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Asian Dub Photography

Sugimoto Hiroshi, Gorilla
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Data
Data - 13 Dic 2008 until 1 Mar 2009

Luogo
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Foro Boario

Categoria/e
fotografia

Artista

Curatore

Web:-


Risaku Suzuki, Sakura
14 dicembre 2008 – 1 marzo 2009
a cura di Filippo Maggia
Fino a marzo al Foro Boario di Modena un’esposizione interamente dedicata all’Estremo Oriente con più di 80 opere, tra fotografie, film, video e installazioni realizzate da 21 artisti contemporanei fra i più importanti del panorama asiatico.
La mostra che si intitola Asian Dub Photography, a cura di Filippo Maggia, presenta le prime acquisizioni della nuova Collezione di Fotografia Contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Affiancati alla mostra e per un arco di tempo che comprende e supera il periodo della sua durata, la Fondazione è lieta di presentare una ricca rassegna di eventi collaterali che consentiranno al pubblico di avvicinarsi alla cultura tradizionale dell’Estremo Oriente e del Sud Est Asiatico così come ad aspetti emblematici della sua contemporaneità.
Consapevole del ruolo fondamentale che fotografia, video e film rivestono oggi quali strumenti di osservazione ed interpretazione del mondo e delle trasformazioni che incessantemente lo investono, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha dato vita ad una Collezione che per ampiezza ed accuratezza analitica può offrirsi quale patrimonio eccellente in un contesto – quello italiano – che da tempo ne scontava l’assenza.
L’immediatezza, il carattere universale e trans-generazionale che fanno delle immagini un privilegiato veicolo di comunicazione, rendono la fotografia, così come i video e i film d’artista, ancora più significativi e la loro valenza artistica ancor più netta, trasparente e attuale, sottolineando al contempo la centralità dell’uomo, artefice e al tempo stesso attore principale di questa infinita rappresentazione.
Il programma di acquisizione delle opere, condotto da Filippo Maggia, chief curator della Collezione, è strutturato per aree geografiche. Questo primo appuntamento è dedicato all’Estremo Oriente e al Sud Est Asiatico.
La ricca sezione dedicata al Giappone include opere imprescindibili dei grandi nomi affiancate ad opere di artisti emergenti nel panorama internazionale. Tra le prime i Flowers di Nobuyoshi Araki: una serie di chibachrome in cui le forme sinuose ed i colori accesi di dalie, orchidee e fiori di ogni specie rimandano all’idea di bellezza e a quella di morte. Dello stesso Araki iBondages, celebri immagini di nudi femminili divenute ormai icone. In mostra anche i raffinati bianco e nero di Hiroshi Sugimoto, in cui sono immortalati i paesaggi eterni ed immutabili dei Diorama fotografati nei musei di scienze naturali.
Sugimoto Hiroshi, Gorilla
Tra questi ‘grandi vecchi’ ci sono le fotografie di Daido Moriyama , graffianti frammenti di un viaggio continuo attraverso le strade del Giappone e la sua storia. E ancora le apocalittiche immagini di Ryuji Miyamoto, si tratta di fotografie che ritraggono in modo rigoroso e formale la città di Kobe devastata dal terremoto del 1995. Fino alla serie A Bird (Blast #130) di Naoya Hatakeyama, in cui la staticità della sequenza progressiva di un’esplosione concede il tempo di riflettere sulle potenzialità umane di distruzione e sul violento sfruttamento della natura.  La mostra prosegue con il video Laugh at the Dictator di Yasumasa Morimura: un caustico attacco contro ogni forma di dittatura passata e presente.
Appartengono invece alle generazioni successive Risaku Suzuki, che rivisita il tradizionale tema della fioritura dei ciliegi in Sakura, Miwa Yanagi invece con il video Kagome Kagome e le due fotografie Estelle e Geisha tratte dalla serie My Grandmother, opere entrambe orientate ad un’analisi della condizione femminile nella società contemporanea giapponese.
Presente anche Rika Noguchi con la serie Marabu, delicata ed intima contemplazione del volo di questo grande uccello africano, Haruki Maiko è presente con i suggestivi ed oscuri paesaggi urbani e per finire la giovane Tabaimo con la provocatoria animazione Dream Diary.

La Collezione offre un’ampia panoramica anche sull’effervescente e dinamico scenario cinese. Le opere in mostra rimandano la visione d’insieme di una società sottoposta a rapidissime trasformazioni economiche e sociali, tanto radicali da rendere conflittuale il rapporto tra tradizione e innovazione e tanto profonde da mettere in discussione l’identità stessa dei singoli individui. Questo processo di trasformazione diviene nelle fotografie provocatorie e surreali di Light and Easy di Yang Zhenzhong un vero e proprio capovolgimento del mondo mentre nel raffinato film The Half Hitching Post di Yang Fudong la difficoltà del cambiamento assume la forma dell’impervio cammino intrapreso da due coppie che ascendono una montagna nell’aspro paesaggio della Cina del Nord.

