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Cantiere Emilia. Il patrimonio culturale ad un anno dal sisma #1

FORTITUDO EMILIA

Mirandola (MO) – Duomo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

di Luca Zuccala

foto di Luca Zuccala © ArtsLife

Emilia, giugno 2013. Un anno fa la terra si dimenava impazzita scaricando la sua energia tellurica per la Cispadana. Due giorni di follia sismica con relativi sciami e devastanti conseguenze sul mondo sovrastante, le Terre dei Pico, degli Este e dei Gonzaga. Ventotto morti, oltre trecento feriti, 45mila sfollati, 15mila famiglie rimaste senza casa. Tre regioni colpite, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, 52 Comuni interessati con danni stimati attorno ai 13 miliardi di euro.

Un disastro che non ha risparmiato il patrimonio artistico-culturale della zona. 1900 beni coinvolti di cui circa 600 chiese, 7 sedi di biblioteche e 14 sedi di spettacolo gravemente danneggiate, 12 delle quali sono Teatri storici (di queste soltanto il Teatro Comunale di Ferrara ha ripreso l’attività), 6 cinema lesionati e ancora inagibili (hanno ripreso l’attività le sole sale di Carpi), centri storici parzialmente colpiti o completamente distrutti. Palazzi sfigurati, volte scoperchiate, cupole collassate, campanili mozzati, castelli senza più torri e torri solitarie rase al suolo.

Moglia (MN) – Chiesa di San Giovanni Battista e Municipio (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Concordia sulla Secchia (MO) – Palazzo comunale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Carpi (MO) – Duomo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

E poi i contenitori (artistici) delle opere d’arte: musei e pinacoteche, tutte o quasi “chiusi per restauro“. La Pinacoteca di Cento con i suoi Guercino è ancora interamente “ingabbiata” da ancoraggi e ponteggi come il Castello dei Pico a Mirandola sede del Museo Civico mirandolese “imbragato” per buona parte del perimetro murario.

Ha riaperto da pochi giorni la Pinacoteca di Pieve di Cento e i Musei di Palazzo dei Pio a Carpi mentre al Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra di Nonantola è allestita fino al marzo prossimo la mostra “L’arte dell’epicentro. Da Guercino a Malatesta. Opere salvate nell’Emilia ferita dal terremoto“, una settantina di opere recuperate dalle chiese della Bassa danneggiate dal sisma tra cui spiccano i gioielli della scuola seicentesca emiliana. Lo Scarsellino, Caula, Simone Cantarini, Giuseppe Maria Crespi e l’immancabile Guercino. Simboli ed emblemi della rinascita del popolo emiliano.

Cento (BO) – Pinacoteca civica transennata e palazzo interamente ingabbiato (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Mirandola (MO) – Castello dei Pico sede del Museo civico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Carpi (MO) – Palazzo dei Pio e Teatro comunale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Funziona a pieno regime invece la “clinica dell’arte ferita” allestita al Palazzo Ducale di Sassuolo. Sono più di 1300 i beni mobili provenienti da raccolte pubbliche o edifici religiosi ricoverati nelle sale dedicate. Catalogazione e operazioni di primo soccorso da parte degli specialisti dell’Istituto per la Conservazione e il Restauro di Roma e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Nel frattempo prosegue il lavoro delle 823 squadre miste di architetti, ingegneri, storici dell’arte e restauratori inviate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per le operazioni di sicurezza e salvaguardia del patrimonio (1 miliardo e 300 milioni di euro di danni per i beni delle 4 province emiliane coinvolte, 400 milioni per le sole chiese). Fondamentale il contributo dei Vigili del Fuoco ancora attivi e presenti sul posto. La maggior parte delle opere di risanamento porta indelebile il marchio del Corpo “V.V.F.” con relativa provincia di provenienza.

San Felice sul Panaro (MO) – Chiesa Arcipetrale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
San Giacomo Roncole (MO) – Contenimento/protezione della Parrocchiale (e soprattutto del campanile) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
San Felice sul Panaro (MO) – Castello Estense senza più torrette (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Messa in sicurezza degli edifici, abbattimento delle strutture obsolete, sgombero e pulizia delle macerie. Il primo passo è quasi fatto. Si continua a lavorare nei centri storici più colpiti mentre le realtà isolate sono a posto, almeno temporaneamente. Ragnatele di acciaio sostengono i palazzi, reticolati di metallo i portici coperti. Per le chiese i ponteggi sorreggono la facciata, i tiranti le navate, placche d’acciaio il campanile (se sta per crollare si alzano muri di contenimento) e i cavi cingono le colonne superstiti. In mancanza della volta si sistemano teloni contro le intemperie. Così come per le torri decapitate dei castelli che vengono coperte da plastiche o tettoie provvisorie. Finestre e finestrelle sono puntualmente puntellate da moduli di legno su misura. Travi e palizzate si alternano di continuo creando architetture e installazioni pseudo-contemporanee.

