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QUEL SOTTILE PIACERE

Mappa non disponibile

Data
Data - 8 Set 2023 until 5 Nov 2023

Luogo

Categoria/e
contemporanea

Artista
Andrea Borga, Monica De Mitri, Pietro Sanguanini, Matteo Sganzerla, Andrea Sterpellone, Vania Elettra Tam

Curatore
Carlo Micheli

Web:-www.fondazionemalagutti.it


QUEL SOTTILE PIACERE…

Il francese Henri Poincaré matematico, fisico, astronomo e filosofo della scienza, elabora agli inizi del ‘900 una formula della creatività che ingloba la multiformità dei gesti creativi possibili: C = nu Ovvero: Creatività = novità + utilità

Partendo da questo presupposto, ho cercato di comprendere quale fosse il segno rivelatore, la sensazione che induce a pensare di trovarsi in presenza di un prodotto della creatività e sono giunto alla conclusione che risieda in QUEL SOTTILE PIACERE che si prova nel risolvere un complesso problema matematico, una sciarada, un cruciverba, quando, appunto, avvertiamo che tutti gli elementi presi in esame creano un NUOVO concetto, depurato delle cose superflue e quindi UTILE. Gli artisti selezionati per la mostra (che si terrà presso la galleria #DIRITTIACOLORI di Mantova dall’8 settembre al 5 novembre 2023)

ANDREA BORGA
MONICA DE MITRI
PIETRO SANGUANINI
MATTEO SGANZERLA
ANDREA STERPELLONE
VANIA ELETTRA TAM

incarnano alla perfezione questi concetti, dando vita a percorsi artistico-creativi che si cimentano con l’arte povera, il ready-made, la poesia visiva, il ready-thought, il concettuale, donandoci uno spaccato, ampio e variegato, del loro mondo interiore.

La mostra, come tutte le iniziative promosse da Fondazione Malagutti, ha importanti finalità sociali e benefiche pertanto tutto quanto sarà raccolto dalla vendita dei cataloghi e una percentuale ottenuta dalla vendita delle opere d’arte saranno devoluti alle associazioni che si occupano ormai da anni dell’educazione e dei diritti di bimbi e adolescenti svantaggiati.


 

QUEL SOTTILE PIACERE…

Fra le tante componenti dell’attività artistica forse la meno indagata è quella che riguarda il processo creativo, il modo cioè in cui scocca la scintilla, l’attimo in cui si accende la luce e tutti i pezzi del puzzle trovano la corretta collocazione, la perfetta sintesi tra conoscenza, ricerca, qualità, innovazione, concettualità e forma. Il motivo può apparire scontato: ogni artista segue un proprio percorso fatto di infinite variabili, di talenti innati, di suggestioni particolari, di istintualità o di casualità, inibendo la possibilità di un’analisi minimamente credibile del fenomeno, privo di qualsivoglia traccia di universalità, di un comune denominatore. Tuttavia, tra quelli che amo definire “artisti dell’intuizione” è possibile rintracciare un indizio, un “quid” che ne determina l’appartenenza al novero dei creativi di razza, (che d’ora in avanti, per comodità, chiameremo “kreativi”) ovvero quel sottile piacere, quel compiacimento, quell’intima soddisfazione simile a ciò che si prova nel risolvere un problema complesso, un cruciverba particolarmente ostico, un rebus tritacervello. Un piacere veniale, come la nuvola di zucchero filato o la frittella del luna park, sintomatico però del raggiungimento di quel grado di soddisfazione tipico di chi vede concretizzarsi la sintesi perfetta tra le proprie intuizioni e le proprie creazioni. Un’aura del tutto particolare, che fa dapprima inarcare il sopracciglio all’osservatore, per poi strappargli un sorriso divertito e compiaciuto, una sintonia che si palesa come per magia, che consente di approfondire i passaggi del processo realizzativo del Kreativo. Ed è proprio questa complicità indotta dal linguaggio artistico a far sì che quel sottile e indefinibile piacere che pervade le opere contagi pure il fruitore, gratificandolo a livello intellettuale. A caratterizzare l’operato del Kreativo vi sono poi alcune scelte quasi obbligate, come il ready-made, il minimalismo, il riciclo dei materiali, il basso impatto ecologico, che proiettano il nostro artista in un limbo sospeso tra l’arte povera e la poesia visiva.

