“Hitler era un buon pittore, certo un tradizionalista, ma aveva una mano felice e una concezione di arte fantasiosa e prospettica”. Un’affermazione che scatena subito polemiche.
La provocazione arriva dal critico d’arte Daniele Radini Tedeschi, convinto che il fuhrer andrebbe riabilitato come pittore: ”dobbiamo riconoscere i meriti artistici che gli spettano, è un fatto di estetica non di etica”, spiega.
A pensarla diversamente è invece l’europarlamentare PD Andrea Cozzolino che trova la ”provocazione aberrante dal punto di vista culturale e politico”.