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Ping & pong sotto l’albero

Alla GAM di Gallarate un nuovo presidente-giornalista, consulenti blasée e un comitato scientifico emanati “direttamente” dal Ministro dei Beni e Attività Culturali. A Rivoli due direttori (perché due?) in odore non troppo sottile di accomodamento politico testé incaricati, dopo l’ennesima boutade sulle poltrone date e subito sfilate dal posteriore, su nomina di un altro presidente giornalista di tutt’altra sponda (e caratura) intellettuale rispetto al collega – ma che ci fa il nostro baluardo della tivvù pubblica a Rivoli? –.
L’arte, tranne per chi la amministra, conta poco.
Alcuni già commentano, con consueto labbro arricciato: la solita italietta di provincia. Ma le medesime voci ora indignatissime dove sono quando si tratta di criticare, se necessario, il prodotto di cotanta scienza? Perché il popolo dell’arte non battaglia con l’unica arma a propria disposizione e prova a ribaltare le fortune dei soliti predestinati contestandoli, poi, sul campo?
Altrimenti, chi tace acconsente…

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