12 marzo – 17 giugno 2012, Fondazione Stelline, Milano
Pittrice di volti e di corpi, Marlene Dumas trasforma e muta immagini del reale o della sua rappresentazione mediatica – da fotografie di giornali o riviste a “still” di film famosi – in brani di un racconto frammentato che rimanda all’esistenza degli esseri umani.
La mostra alla Fondazione Stelline di Milano non nasce come percorso ragionato ma deriva da associazioni di idee che si intersecano e si legano tra loro in maniera quasi casuale. “Sorte”, il titolo dell’esposizione è emblematico ed individua la fonte di ispirazione curatoriale che nasce proprio da un’esplosione irrazionale di pensieri, emozioni e sentimenti che si sovrappongono.
Quindici dipinti nuovi e inediti, cui si affiancano sette opere provenienti dalla sua recente mostra londinese “Forsaken” alla Frith Street Gallery, e quindici tra disegni e acquerelli storici. Il percorso espositivo delinea i temi cari a Marlene Dumas: l’abbandono alla morte raffigurato tramite la crocifissione e i ritratti di persone famose legate a vicende drammatiche. L’immagine di Cristo sulle croce è scelto dall’artista per il senso di sconforto e smarrimento che si prova davanti all’abbandono. La tragica scomparsa di Amy Winehouse viene riportata alla memoria attraverso due piccoli ritratti di tre quarti e in un primo piano ravvicinato che definisce minuziosamente i suoi tratti somatici e il suo caratteristico trucco pesante.
In contrapposizione con l’angoscia emanata da queste opere una serie di tre lavori legati alla storia del luogo che ospita l’esposizione, l’ex collegio delle giovani orfane “le stelline”. Tratti dall’archivio fotografico di immagini risalenti agli inizi del novecento, questi dipinti rappresentano la rigenerazione, la speranza e la rimessa al mondo delle fanciulle cresciute in quelle stesse sale.
Fulcro della poetica della pittrice sudafricana si conferma l’attenzione costante per la dialettica tra l’elemento fisico e quello metafisico. La pietà non è solamente un simbolo religioso ma un segno universale in cui la fede si unisce al dramma e l’amore interagisce con il dolore. Partendo da una rappresentazione o meglio interpretazione dell’incompiuta Pietà Rondanini di Michelangelo, l’artista elabora il tema della pietà dedicando una serie di dipinti a Pier Paolo Pasolini e alle donne legate alla vicenda umana e professionale del poeta; da Mamma Roma, interpretata da Anna Magnani, col suo grido di vita, alla madre dello scrittore.
Quest’ultimo insieme di opere è stato ideato appositamente per la mostra milanese, partendo da un confronto diretto con la città ospitante.
Marlene Dumas lavora tramite associazioni non premeditate. “Sorte” sembra raccontare una storia frammentata che parte dalla ricerca sulla fragilità dei sentimenti. Le opere dialogano ineccepibilmente fra loro e le immagini sostituiscono le parole lasciando più spazio alla personale elaborazione di ciascun individuo.
Dumas svela le debolezze che inevitabilmente emergono nel corso dell’esistenza. Tutte queste fragilità paiono accomunate dalla paura della perdita e del distacco. L’artista parla dell’abbandono, ritrae giovani orfanelle e illustra la dolorosa separazione dalla madre e la drammatica perdita prematura di un figlio.
Soffermandosi sulle espressioni malinconiche dei volti che ritrae, Marlene Dumas osserva la condizione umana con afflizione, senza mai abbandonarsi a sentimentalismi ma ostentando la sofferenza tramite vivide e toccanti rappresentazioni.
INFORMAZIONI UTILI:
MARLENE DUMAS – Sorte
Fondazione Stelline
fino al 17 giugno 2012
Orari: martedì – domenica, 10 – 20 (chiuso lunedì)
Aperture straordinarie: 1 e 2 maggio e 2 giugno 2012
Biglietti | intero € 8; ridotto € 6; scuole € 3
La biglietteria chiude un’ora prima
Infoline: +39 02.45462411