Print Friendly and PDF

Un Memling recentemente riscoperto in asta da Sotheby’s

Memling

Sotheby’s, New York, 31 gennaio 2013

Raffigura un Cristo Benedicente il pannello devozionale di Hans Memling recentemente riscoperto e offerto nell’asta  di “Dipinti Antichi” del prossimo 31 gennaio da Sotheby’s a New York. E’ rimasto nella stessa collezione americana per oltre 150 anni.

Un tondo del Maestro (Una Madonna del latte) era andato in asta -sempre a New York e sempre a gennaio- da Christie’s l’anno scorso (25/26 gennaio 2012). Poco più di 17 centimetri di diametro per una stima di 6-8.000.000 $. L’opera è rimasta al palo.

L’ultima vendita al pubblico incanto di un’opera di Memling risale ormai al 2010, quando un pannello di un trittico raffigurante San Cristoforo (o San Giacomo) di 68.5 cm x 22.4 cm fu aggiudicata da Christie’s per 197.262 $ (diritti esclusi). Mentre il prezzo di aggiudicazione più alto – fino ad ora – risale invece a molti anni fa, all’inizio degli anni Novanta. Quando  una Madonna in trono con il Bambino e due Angeli (68.5 cm x 52.0 cm) fu venduta per  274.000 $ (sempre da Christie’s a Londra nel dicembre del 1992).

Un anno fa la piazza americana non ha portato fortuna. O forse la stima del tondo era eccessiva. Dopo un “legame” di vari anni fra Christie’s e Memling, vedremo cosa accadrà nelle sale della competitor Sotheby’s. La stima di questo  pannello è di 1/1.5 milioni di dollari. Fu eseguito, probabilmente, tra il 1480 e il 1485.

Il Cristo, come detto sopra, è stato recentemente riscoperto. Con il tempo si era scurito ed era, per così dire, rimasto un po’ abbandonato a se stesso: i suoi proprietari non sapevano di aver fra le mani un capolavoro di Memling. Ma quando è stato presentato a François De Poortere per essere esaminato, l’esperto di Sotheby’s si è accorto subito della qualità del dipinto e della sua probabile attribuzione. Dopo un attento studio dello stesso De Poortere e di altri illustri esperti, l’attribuzione è stata certificata. L’esposizione inizierà il 25 gennaio 2013.

Commenta con Facebook

leave a reply