Milano, 16 marzo – 15 aprile 2009

Photofestival torna a Milano con un circuito di 40 mostre fino al 15 aprile.  Photofestival è l’evento culturale principale che ha accompagnato Photoshow nella sua evoluzione e crescita negli ultimi anni. Consiste in un insieme di mostre ed iniziative “fotografiche” che si sviluppano in un arco di tempo di circa due mesi nella città di Milano. Alcune delle gallerie di fotografia e arte, location istituzionali e spazi pubblici si raccolgono sotto il marchio Photoshow per presentare insieme le proprie mostre in un unico momento “fotografico” e offrire al vasto pubblico e agli appassionati le emozioni del mondo dell’imaging. Anche i padiglioni della fiera, con Photoshow diventeranno, a fine marzo, uno dei luoghi chiave dell’articolato programma di Photofestival.

Filo conduttore di Photofestival 2009 è il ‘racconto’, ambientato in prestigiosi luoghi milanesi (da Palazzo Turati a Gallerie fotografiche d’eccezione) i cui protagonisti sono le Mostre di fotografia, da visitare gratuitamente e aperte a tutti coloro che vogliono vivere un’emozione.  Photofestival, è ormai giunto alla sua 4° Edizione e fortemente voluto dagli organizzatori di Photoshow, manifestazione di fotografia e immagine digitale (Fieramilanocity 27-30 marzo 2009), con l’obiettivo di coniugare l’unica occasione in Italia dove professionisti e appassionati possono vedere riunite tutte le maggiori novità del mercato internazionale con un momento culturale che coinvolge la Città di Milano.

Nelle varie sedi, gallerie e luoghi storici della città saranno a disposizione dei visitatori una guida con cartina delle tappe del festival fotografico giunto alla sua quarta edizione.

Alcune delle mostre che partecipano a Photofestival, per il programma clicca qui

MATRIOSKE: BAMBOLE VIVENTI IN GENTILE STATO DI GRAZIA
Gianluca Chiodi
Palazzo Turati
Via Meravigli 9

Un personale omaggio alla generosità femminile ed alla fertilità della terra. Ritratti di donne in gentile stato di attesa (e di grazia!) vivacemente colorate con l’aggiunta di un tocco di kitsch, peccato originale dell’artista.

CINAFRICA. PECHINO ALLA CONQUISTA DEL CONTINENTE NERO
Paolo Woods
Libreria FNAC
Via Torino ang. Via della Palla 500.000 cinesi si sono riversati il continente nero alla ricerca di un Far West del XXI secolo. Per gli africani e’ forse l’evento piu’ importante dei loro 40 anni d’indipendenza. I cinesi non assomigliano agli ex-coloni. Seducono i popoli perche’ costruiscono strade, dighe e ospedali, e i dittatori perche’ non parlano di democrazia o trasparenza. Un viaggiato di oltre due anni che ci regala il primo reportage illustrato dal cuore del futuro asse economico mondiale.

POLAROIDS
Franco Fontana 
Galleria Cà di Frà
Via Carlo Farini 2

Una mostra omaggio al maestro del colore. “Fontana penetra subito, con il suo stile, nell’immaginario sociale, offrendo bellezza alle cose e al paesaggio.

BESTIARIO
Dominique Lauge’
Galleria 70
Via della Moscova 27

Diciannove fotografie raccolte nel corso di tre anni negli zoo francesi e italiani, veri e propri ritratti, che pongono perfettamente in luce i caratteri dei soggetti attraverso una personalissima interpretazione della forma, delle inquadrature e dei colori . Un rimando alle coloratissime miniature medioevali che accompagnavano le descrizioni delle -sembianze- e delle -nature- animali nelle opere di questo genere.

RADIO LU14 – MESSAGGI PER L’UOMO DEL CAMPO
Alberto Giuliani
Libreria FNAC – Via Torino ang. Via della Palla

Reportage delle vite alla -fin del mundo- che si fermano e ascoltano, l’unica emittente Radio che trasmette in Patagonia e unica forma di comunicazione. Qui non ci sono telefoni, non c’e’ tv. E l’elettricità viene generata da un piccolo motore diesel.

I BOUGHT ME A CAT
Collettiva al femminile 
Galleria MiCamera
Via Medardo Rosso 19

Cinquanta fotografe provenienti da diversi Paesi del mondo; opere di artiste già conosciute, meno conosciute e di giovani emergenti. Flash rilevanti e genuini di vissuti femminili : occhi pieni di richieste. Il contatto con i figli. Un materasso consumato da amori a pagamento. Una schiena che danza. Sguardi di sfida. Gambe troppo magre. La solitudine e la paura.