Cento (BO) – Palazzo a fianco della Pinacoteca “Il Guercino” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Mirandola (MO) – Castello dei Pico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Moglia (MN) – Municipio (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Questo è lo scenario (surreale) che si presenta ad un anno dal terremoto nei paesi più colpiti dal sisma: Moglia, Poggio Rusco, San Bendetto Po, Novi di Modena, Concordia sulla Secchia, Crevalcore, Cavezzo, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Sant’Agostino. Atmosfera post-bellica. I segni della stangata tellurica ancora assai evidenti. Piazze transennate, vie deserte, abitazioni abbandonate, negozi vuoti, scuole chiuse, chiese aperte (nel senso senza un tetto) e municipi, se ci son ancora, “decorati” per intero da impalcature. Paesi sfregiati dove quei simboli identitari-comunitari sono scomparsi o al meglio ricoperti di ferro per non farli venir giù e quindi irriconoscibili. Un cantiere infinito su cui si sta lavorando incessantemente. C’è un mondo da ricostruire, una normalità da ritrovare. Il primo passo è ormai compiuto. L’Emilia colpita pian piano si rialza.

Moglia (MN) – “La gente di Moglia vuole tornare a volare” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Cavezzo (MO) – “Cavezzo vuole ricostruire” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Mirandola (MO) – Mostra fotografica del Gruppo Leica, Galleria del Popolo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Concordia sulla Secchia (MO) – Palazzo comunale, “Concordia Ringrazia e Riparte” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
San Felice sul Panaro (MO) – Prove di concerto davanti alla Rocca (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Cavezzo (MO) – Mostra “Magnitudo Emilia” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Finale Emilia (MO) – Torre dell’Orologio provvisoria con la campana di San Zenone recuperata dal monumento in frantumi (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

IL PATRIMONIO CULTURALE A UN ANNO DAL SISMA

Lombardia

Moglia (MN)

San Giovanni Battista (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
San Giovanni Battista e Municipio (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico (3) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Portici del centro (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Portici (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Villette e abitazioni (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Villette e abitazioni (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Poggio Rusco (MN)

Chiesa del Santissimo nome di Maria*
Torre Falconiera*
Palazzo Municipale*

San Benedetto Po (MN)

Abbazia di Polirone – complesso

Dopo un imponente intervento di restauro avviato negli anni ’70 e terminato nel 2011,  l’abbazia è stata gravemente danneggiata dal sisma dello scorso anno e chiusa al pubblico.

Italia Nostra ha candidato il monastero cluniacense di San Benedetto Po, vicino Mantova, tra i “I 7 siti più a rischio” in Europa.

Dentro l’Abbazia (1)*
Dentro l’Abbazia (2)*

Emilia-Romagna

Carpi (MO)

Cattedrale di S. Maria Assunta (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Teatro comunale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Palazzo dei Pio sede del Museo civico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Portici (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Portici (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Corso Alberto Pio vista Duomo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Piazza dei Martiri (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Dentro Palazzo dei Pio, finestre puntellate e merli sbeccati (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Restauro di un palazzo nel centro storico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

San Felice sul Panaro (MO)

Chiesa Arcipetrale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Rocca Estense (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Rocca Estense (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Abitazione nel centro storico (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Abitazione nel centro storico (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Monumento ai caduti e palazzi del centro storico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Rivara (MO)

Santa Maria di Rivara (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Santa Maria, torsione della colonna del cancello esterno (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

San Giacomo Roncole (MO)

Palizzate per contenere la Parrocchiale e il campanile pendente (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Parrocchiale di San Giacomo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Concordia sulla Secchia (MO)

Palazzo comunale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Edifici distrutti davanti al Palazzo comunale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico dal Palazzo comunale (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico interdetto (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico interdetto (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Chiesa di San Paolo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico, Via Garibaldi (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Palazzi distrutti del centro storico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Centro storico (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Edera che assale le case abbandonate (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Cimitero fuori dal paese (1) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Cimitero fuori dal paese (2) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

CONTINUA …

* fonte: Wikipedia

* fonte: Marco Preti

* fonte: Marco Preti

* fonte: Italia Nostra

* fonte: daringtodo

Crediti foto: Luca Zuccala © ArtsLife

Foto e testo: Luca Zuccala

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