Lucio Fontana, mon amour. Poco più di 4 milioni di euro: è quanto hanno realizzato le 14 opere del maestro dello Spazialismo (delle 17 in catalogo nella evening sale, 1 ritirata) che sono state vendute da Sotheby’s nell’asta di Arte Moderna e Contemporanea questa sera, 27 maggio 2014, a Palazzo Broggi a Milano.
Re indiscusso della serata, ha visto ben sei sue opere posizionarsi nell’elenco dei top ten (lotti 16/38/9/21/26/4). Solo due lotti sono andati invenduti, una Tavoletta Graffita (Madonna) del 1934 stimata € 120/180.000 e una terracotta smaltata (gamba di tavolino) presentata a 80/120.000 euro.
Tra i top price un suo “Concetto spaziale” del 1965 di 54 x 45 cm, aggiudicato a 937.500 €. Questo taglio fu esposto nel 1966 alla XXXIII Biennale di Venezia, in una sala progettata dallo stesso Fontana in collaborazione con l’architetto Carlo Scarpa. Era stimato 600/800.000 euro.
E’ stato ritirato prima dell’asta il piccolo “Concetto spaziale” color argento del 1962 (18 x 24 cm), molto raro perché l’artista realizzò in questo colore solo quattro esemplari. Era stimato €300,000-400,000.
“Battaglia”, un grande vaso (100 x 40 cm) del 1952 da 60 mila è arrivato a 139.500 €; uno specchio con cornice sempre in ceramica del 1953 da 40 mila è stato aggiudicato a 103.500 € e un busto di donna proveniente dalla stessa collazione milanese era presentato a 40/60 mila euro e ne ha realizzati 85.500.
Anche le ceramiche a soggetto religioso hanno superato le aspettative. Ma il lotto su cui si sono susseguiti maggiori rilanci è stato il numero 21, passato di mano per 397.500 € (stima 120/180 mila). Fa parte del ciclo degli Olii, a cui Fontana si dedica all’inizio degli anni Sessanta. Questo è firmato e datato sul retro proprio 1960.
Domani, durante la Day Sale, andranno all’incanto altre 7 sue opere, clicca qui per sfogliare il catalogo.