La mostra di incisioni in acqueforte di Stefania Scarnati, con componimenti poetici di Maria Luca, sarà aperta al pubblico dal 21 marzo al 4 aprile, orari: dal lunedi al giovedi 9.00-16.00, il venerdi 9.00-13.00.
La mostra si articola in diverse sezioni:
-Il Respiro delle Stagioni, raccontato con un insieme di segni leggeri (semplici intrecci alla ricerca di spazio) che vivono lo scorrere del tempo attraverso le diverse sfumature di colore.
-Il Respiro dell’Orizzonte, in cui la linea di demarcazione diviene morbida e malleabile, da poter essere letta in verticale o addirittura risolta in cerchi.
-Il Respiro dell’Infinito dove galassie in serena continuità si muovono, si scontrano e rilasciano gemme di luce che divengono protagoniste di indelebili tracce del tempo.
-Il Respiro Sospeso, quello che ancora è da vivere, intriso di sogno, di desiderio e di aspettative da realizzare. Ricco di miraggi lontani, di praterie immaginate, di giardini fantastici e di avvolgenti maree.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione “Respiro”, che raccoglie le opere e le poesie in mostra.
“Metafisica e cosmologia in Dante. Il tema della rovina angelica” di Marco Gallarino tratta dei fondamenti metafisici e fisici della cosmologia di Dante Alighieri, quale essa appare nella “Divina Commedia”, nella “Quaestio de aqua et terra” e nel “Convivio”. Partendo dalla descrizione degli effetti della rovina angelica e dalla disamina delle discussioni sull’effettiva valenza cosmogonica di tali effetti, si rintracciano le linee fondamentali del dibattito ermeneutico sulla presunta contraddizione che emerge tra i diversi passi danteschi di argomento più propriamente cosmogonico, rinvenibili nel terzo e nel trentaquattresimo canto dell’ “Inferno”, nel settimo e nel ventinovesimo del“Paradiso” e nella “Quaestio”. Nel trattare i nodi fondamentali della cosmologia e della cosmogonia di Dante, si rinvia costantemente alle urgenze teoretiche di natura fisica e metafisica che sottendono l’ordito delle argomentazioni dantesche.