Carlo Micheli


 

quel sottile piacere - Andrea-Borga
Andrea Borga
Ha convinzioni “ferree”, ad esempio non crede che un’opera, con buona pace di Cattelan, possa essere surrogata da una dichiarazione di autenticità, così propone la sua versione duratura, anzi eterna, della discussa banana. Sempre in vena di citazioni, più o meno polemiche, strizza l’occhio a Courbet trasformando “l’origine del mondo” in un “origine dell’Arte” avvincente e provocatoria: un modo per dare vita al “ready thought”, il riciclaggio e riutilizzo delle idee.

quel sottile piacere - Andrea-Sterpellone
Andrea Sterpellone
Affetto da crudeltà artaudiana, fa scempio delle icone più celebrate e amate (e per questo più banali e sdolcinate). Ma forse il suo non è altro che il tentativo di ridare un soffio vitale a personaggi altrimenti condannati ad un’eterna giovinezza, plastificata e irreale. La Barbie uccisa e disseppellita mostra un grado d’umanità inconsueto, come pure una Marilyn cui viene pietosamente concessa la chance di invecchiare… assieme all’arte di Andy Warhol, mentre la Ma-donna, abbandonate le sterili lacrimazioni mostra il suo aspetto “dirompente”.

quel sottile piacere - Matteo-Sganzerla
Matteo Sganzerla
È la genialità allo sbaraglio, incoerente, mutevole, ma sempre efficace e puntuale. I suoi lavori, si tratti di disegni, dipinti, fotografie o decontestualizzazione d’oggetti, colpiscono sempre nel segno con ironia e intelligenza. Provocazioni sorridenti, ma anche considerazioni profonde. Gli oggetti, con lui, non possono star tranquilli, prima o poi saranno trasformati, deformati, reinventati, riutilizzati, come “armi improprie” intese ad uccidere la banalità.

quel sottile piacere - Monica-De-Mitri
Monica De Mitri
Le sue onde di carta si flettono o distendono a simulazione del segno grafico, oppure si aggrovigliano in trame e orditi, vere e proprie estroflessioni tridimensionali che l’avvicinano alla scultura. Ma la sua cifra più originale è la ricerca sull’ombra, come risultato di stratificazioni cartacee in grado di intrappolare la luce in sinuosi meandri capaci di farsi segno. Tagliando, intrecciando, incollando, dona dignità artistica a rotoli per calcolatrice inutilizzati, a nastri di carta dismessi, realizzando opere eleganti ed evocative, nel segno della sostenibilità.

quel sottile piacere - Pietro-Sanguanini
Pietro Sanguanini
In bilico sullo scivolosissimo crinale che divide l’arte povera dal Concettuale, come pure il Dada dalla poesia visiva, spolpa il significato fino all’osso, affogandolo in una ridda di significanti incerti e contradditori. Il suo ready made è spesso tautologico e la decifrazione degli indizi ingannevole. L’arte è morta… viva l’arte! “Senza acqua” è una denuncia dei danni causati dai cambiamenti climatici o l’anticipazione di rivolgimenti epocali indotti dalla siccità…? L’unica, incontrovertibile certezza, è che di una cassa vuota si tratta.

Vania Elettra Tam
Immagini stravaganti generate dall’innesto di meccanismi vari nelle teste (nella mente) di everywomen multietniche. Una contaminazione surreale con la quale Vania Elettra Tam snobba la confutazione diretta delle deliranti tesi marinettiane sull’”uomo moltiplicato”, dando corpo ad una serie di ipotetiche “donne moltiplicate”, potenziate cerebralmente, dotate di escrescenze craniche meccanicizzate che si contrappongono ironicamente alle deformazioni fisiche/ideologiche futuriste, con l’affermazione di una femminilità per sua stessa natura “moltiplicata”.


Titolo: QUEL SOTTILE PIACERE…
Tipologia: Mostra collettiva
Artisti: Andrea Borga, Monica De Mitri, Pietro Sanguanini, Matteo Sganzerla, Andrea Sterpellone, Vania Elettra Tam
Curatela: Carlo Micheli
Durata: 8 settembre – 5 novembre 2023
Inaugurazione: venerdì 8 settembre ore 18.30
Sede: Galleria #DIRITTIACOLORI
Indirizzo: Via San Longino 1/B 46100 Mantova
Organizzazione: Fondazione Malagutti, via dei Toscani, 8 – 46010 Montanara (MN)
Grafica: MetAltenativa
Catalogo: Publi Paolini

Orari: da martedì alla domenica 9.00 /13.00 – 14.30/18.30

INGRESSO LIBERO

Info: fondazionemalagutti.it  info@dirittiacolori.it  tel. 0376.49951

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