Con futuristica simultaneità e sovrapposizione di piani si sono marinettianamente incrociati i gravi fatti di Rosarno e la seriosa conferenza stampa indetta dal Comune di Milano, nella persona dell’assessore Finazzer-Flory, a Palazzo Reale, per annunciare alla popolazione tutta che tal Maria Cristina Carlini, in arte scultrice, scoprirà l’opera “Monumento al Mediterraneo”sul lungomare Falcomatà di Reggio Calabria e inaugurerà la mostra personale nelle sale del Castello Aragonese. Minchia!
Il tutto promosso dal MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale Beni Librari e Istituti Culturali e dall’INAC Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, Assessorato ai Beni Culturali e Grandi Eventi, nelle persone del Sindaco Giuseppe Scopelliti e dell’Assessore Antonella Freno, della Regione Calabria e dal gallerista milanese, Gianni Schubert (Galleria Arte Borgogna). Mancavano solo l’INPS, l’INAIL e l’ENASARCO.
Ma non è tutto. Sotto l’abile regia di Vincenzo Sanfo, presidente del Centro italiano per le arti, vero deus ex machina per chiunque voglia organizzare esposizioni nel mondo sotto l’egida dei ministeri della cultura e degli esteri, udite udite, la nostra scultrice rappresenterà Milano a l’Expò di Shangai 2010 e sarà ambasciatrice culturale dell’Italia e di Milano. Riminchia!
Ecco che “il non finito calabro”, nota corrente di estetica scultorea di derivazione michelangiolesca, sbarca in Padania e da qui, sulle ali dell’Expò, irradierà l’universo mondo!
Il bel caporale asburgico Finazzer-Flory questa volta è scivolato sulla buccia di clementino calabro che, ad onor del vero, lobby demoplutocratiche hanno lasciato cadere sul suo inarrestabile cammino.
Siamo uomini di mondo e comprendiamo benissimo… eppure (forse) con i patrocini forse bisognerebbe andarci più cauti e non solo da parte del nostro aitante assessore. Ma si sa, ubi maior minor cessat e davanti a l’EX-Po (nel senso del fiume), nulla si puote!
