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Caravaggio. La bottega del genio

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Data
Data - 22 Dic 2010 until 29 Mag 2011

Luogo
Palazzo di Venezia

Categoria/e
antica

Artista

Curatore

Web:-


Roma, Palazzo Venezia – Sale del ‘400 (piano terra), 22 dicembre 2010 – 29 maggio 2011
 
Per le celebrazioni del quarto centenario dalla morte di Caravaggioil prossimo 21 dicembre 2010 la Soprintendenza Speciale per il atrimonio torico, rtistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Rossella Vodret,presenterà un a mostra del tutto inedita e in forma sperimentale e didattica per ricostruire labottega di Caravaggio nelle “S ale Quattrocentesche” d i Palazzo Venezia.
L’idea nasce dal fatto che, nonostante l’imponente bibliografia su Caravaggio, l sua tecnica esecutiva – cioè in che modo Caravaggio realizzava i suoi splendidi capolavori – è ancora un mistero ,  oggetto ancora oggi di studi approfonditi e specialistici.

Per cercare di capire meglio i suoi processi creativi ed entrare nei meccanismi delle sue composizioni e del suo singolare approccio alla realizzazione delle sue opere di sconvolgente modernità, sarà presentata nelle “Sale Quattrocentesche” un ’ ipotesi di allestimento dello studio di Caravaggio negli anni romani.

L’ ipotesi , basandosi sulle recenti ricerche, prende spunto dalle fonti contemporanee all’artista, da quelle letterarie quali Mancini, Baglione, Sandrart, Bellori a quelle archivistiche come l’Inventario delle robbe del 1605 che elenca i beni posseduti dal pittore nel 1605. Èda queste fonti, infatti, che è possibile desumere alcuni dati fondamentali per capire la tecnicausata da Caravaggio sia per ricreare la luce che illumina i suoi modelli , sia per indagare i modi utilizzati per la loro riproduzione sulla tela, anche attraverso l’utilizzazione distrumenti ottici quali specchi e lenti di cui l ’artista probabilmente si serviva .

La mostra di Palazzo Venezia – ideata da Rossella Vodret e curata da Claudio Falcucci – presenterà le più importanti ipotesi avanzate dagli studiosi specialisti di questo argomento ,tenendo presenti le conoscenze scientific he de ll’epoca di Caravaggio e offr endo al visitatore l’opportunità per comprendere la lettura, in chiave documentale, della complessità del dipingere d el grande Maestro lombardo , sia dal punto di vista tecnico che concettuale.

Verranno messe in opera quattro ipotesi di ricostruzione dell e tecniche esecutive d i Caravaggio utilizzando come modelli sculture in vetroresina: d alla Canestra di frutta al San Girolamo scrivente , dal Bacchino malato alla Medusa.

Le prime tre ipotesi saranno in relazione alla Canestra e si baseranno sul ricorso a lenti, fori stenopeici – un semplice foro posizionato al centro di un pannello che funge da obiettivo – e specchi per la proiezione del soggetto sulla tela come guida per l’esecuzione pittorica , ma soprattutto come mezzo per osservare la realtà .

La Magia Naturale di Giovan Battista della Porta (1558 ma riedito con ampliamenti nel 1584, periodo nel quale Caravaggio studiò a Milano presso la bottega di Simone Peterzano ) è una delle fonti che può aver ispirato questo metodo . La canestr a di frutta, che sarà presente nell’allestimento grazie a una ricostruzione realizzata in vetro resina sul modello originale, verrà proiettat o su tre tele per verificare la diversa messa a fuoco dell’oggetto osservato .

La quarta ipotesi consisterà nell’impiego di uno specchio piano, il cosidetto specchio grande citato nel prima ricordato Inventario delle robbe, usato come piano di riflessione per i modelli . P raticamente uno schermo di traduzione ottica bidimensionale della composizione scenica. Il visitatore potrà direttamente porsi al posto del pittore, vivere la scena visualizzando il modello nello specchio così come potrebbe averlo collocato Caravaggio nel mettere a punto la sua composizion e, vedere accanto a lui la tela preparata con lo stesso tono e le medesime incisioni presenti nell’originale. Il modello, in questo caso, sarà il San Girolamo scrivente della Galleria Borghese, anch’esso realizzato in vetroresina in dimensioni al naturale. L ’uso dell’immagine riflessa per lo studio del chiaroscuro e dello scorcio verr à illustrato e commentato attraverso i trattati di Leonardo, Leon Battista Alberti e Filarete .

Alla mostra sarà abbinato un ciclo di conferenze, che si svolgeranno tra gennaio e febbraio, a Palazzo Venezia, con cadenza settimanale, ideato da Rossella Vodret e curato da Marco Cardinali e da Maria Beatrice De Ruggieri. In esso, i curatori della mostra e i membri del comitato di studio avranno modo di spiegare e illustrare i processi creativi e tecnici di Caravaggio.

Nell’iniziativa della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma rivivrà la sperimentazione ottica del grande artista lombardo e prenderà forma il suo modo di osservare la realtà, nella speranza di poter così afferrare con qualche certezza in più le motivazioni più profonde del suo “GENIO”.
INFORMAZIONI UTILI:
“Caravaggio. La bottega del Genio”
Roma, Palazzo di Venezia – Sale del ‘400
22 dicembre 2010 – 29 maggio 2011
INGRESSO: dalle 10.00 alle 19.00 dal martedì alla domenica / chiuso lunedì, Natale e Capodanno
BIGLIETTO: intero €6,00 ridotto € 4,00 ridotto scuole € 3,00
INFORMAZIONI: 0688522480; www.munus.com
PROMOSSA E ORGANIZZATA DA:
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma
IDEAZIONE DELLA MOSTRA:
Rossella Vodret
CURA DELLA MOSTRA:
Claudio Falcucci
COMMISSARIO DELLA MOSTRA:
Giorgio Leone
COMITATO DI STUDIO:
Riccardo Bellè, Filippo Camerota, Marco Cardinali, Keith Christiansen, Maria Beatrice De Ruggeri, Sven Dupré, Claudio Falcucci, Mina Gregori, Roberta Lapucci, Giorgio Leone, Giuseppe Molesini, Pietro Roccasecca, Sybille Ebert-Schifferer, Andreas Thielemann, Rossella Vodret, Robert Wald
ORGANIZZAZIONE:
Munus
MAIN SPONSOR:
Banca Etruria
RICERCHE BIBLIOGRAFICHE E ICONOGRAFICHE:
Belinda Granata, Elena Scarfo
con la collaborazione di Francesca Pasculli
ALLESTIMENTO:
Eugenia Cuore

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