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Sergio Ceccotti – Lumières. Dolci malinconie

Dopo una pausa di quasi dieci anni dallo scenario artistico palermitano, ritorna in città Sergio Ceccotti con una importante mostra personale, dal titolo Lumières. Dolci malinconie, che sarà inaugurata sabato 15 febbraio 2014 alle ore 18,00, presso la Galleria Elle Arte di via Ricasoli, 45 (sarà presente l’artista).

Le opere in mostra, una raccolta di trentadue oli su tela, raccontano la quotidianità vista attraverso lo sguardo ironico e disincantato del pittore romano, creando un’aura sospesa tra sogno e realtà, popolata da misteriosi quanto intriganti personaggi, la cui presenza a volte è appena suggerita da oggetti di uso  quotidiano che diventano il fulcro della poetica dell’artista.

Il percorso espositivo della personale si snoda attraverso un’alternarsi di esterni urbani ed interni di appartamenti borghesi che incuriosiscono, evocando atmosfere pregne di mistero, ma anche di raffinata ironia.

Sergio Ceccotti, nasce a Roma nel 1935, e svolge la sua attività tra Roma e Parigi. È stato allievo di Oskar Kokoschka a Salisburgo dal 1956 al 1957 ed ha frequentato i corsi di disegno dell’Accademia di Francia a Roma dal 1956 al 1961.

Afferma Aldo Gerbino nel testo di presentazione alla mostra: […]Quanto di antididascalico troviamo nelle apparenti narrazioni di Sergio Ceccotti, lo leggiamo in quel “vero” ed “ineluttabile” suggeriti dalle sue immagini antidecorative, in quell’insistere sul podio da ‘guardatore’ di tramonti, naufragi, silenzi, assorbendo l’armonia del soffice e feroce colare del tempo, in cui l’apertura sonora riconosce l’incipit nella stessa sigla di Sergio (SC) quasi ad emulare, con le sue iniziali intrecciate, una personale chiave di violino saggiamente collocata sul pentagramma dell’esistenza. Nel perenne e sincrono oscillare del tempo, mosso nel confine tra la pellicola magica del realismo e le volute dell’anacronismo, tra pause e sussulti asimmetrici, vibra la poetica di Ceccotti, con grazia, con ironia, con l’eleganza di chi possiede solida capacità di ascolto nei confronti della contemporaneità. In questo e per questo amiamo il lavoro di Sergio il quale, dell’oggettività e della fisicità che lo circonda, riesce a sfogliare il ventaglio delle passioni sopite, privandole della ridondanza, e, soprattutto, a mescere da un’anfora arcaica la  melanconia, per trasformarla, da spleen meditativo, in agire poetico.[…]

 

La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle ore 16:30 alle 19.30
(chiuso la domenica)
fino al 6  marzo  2014
Ingresso libero
Per informazioni: tel. 091-6114182

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