Giovani, belle, appassionate, vittime, amanti o spose: sono Violetta, Desdemona, Elisabetta e Amelia le protagoniste della mostra “Prime donne. Le eroine di Verdi: amanti, vittime e traviate”, promossa da Fondazione Bracco in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala, che si inaugura oggi lunedì 16 dicembre presso il Centro Diagnostico Italiano di Milano.
La mostra celebra il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi attraverso l’esposizione dei costumi di quattro protagoniste femminili di altrettante celebri edizioni scaligere di opere verdiane, ricostruiti per l’occasione dagli studenti del corso di sartoria dell’Accademia del Teatro alla Scala, partendo dai figurini originali: Violetta, per La traviata del 1859, Desdemona per la prima esecuzione assoluta di Otello del 1887, quello di Elisabetta per l’edizione del 1884 di Don Carlo e quello di Amelia per Un ballo in maschera del 1903.
I figurini portano le firme di alcuni fra i più noti nomi dell’illustrazione e della scenografia italiana fra Ottocento e Novecento: Alfredo Edel, artefice degli abiti di Desdemona ed Elisabetta, Giuseppe Palanti, fra i più importanti e oggi quotati illustratori di primo Novecento, qui presente come creatore dei costumi per Amelia, e ancora l’anonimo figurinista che realizzò i costumi per la Traviata del 1859, forse Filippo Peroni, scenografo di quello stesso allestimento.
A corredo della mostra un ricco percorso fotografico: accanto alle immagini che documentano tutte le fasi di lavorazione e che permettono di scoprire tutti gli elementi che vanno a costituire un abito di scena, dalla crinolina alla sottogonna, dal corpetto al bustino, spicca un tributo ai grandi miti del Teatro alla Scala e a quei registi e costumisti che con passione e ingegno hanno creato dei veri capolavori.
“Dopo il grande successo della mostra del 2012 ispirata alle Donne di Puccini, nell’anno verdiano non potevamo che realizzare questa bellissima iniziativa dedicata alle struggenti eroine di Verdi”, afferma DianaBracco, Presidente della Fondazione Bracco. “Nelle spazi espositivi del CDI, grazie agli allievi del Corso di sartoria per lo spettacolo dell’Accademia Teatro alla Scala, tutti potranno toccare con mano di che stoffa erano fatte le donne verdiane. Il nostro sostegno a una grande istituzione culturale come l’Accademia scaligera”, aggiunge Diana Bracco, “mira in primo luogo alla valorizzazione dei talenti giovani in linea con ilProgetto Diventerò, un’iniziativa pluriennale lanciata da Fondazione Bracco nel 2012 per rafforzare il legame tra formazione e mondo del lavoro e accompagnare i ragazzi nel loro percorso professionale”.
“E’ motivo di grande soddisfazione veder crescere la collaborazione fra l’Accademia scaligera e la Fondazione Bracco negli spazi del Centro Diagnostico Italiano” sottolinea il direttore generale dell’Accademia Teatro alla Scala Luisa Vinci. “Sono infatti ormai numerose le esposizioni realizzate in tale contesto e notevole è il riscontro che hanno ottenuto. Il mio ringraziamento personale va dunque proprio a Fondazione Bracco che con instancabile energia continua a sostenere i giovani talenti e l’arte”.
Giuseppe Fraizzoli, consigliere delegato del Centro Diagnostico Italiano di Milano, sottolinea: “E’ sempre un onore per il CDI ospitare eventi di questo calibro che mettono in scena le eccellenze del nostro paese e che al contempo danno spazio ai giovani talenti. Ancora una volta abbiamo deciso di aprire le porte della nostra sede all’arte con l’obiettivo di offrire anche ai nostri pazienti il piacere di vivere uno spazio ricco di storia e cultura”.
La disposizione dei costumi
I costumi lungo il percorso della mostra sono stati disposti secondo l’epoca proposta dall’ambientazione di ciascuna delle quattro opere, da Otello, la cui azione si svolge alla fine del XV secolo, a Traviata ambientata nel 1850, attraverso la controriforma spagnola di Don Carlo e il tardo Seicento di Un ballo in maschera. In questo modo i visitatori potranno farsi un’idea di come il passato sia stato di volta in volta sottoposto a differenti riletture.
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INFORMAZIONI UTILI
Titolo: Prime Donne. Le eroine di Verdi: amanti, vittime e traviate
Apertura: Dal 16 dicembre 2013 al 31 marzo 2014
Sede: CDI Centro Diagnostico Italiano, Milano, via Simone Saint Bon 20
Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 7.30 alle ore 19.00
Ingresso libero
Inaugurazione: 16 dicembre 2013 ore 18.30 (ingresso libero)