E’ la notte del 2 quando il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino sta mestamente riponendo negli scatoloni vari documenti, convinta ormai di dover abbandonare la poltrona, non sapendo ancora che le dimissioni inscenate dalle opposizioni sono nulle in quanto viziate da una raccolta di firme irregolari. Ed e’ a questo punto che immaginiamo abbia fatto balzo sull’importante poltrona, sì, perché inventariando materiali e pratiche varie un brivido gelido le percorre la schiena: il Luca Giordano è ’nu poco strano, paresse ‘na copia… oh Marronna mia, si sono fottuti o quadro!
E già, proprio così, hanno sostituito il prezioso dipinto con una copia peraltro pure non tanto sofisticata e, non paghi, così tanto per gradire, sono scomparse pure alcune statuine del 700,d’o presepe, custodite in una bacheca. Sui trenta pezzi censiti ne sono rimasti dieci!
Ironia della sorte vuole che grande esperto di questo genere d’arte sia proprio l’assessore alla Legalità della giunta, l’ex Guardasigilli Luigi Scotti, grandissimo appassionato della materia.
Più che il sangue di San Gennaro si è liquefatto il Luca Giordano. Speriamo che la sciatteria in parte-nopea ed in parte-no non sia arrivata sino al punto di non repertoriare con foto l’originale, altrimenti o miracolo non avviene ed il quadro se n’è bello che ito.
Che ce vulite fa’, simme a Napule! E ci domandiamo ma pecché?
in punta di pennino