WANNENES. Genova, 16 maggio 2011
L’ammontare della vendita n° 84 costituita da “LA COLLEZIONE SACERDOTE”, “DALLE COLLEZIONI DI UN PATRIZIO PIEMONTESE” e da “ALTRE PROVENIENZE” è stato di 2.921.312 Euro con una percentuale di venduto del 79,06. L’attesa per questa prima asta di primavera di Wannenes Art Auctions battuta il 16 maggio era carica di aspettative, e nessuna è andata disillusa.
Tutta l’asta ha suscitato grande interesse muovendo i compratori che hanno riempito la sala e scaldando le linee telefoniche. Le aggiudicazioni, combattute e serrate, hanno riconfermato la grande tenuta dei dipinti antichi e il trend in continua ripresa degli arredi e delle arti decorative d’antiquariato, evidenziato il fascino colto e discreto dell’editoria antica da collezione e, ultimo ma non ultimo, lo straordinario successo dell’Arte Orientale.
Per la Casa d’aste genovese questa vendita poteva e doveva essere la cartina di tornasole della crescita e della positività dell’esercizio 2010. Così è stato: il successo delle “unique collections” proposte, dell’importante nucleo bibliografico e della prima vendita di un corpus consistente di arte orientale sono segnale di una costante e positiva crescita.
La grande novità per Wannenes Art Auctions è stato l’inserimento in catalogo di circa 85 lotti riferibili alle migliori produzioni orientali spaziando dagli arredi alle ceramiche, ai bronzi, alcuni di assoluta rilevanza.
L’apertura ad un ambito artistico in questi ultimi tempi sempre sugli scudi ha portato su quest’asta un’attenzione vibrante che si è concretizzata in una percentuale di venduto che supera il 99%. L’armonia e il gusto internazionale dei pezzi proposti ha catalizzato l’interesse del collezionismo internazionale, occidentale e asiatico, attivo al telefono e in sala. Le ottime cifre raggiunte da tutti i pezzi proposti, alcune eclatanti, pongono la Wannenes Art Auctions come la nuova realtà italiana per relazionarsi con il mercato dell’arte orientale.
Top lot di questa sezione è stato un grande armadio (lotto 204) in legno decorato a draghi, Cina XIX secolo, che ha raggiunto i 455.100 Euro. Di rilievo l’aggiudicazione per 215.250 Euro di un importante incensiere in bronzo con splash in oro (lotto 224), cinese del XVII-XVIII secolo. Ragguardevoli i 102.090 Euro raggiunti da una coppia di vasi cinesi (lotto 199) dinastia Qing, epoca Kangxi (1662-1722) e i 62.730 Euro raggiunti da una coppia di piccole coppe (lotto 189) della dinastia Qing, epoca e marca Qianlong (1735-1795) in porcellana di Cina giallo imperiale.
Per tornare agli arredi hanno suscitato una forte disputa anche i tavoli, in particolare uno (lotto 190) cinese del XVIII-XIX secolo con un motivo decorativo a traforo disposto su cinque ranghi che ha raggiunto i 56.580 Euro, cifra raggiunta anche da una coppia di tavoli bassi (lotto 198), anch’essi cinesi ma del XIX secolo, con decoro a bassorilievo sulla fascia e all’attacco delle corte gambe.
Un’altra importante novità nel catalogo 84 di Wannenes Art Auctions è stata l’introduzione di una sezione di editoria antica, favorita dalla presenza di un cospicuo numero di volumi, provenienti dalla collezione di una dimora milanese, tutti legati a Milano e alla sua storia migliore, testimonianze storico sociali che s’intrecciano con testi di vario argomento nel segno di un gusto sicuro e di sobria eleganza.
Questa prima vendita specialistica ha registrato delle aggiudicazioni di tutto rilievo come i 20.295 Euro necessari per vedersi assegnare una importante collezione di grida milanesi a stampa che vanno dal 1566 al 1775 (lotto 549) o i 17.220 Euro raggiunti da una serie di ventiquattro volumi che raccolgo leggi della finanza, capitoli del sale, appalti, imprese e entrate (lotto 514). Si è fermata a poco meno, 14.145 Euro, la licita per il volume Les peuples de la Russie, Paris 1813 (lotto 553) di Charles de Rechberg.
“DALLE COLLEZIONI DI UN PATRIZIO PIEMONTESE”, una raccolta emblematica della rara capacità di equilibrio tra l’esigenze di un gusto attento alle necessità sociali e agli interessi culturali, comprendeva arredi, oggetti, ceramiche e dipinti legati senza soluzione di continuità dalla sobria eleganza che contraddistingue ognuno di essi. Tra questi il top lot è stato il lampadario genovese del XVIII secolo (lotto 112) che ha raggiunto i 71.340 Euro, mentre sono arrivati a 62.730 Euro quattro lampadari in metallo e cristalli del XIX secolo (lotto 320). Ragguardevole il risultato, 68.880 Euro, di sei poltrone in legno dorato (lotto 144) francesi del XVIII secolo, e particolarmente significativo quello di una coppia di cassettoni del XIX secolo intarsiati in madreperla (lotto 152) che hanno raggiunto i 61.500 Euro. Da segnalare la consolle in legno intagliato e dorato del XVIII secolo (lotto 118) che è stata aggiudicata in sala per 36.900 Euro e, sempre in legno intagliato e dorato ma del XIX secolo, la specchiera (lotto 133) che è stata battuta a 30.135 Euro.
I 44 lotti della “COLLEZIONE SACERDOTE” sono esempio di un non comune gusto collezionistico colto che non è solo possedere ma vivere appagati in empatia con quanto ci circonda.
In catalogo un buon numero di arredi veneziani laccati, proprio un cassettone (lotto 006) del XIX secolo laccato e dorato è stato il top lot dell’asta con 47.970 Euro. Una lunga serie di rilanci, chiusasi a 33.210 Euro ha decretato l’aggiudicazione ad un compratore al telefono di una portantina del XVIII secolo (lotto 011) decorata a figure policrome su fondo oro e foderata di tessuto ricamato. Riluce anche la cifra, 30.750 Euro, raggiunta per un piccolo cassettone del XVIII secolo interamente dorato a rilievo (lotto 020).
Tra i dipinti bene le quattro nature morte di fiori e frutta (lotto 038) di mano di un pittore del XVIII secolo che hanno raggiunto i 22.140 Euro e Ritratto d’uomo con guanti nella mano destra eseguito da Ambrosius Benson (Lombardia, 1495 circa – Bruges, 1550) che è stato aggiudicato al telefono per 23.985 Euro.
Cifre sicuramente positive per il settore dell’arredo antico che permettono di auspicare il mutamento di tendenza in atto già dal secondo semestre dello scorso anno, e confermano l’attenzione di Wannenes Art Auctions verso il comparto dell’antiquariato che costituisce assieme a quello dei dipinti antichi un suo punto di forza.
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