Per oltre dieci anni Giovanni Testori è stato prima firma per l’arte al Corriere delle Sera e per un lungo periodo anche responsabile della pagina settimanale dedicata alle mostre. La sua è stata una presenza davvero “militante”, nel senso che Testori prese di “petto” l’impegno, vedendo sempre le mostre, senza cedere mai alla consuetudine di parlarne solo attraverso i cataloghi. Le sue prese di posizione molto critiche contro il sistema dell’arte contemporanea scatenavano spesso furiose polemiche; la sua difesa ad oltranza del figurativo e della “pittura” lo collocavano schematicamente tra i “conservatori”.
Dell’esperienza di Testori critico militante si tornerà a discutere sabato 6 luglio con un protagonista d’eccezione: Massimo Minini, uno dei più importanti galleristi italiani, schierato su posizioni antitetiche a quelle di Testori. Minini, che ha sempre amato gli studi sull’arte antica del grande scrittore e studioso, invece si discostò radicalmente dalle sue scelte riguardo al contemporaneo.
A sostenere la difesa di Testori ci sarà invece Marco Vallora, critico de La Stampa e tra i curatori dell’importante mostra che lo scorso anno al Mar di Ravenna raccolse i pittori di Testori, dal ‘400 alla fine degli anni ‘80.
In platea, ma con licenza di intervenire, ci saranno artisti protagonisti di quella stagione dell’arte italiana come Massimo Kaufmann, Alessandro Verdi e Giovanni Frangi.
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INFORMAZIONI UTILI
Titolo: Processo a Giovanni Testori
Quando: Sabato 6 Luglio, ore 18.00
Dove: Casa Testori, Largo Angelo Testori 13 (incrocio fra via Dante e via Piave) – Novate Milanese, Milano
Info: tel. 02.36586877 – mail: info@associazionetestori.it
Web: www.associazionetestori.it – www.casatestori.it