ANNI SETTANTA
Aldo Bonasia
Galleria Bel Vedere
Via Santa Maria Valle 5

Ci sono diverse altre immagini, spesso inedite nei bianchi e neri della mostra personale la prima tenuta a Milano, attraverso le quali il fotografo ci racconta, con la sua asciutta durezza, ma anche con una inaspettata, dolce ironia, avvenimenti e personaggi degli anni Settanta.

OCCHIOMAGICO ‘ 80s
Il Torchio – Costantini Arte Contemporanea
Via Crema 8

In mostra le immagini che furono realizzate per le copertine della rivista DOMUS nei primi anni Ottanta e che Alessandro Mendini, direttore della rivista in quel periodo, descrive cosi’: (…) Sul piano dell’immagine il risultato conduce ad opere dalle caratteristiche analitiche che rifiutano la sintesi a favore della miniatura e del frammento, come si trattasse degli scenari virtuosistici di un Bosch degli anni duemila, paesaggi di -finzione- (nei corpi, nelle cose, nei fondali) dai chiari e delicati lineamenti neo-romantici.

THIS SIDE UP
Jasmine Bertusi
Cream Art Gallery
Via Borgonuovo, 27

-Niente e’ quello che sembra… i palazzi e i monumenti si rivoltano e fuggono come enormi astronavi verso il cielo, certi quartieri si trasferiscono sulle nuvole e la visione diventa celeste-. Con un approccio quasi -transfotografico- Jasmine Bertusi cristallizza, astrae, trasforma e infine decontestualizza la realtà. Nelle fotografie, elaborate con una sofisticata tecnica digitale, le architetture, talvolta triplicate o quadruplicate, talvolta rinchiuse in light box, si stagliano su celesti sfondi magrittiani come se fossero finestre sull’infinito.

GIFT SHOP
Pino Settanni
Derbylius
Via P. Custodi, 16

Settanni gira con la sua Pentax per i negozi di souvenir, nella stazione di Milano, sulle bancarelle di San Giovanni Rotondo, di Roma, di Firenze per reinventare cose che – come dice Giampiero Mughini nella sua presentazione in catalogo – non esistono affatto. Trasforma riproduzioni di statue classiche e oggetti banali e dozzinali in qualcosa di misterioso e metafisico. Fondoschiena provocanti e Santi in attesa d’acquisto.

SYMMETRY
Shuzo Azuchi Gulliver
Dieci.Due!
Largo Isabella d’Aragona 1

Novello Gulliver, e come lui “medico esploratore”, Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Nelle sue opere l’accostamento del macro al micro origina una sensazione di straniamento, di spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo.

UN ORIZZONTE INTERNO
Opere di Feltus Feltus e Walter Borghetti
Entroterra
Via Biancospini 2

L’idea della mostra e’ quella di mettere in luce attraverso gli scatti dei tre fotografi i soggetti da loro scelti, dei loro lati visibili e nascondi e allo stesso tempo interpretabili, per recuperare cosi’ angolazioni, luci, colori e il sapore profondo delle cose del vivere. Nelle opere dei fratelli Joseph e Tobias Feltus c’e’ una certa predilezione per i soggetti interni, con scenari misteriosi e pieni di simbologia, colmi di malinconia, ideali per ambientarvi un viaggio dello spirito. Gli scatti di Borghetti ci proiettano in spazi esterni, essenzialmente spazi del vissuto quotidiano, in cui spesso l’atmosfera e’ dominata da un senso di solitudine colma di attesa.

INDEPENSENSE
Giuseppe Mastromatteo
Fabbrica Eos
Piazza Baiamonti, 2

Giuseppe Mastromatteo reinterpreta scatti fotografici grazie all’uso magistrale di tecniche digitali. Volti e figure si mostrano nella loro perfetta bellezza che nulla sembra poter intaccare. Ma una forza, quasi impercettibile, sordidamente riesce a spingersi oltre: la forza dei sensi. Attraverso i sensi, esperiamo il mondo. Con i sensi dilatati e totalmente liberi, evitiamo che ci trascuri. I sensi acquistano piena autonomia e si espandono moltiplicandosi.

NELLA POLVERE, L’UNIVERSO
Gianfranco Ferroni
Galleria San Fedele
Via U. Hoepli 3/a

Un’indagine sull’opera del grande artista che mira a svelare aspetti non ancora noti della sua riflessione. A partire dal rapporto privilegiato con la macchina fotografica, una vecchia Assemblad, con cui Ferroni studiava e immortalava ogni angolo, ogni oggetto, ogni dettaglio del suo universo quotidiano diventato protagonista della sua ricerca poetica. La mostra presenta una selezione di alcuni scatti fotografici inediti, stampati dall’autore su carte di fortuna e trasformati in una sorta di diario di viaggio, taccuino di lavoro, strumento di indagine su cui poi tornare a ragionare attraverso il linguaggio della pittura e della grafica.

Milano

sedi varie

photofestival2009@gmail.com

tel.3286235888

sito della manifestazione: www.photoshow.it