Gustav Klimt. Disegni intorno al Fregio di Beethoven
4 febbraio – 6 maggio 2012. Spazio Oberdan, Milano
Non ci sono soldi, a Milano c’è poco e niente, la vituperata crisi fa strage di cultura, ci si arrangia come si può con sponsor privati.
Inizia febbraio con una interessante quanto breve rassegna allo Spazio Oberdan di Porta Venezia – prodotta da Alef per tutta la “Primavera Sacra” fino al 6 maggio – per festeggiare simbolicamente e simbolisticamente il 150° compleanno del “Insgesamt Künstler” Gustav Kilmt, 1862 – 2012.
“Artista totale“, infatti, dedito per tutta la vita alla struggente aspirazione e creazione – con i suoi compagni secessionisti – del Gesamtkunstwerk, la leggendaria opera d’arte totale, fusione delle diverse discipline artistiche in una sintesi armoniosa.
Ci si prova e si riesce – pur con le ovvie limitazioni – a riprodurre il punto d’arrivo di questo ideale nella sala centrale dello Spazio riproducendo a grandezza naturale una parte del Fregio di Beethoven – grazie all’impegno e la bravura di 5 giovani artiste scenografe under 30 uscite da Brera – sulle note della Nona di Ludovico Van.
Sfortunatamente spezza questa armonia spirituale, riportandoci bruscamente alla realtà, la presentazione dell’Onorevole Guido Podestà e del suo Assessore alla Cultura nonché Vicepresidente Umberto Maerna quando affermano in coro che questo 2012 “si apre nel segno del respiro internazionale e assume, come sempre accade in questi casi, una ricca molteplicità di significati: infatti, dopo aver celebrato i 150 anni della Provincia di Milano nel 2010 ed i 150 anni dell’Unità Nazionale nel 2011, le celebrazioni continuano in un ideale trittico con l’omaggio alla ricorrenza dei 150 anni dalla nascita di Gustav Klimt“. Paragoni surrealisti. Zero Jugendstil – Art Noveau.
Fortunatamente la mostra si presenta meglio: si comincia con i manifesti e i poster originali della Secessione viennese esposti assieme ad alcuni numeri della rivista del movimento Ver Sacrum, volutamente prodotto artistico anch’esso oltre che custode della poetica della Gesamtkunstwerk. L’esercizio estetico artistico deve estendersi ad ogni campo della realtà trascendendola.
Così dialogano poco più avanti i 18 disegni, provenienti da una collezione americana, con l’anelito alla felicità del suo Fregio mentre risuona e si propaga dalle pareti la Sinfonia del Ludovico Van.
Una grande sperimentazione sinestetica.
Eclettismo pervaso di spiritualità. Grazia, sensualità, erotismo nelle linee semplici e sinuose degli schizzi tracciati a gesso o matita su carta da pacchi, nell’incessante ricerca dell’essenza della natura femminile e della potenza di Eros culminante nella realizzazione del Fregio dipinto nel 1902 per la XIV mostra della Secessione.
In nessun’altra opera d’arte la compenetrazione tra pittura, disegno, ornamento e arte decorativa è così intensa: pietre dure, bottoni di madreperla e stucchi d’oro in un percorso tripartito dove figure femminili e geni fluttuanti conducono al Sublime: l’Inno alla gioia, l’esaltazione dell’amore e il riscatto ideale attraverso l’arte, il momento della liberazione nell’abbraccio finale tra il Cavaliere e la Poesia nella completa estasi amorosa:
“Gioia bella scintilla divina.
Questo bacio al mondo intero”
Luca Zuccala
INFORMAZIONI UTILI
Gustav Klimt. Disegni intorno al Fregio di Beethoven
4 febbraio – 6 maggio 2012
Spazio Oberdan. Milano
A cura di Annette Vogel
Catalogo SKIRA