Print Friendly and PDF

Un premio alla genialità fotografica di Maurizio Galimberti. L’intervista di ArtsLife

"Ritratto di Maurizio Galimberti" di Luciano Bobbia
“Ritratto di Maurizio Galimberti” di Luciano Bobbia

Un premio alla genialità fotografica. Maurizio Galimberti, l’Instant Artist che nelle sue performance cattura l’attenzione  del pubblico quando scompone un volto o un paesaggio in una miriade di tessere e in pochi minuti  li ricompone con un’armonia sorprendente , il 17 aprile al Teatro Obihall di Firenze ha ricevuto la Piramide d’eccellenza, un premio nato per festeggiare i 30 anni dell’ Accademia Italiana della Moda e del Design, istituto internazionale, fondato dall’architetto Vincenzo Giubba . Al The Polaroid Museum di Las Vegas dal 24 aprile e per un anno saranno esposti i suoi ritratti a mosaico scattati a Kate Winslet, Benicio del Toro e Javier Bardem . E la serie dei suoi paesaggi di Capri, presentati nell’isola nel 2011 alla Certosa di San Giacomo, sono entrati nel progetto Capri Trend, promosso dalla Fondazione Capri  e presentato in diversi musei all’estero. È una raccolta di 40 opere realizzate anche da altri maestri dell’obiettivo come Ferdinando Scianna , Olivo Barbieri, Irene Kung e Francesco Jodice, una carta da visita di uno dei gioielli paesaggistici italiani e, dopo Hamilton nelle Bermuda, fino a fine marzo, faranno tappa a Baku in Azerbajan, a Johannesburg in Sud Africa, a Città del Messico e a Istanbul in Turchia.

ArtsLife ha  intervistato l’artista il giorno del Premio

Cosa rappresenta  per Maurizio Galimberti questo  premio ?
È importante perché l’Accademia di Firenze, di fronte a Pitti,  rappresenta un’eccellenza italiana e  sto già progettando per l’anno prossimo un lavoro con gli studenti.

Qual è il corpus del lavoro presentato nel 2011 a Capri che farà il giro dei musei all’estero con Capri Trend?
Ho realizzato sia degli scatti singoli in bianco e nero con le nuove pellicole Impossibile che fanno parte del mio lavoro intitolato Paesaggio Italia, una serie di mosaici e una serie di ready-made. La mia visione della bellezza di quest’isola

 Dopo la chiusura della Polaroid come ha reagito l’Instant dada Artist per eccellenza?
È stato un trauma. Come per uno che corre in macchina e non ha più le gomme. È stato un dolore fisico e una botta psicologica. Poi però dopo aver comprato le Polaroid che erano rimaste, ho capito subito che con le Fuji Instant per quello che riguardava il paesaggio  e anche un po’ le singole Polaroid avevo risolto i mei problemi.

 Per i ritratti è stato più difficile ?
Ero più preoccupato perché il risultato migliore me lo dava la fotocamera Polaroid Collector ma devo dire , dopo qualche hanno di attesa, sono uscite le pellicole Impossible e con l’Instant Lab mi si è aperto anche un nuovo universo fotografico.

 Cosa è cambiato ?
Non si ottengono le stesse cromie ed è cambiata anche la manipolazione degli scatti singoli, la parte del mio  lavoro che prediligo. Ma anche la nuova manipolazione anche se più labile di quella che facevo prima, ha una sua poesia ma il fatto che c’è l’Instant Lab  e gli scatti con l’IPhone mi si sono aperte tante possibilità e un maggiore sviluppo della creatività che con la Polaroid non si poteva avere. Mi si è aperto un nuovo mondo . Ma alla fine, per chi ha una visione progettuale, anche se cambiano gli strumenti, ci si adatta e si cambia. Fa parte del percorso della vita.

 I collezionisti cercano i tuoi ritratti a mosaico e sono attirati dalla lirica dei tuoi paesaggi, opere realizzate in un arco di tempo da record. Come lavora Maurizio Galimberti?
Tutto parte da una forza interiore e una lucidità che nascono dal fatto di usare uno strumento istantaneo che richiede velocità e sintesi assolute. Anche quando scatto una foto singola non c’è il tempo di scattarne altre, come succede con una macchina fotografica normale. E questo mi ha fatto diventare più diretto e più analitico. E conto sempre sulla mia concentrazione che mi permette di ottimizzare e non sbagliare. Di recente sto prendendomi delle licenze poetiche sui ritratti e trovo nuovi modi di comporre, ma non finisce  mai la mia voglia di sperimentare.

Maurizio Galimberti, "Capri" 2011
Maurizio Galimberti, “Capri” 2011

INFO
Le tappe della mostra Capri Trend

  • Museum of Modern Art Baku, Azerbaijan
    dal 15 aprile al 30 maggio 2014
  • Nirox Foundation, Johannesbourg, Sud Africa
    dal 30 giugno al 27 luglio 2014
  • Centro Cultural Pedregal, Città del Messico, Messico
    dal 20 settembre al 2 novembre 2014
  • SALT Galata, Istanbul , Turchia
    dal 20 dicembre 2014 al 20 gennaio 2015

www.fondazionecapri.org

 

 

 

 

 

Commenta con Facebook

leave a reply