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La Galleria Cesati al TEFAF 2011

TRE CAPEZZALI Corallo, rame dorato e smalto Trapani (Sicilia) XVII secolo cm 35x51 . cm35,5x52 - cm35x45
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Data
Data - 18 Mar 2011 until 27 Mar 2011

Luogo
TEFAF

Categoria/e
antica

Artista

Curatore

Web:-


TEFAF Maastricht, dal 18 al 27 Marzo 2011
Nel corso dell’edizione 2011 di Tefaf Maastricht, la galleria Alessandro Cesati di Milano presenterà fra gli altri oggetti una Rara Madonna col Bambino in terracotta, opera fiorentina del XVI secolo attribuita al Maestro del Bambini Irrequieti, nonchè una Collezione di Tre Placche Devozionali, corallo, rame dorato e smalti, capolavori dei Maestri Trapanesi del XVII secolo.
La Galleria Cesati si occupa della ricerca e dello studio di oggetti d’arte e sculture Europee dal Medioevo al XX secolo. Dagli anni 80 in poi ha organizzato presso la propria sede molteplici mostre tematiche. Inoltre all’interno del proprio spazio espositivo della mostra Tefaf Maastricht ha presentato nel 2007 ina mostra monografica sul tema delle serrature dal titolo Locks – Serrature. Nel 2009 in mostra monografica sul tema dei picchiotti da porta dal titoloDoorknockers – Picchiotti da porta. Entrambe le iniziative erano corredate da volumi illustrati con ricco repertorio fotografico e introduzioni a cura di direttori di musei e specialisti della materia.
Gli Highlights della Galleria Cesati nell’edizione 2011:

Il fascino che il corallo esercitò da sempre sull’immaginario umano ha origine essenzialmente dalla sua natura polimorfica e metamorfica, in bilico fra i tre regni: non minerale anche se pietrificato, non vegetale anche se ramificato, non animale anche se color del sangue. Ne scaturisce un simbolismo complesso che conferisce alla gemma scarlatta un’aurea magica. Miti e credenze indirizzati tutti a sostenere l’aspirazione di disperdere il male e le sventure, di acquisire fortuna e benessere, di tutelare vitalità e abbondanza. Nelle tradizioni Antiche e Medievali il corallo rosso è miticamente considerato il sangue della Medusa pietrificato e con la diffusione del Cristianesimo assunse  la duplice connotazione di natura apotropaica, a sfondo mitico pagano, combinata al carattere mistico sacrale delle nuove esigenze religiose. Questo spiega anche la prevalenza del soggetto religioso nella maggior parte delle opere in corallo realizzate nei secoli successivi. Dal Medioevo la Sicilia è stata, nell’area del Mediterraneo, la regione più importante per la pesca e la lavorazione del corallo. E più precisamente Trapani è stata per tradizione la città con la più alta concentrazione di lavoratori di corallo. Dalla fine del XVI° secolo fino all’inizio del XVIII° secolo, a causa di una certa disponibilità del materiale e alle miglior tecniche di lavorazione, Trapani è stata senza alcun dubbio, il luogo dove sono stati realizzati i capolavori di qualità più elevata. L’eccellenza dei lavoratori di corallo Trapanesi era cosi nota che, fra le diverse e spettacolari naturalia e artificialia presenti in tutte le wunderkammern Rinascimentali e Barocche, era “obbligatorio” avere anche qualche opera di corallo di Trapani. Già molto costose all’epoca, queste ricche e prestigiose opere di corallo erano realizzate esclusivamente per Principi, Re, Cardinali, collezionisti, ecc.., che spesso se le regalavano a vicenda. Nella produzione di oggetti in corallo i Capezzali sono fra gli esempi più distintivi e caratteristici degli artigiani Trapanesi e la presenza di tre di questi insieme, di grande formato e in ottime condizioni, è da considerarsi una circostanza assai rara. La qualità di questi capezzali è molto elevata e dello stesso livello di quelli conservati nella raccolta pubblica più importante del mondo: il Museo Pepoli di Trapani.

Provenienza: Firenze, barone Zehender; Arcade Gallery, London (November 1957, advertised in The Burlington Magazine, November 1957, p. xvii); Peter Ward-Jackson Esq., London; Messrs. Cyril Humphris (1976); Dr. Arthur M. Sackler Collection, New York (inv. no. 77.5.14).
Esposizioni: National Gallery of Art, Washington, D.C., Fingerprints of the Artists (see Literature, Avery, 1981).
Schede a cura: del Prof. Charles Avery e del Prof. Giancarlo Gentilini.
La presente Madonna col Bambino è un classico esempio di un gruppo di composizioni modellate dal cosi detto Maestro dei Bambini Irrequieti: uno scultore fiorentino rimasto anonimo fin’ora, che produsse – dalla fine del XV° secolo alla prima metà del XVI° secolo – un gruppo stilisticamente coerente di statuette in terracotta, altamente rifinite, la cui caratteristica è di avere uno o più bambini irrequieti. E’ facilmente riconoscibile grazie al suo stile peculiare influenzato da Verrocchio, Benedetto da Maiano, Torrigiano e Rustici. Il raggruppamento è stato effettuato per la prima volta da Wilhelm von Bode (1890/1902/1908), in relazione con esempi nel museo di Berlino, mentre il dibattito si concentrò di seguito su una Carità nel Victoria and Albert Museum, London (Pope-Hennessy, 1964), e sulla presente Madonna col Bambino (Avery, 1981). Le terrecotte attribuite al Maestro dei Bambini Irrequieti sono realizzate con assoluta certezza e  trasmettono un senso di movimento e presenza fisica che indicano uno scultore compiuto, con un buon senso dell’umorismo e una buona capacità di trasmettere emozioni umane. Ha eseguito una serie di variazioni sul tema di una donna seduta con bambini attorno a lei. Certi esempi con tre bambini sono conformi ad uno standard iconografico della virtù Cristiana della Carità. Gli altri, con un solo bambino, rappresentano la Madonna col Bambino, in alcuni dei quali egli scopre in maniera giocosa il petto della madre mentre questa legge. Le caratteristiche analoghe del viso delle donne, la disposizione dei loro piedi, con le ginocchia rivolte verso sinistra, i loro abiti sciolti e gli ampi mantelli e il trattamento delle pieghe soprattutto alla ginocchia e ai piedi lungo le basi, si riferiscono tutte allo stesso maestro. La modellazione dei bambini con la carnalità delle loro guancie, colli, braccia, gambe e addome, cosi come le loro espressioni facciali e il riccio dei loro capelli, si riferiscono anch’essi alla stessa mano. Le terrecotte opere del Maestro dei Bambini Irrequieti sono molto rare e la maggior parte di esse sono conservate in musei e collezioni private. Questa Madonna col Bambino è stata fino a tempi recenti, una delle pochissime opere importanti del Maestro dei Bambini Irrequieti, ancora in mani private ed è comunque da considerare come un piccolo capolavoro della scultura fiorentina del XVI secolo.
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INFORMAZIONI UTILI:
alessandro cesati
antiques & works of art
via san giovanni sul muro 3
20121 milano – italy
tel. +39 02 86460928
fax. +39 02 72021664
e-mail : acesati@tiscali.it

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