiltà del tempo. Una mostra ideata – grazie al sostegno e ai prestiti delle massime istituzioni museali italiane e straniere – per far comprendere al grande pubblico l’eccezionalità di un Tiziano capace di accordare “la grandezza e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e venustà di Raffaello, et il colorito proprio della Natura”, secondo l’immagine del poligrafo contemporaneo Ludovico Dolce, suo grande estimatore. Un vero e proprio ‘viaggio della visione’ che svelerà quella stupefacente tecnica tizianesca già ammirata da Giorgio Vasari quando osservava come le prime opere del maestro veneto fossero “condotte con una finezza e diligenza incredibile, e da essere vedute da presso e da lontano; le ultime, condotte di colpi, tirate via di grosso e con macchie (..) e di lontano appariscono perfette”.

Ad accompagnare il percorso espositivo, gli esiti dell’ampia campagna di analisi scientifiche che ha interessato gran parte della produzione dell’artista. Compiute dal Centro di Ateneo di Arti Visive dell’Università degli Studi di Bergamo, le indagini hanno offerto risultati di assoluto rilievo per riuscire a definire i rapporti tra opere autografe e opere di bottega e per documentare compiutamente l’evoluzione tecnica di Tiziano, a partire dagli anni della sua formazione.

Il catalogo scientifico è edito da Silvana Editoriale con i contributi di alcuni fra gli studiosi più riconosciuti del grande maestro veneto.

Il Laboratorio d’arte propone per bambini e ragazzi fino agli 11 anni, a partire da domenica 10 marzo, Tono su Tono, visita e laboratorio. In mostra per raccontare il percorso del “Divin Pittore”, dai contrasti di colore che caratterizzano i ritratti, fino ai lavori degli ultimi anni, dipinti con le dita. In laboratorio la materia pittorica diventa protagonista di una riflessione sul colore: rapporti, interazioni e mescolanze. (informazioni: www.scuderiequirinale.it; didattica.sdq@palaexpo.it).

Tiziano

a cura di Giovanni C. F. Villa

Scuderie del Quirinale

5 marzo – 16 giugno 2013

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