La giovanissima Cao Fei, con il lavoro fotografico My Future is Not a Dream, mette in luce le conseguenze che l’introduzione dell’economia di mercato ha provocato sulla vita delle persone e propone attraverso il video Hip Hop Fukuoka il superamento delle disparità economiche e di status grazie ad un ballo sfrenato e liberatorio.
Cao Fei, Hip Hop Fukuoka
Del poliedrico Ai Weiwei, da sempre lucido osservatore delle dinamiche sociali e politiche, il lungo video Chang’ an Boulevard ricompone il quadro d’insieme della città di Pechino attraverso un metodo d’analisi rigoroso strutturato lungo il boulevard che attraversa da est ad ovest la capitale cinese. Mentre le fotografie in bianco e nero tratte dalla performance di Ma LiumingWalking the Great Wall, in cui l’artista passeggia lungo la Muraglia Cinese col volto truccato da donna, sembrano voler indicare infine la necessità di ricomporre il conflitto, di riconciliare le parti complementari dello yin e dello yang, superando tutto ciò che ostacola una libera definizione del sé.
A completare il quadro di quest’area asiatica, la Collezione propone opere fotografiche e video di artisti provenienti dalla Corea come Kimsooja, con A Homeless Woman, video della performance realizzata per le strade del Cairo e Yeondoo Jung, con le fotografie della serieLocation, suggestive immagini di grande formato che testimoniano l’intreccio illusorio tra fantasia e realtà. Rappresentante della MalesiaWong Hoy Cheong, con la video-istallazioneRe:Looking, divertente fiction sulla colonizzazione malese dell’Austria, il video Suburbia che mette in luce l’alienazione e le disparità nei sobborghi di una città pensata più per la ricerca di profitto che per le necessità dei suoi abitanti, ed i “tableaux vivants” di Chronicles of Crime in cui l’artista, ricostruendo le scene di famosi crimini avvenuti in Malesia, propone una riflessione sull’uso consumistico del dolore. Da TaiwanHung-Chih Peng, con la video-installazione Siao-pai, in cui il filo della narrazione è stabilito, contro ogni principio del cinema hollywoodiano, dall’istinto imprevedibile di un cane. Ed infine tre opere di Rirkrit Tiravanija, artista di origini tailandesi che ha fatto del nomadismo culturale e dell’interazione sociale i cardini della sua ricerca artistica.

Molteplici eventi collaterali animeranno la città di Modena nel periodo di apertura della mostra.

Il ciclo di conferenze che avrà luogo al Foro Boario con cadenza settimanale prevede la partecipazione di storici e critici dell’arte ma anche di esperti e studiosi di geopolitica, urbanistica, storia e cultura dell’ Oriente: da Gian Carlo Calza a Stefano Boeri, da Silvia Paoli ad Angela Vettese e Valerio Terraroli e da Giuseppe Peternolli a Lucio Caracciolo per delineare un quadro più chiaro e fornire utili strumenti all’approccio, lo studio e la comprensione dell’area geografica oggetto del primo anno di acquisizioni della Collezione.

Una serie di incontri saranno dedicatialle tradizioni giapponesi: la maestra Nogiri eseguirà la Cerimonia del tè mentre lo chef Michiyo Murakami terrà una lezione teorica e dimostrativa sulla cultura culinaria nipponica che terminerà con un raffinato buffet. Il concerto di musica tradizionale di Shakuachi e Koto accompagnerà il finissage della mostra, mentre a marzo nella Cerimonia dell’incenso (o Kodo) si potrà ripercorrere fin dalle origini la Via del Profumo grazie alla guida del maestro Sanjonishi.
Dal 6 Gennaio 2009 inizieranno presso la Sala Truffaut 4rassegnededicate alla cinematografia del SudEst asiatico: “Sguardo sulla Corea del Nord”, “Anime”, “Giallo Giappone” e “I film di Zhang Yimou” che si protrarranno fino al 13 Marzo, con proiezioni di celebri pellicole di registi del calibro di Shoei Imamura, Takeshi Kitano e Otomo Katsuhiro.
Il Baluardo della Cittadella ospiterà infine, i venerdì sera dal 5 al 26 dicembre 2008, le performance live di Dj Qbert, artista di origini estremo orientali e mostro sacro del turntablism djing, Anchorsong, live performer giapponese maestro dell’improvvisazione con l’Akai MPC, e i nostrani Alessio Bertallot e Dj Gruff, entrambi impegnati in live session di chiara ispirazione orientale.
INFORMAZIONI UTILI:
Modena
Asian Dub Photography
13 dicembre 2008 – 1 Marzo 2009
a cura di Filippo Maggia
Produzione: Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Foro Boario
Via Bono da Nonantola 2
Tel. 059 239888
www.fondazione-crmo.it
info@mostre.fondazione-crmo.it
Orari: da Martedì a Giovedì, Venerdì, Domenica
11,00 – 19,00
Mercoledì e Sabato 11,00 – 22,00
Chiuso il Lunedì
Ingresso libero

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