Dopo l’annuncio del ministro Dario Franceschini per la scelta di Vincenzo Trione come curato del padiglione Italia per l’edizione 2015 della Biennale di venezia, inevitabile la domanda: quali saranno i criteri per le scelte degli artisti da invitare che farà questo bravissimo intellettuale?
Franceschini ha sottolineato come sia stata: «una scelta trasparente, fatta tra otto proposte avanzate». Il titolo scelto da Trione ò «Codice Italia». Classe 1972, napoletano, Vincenzo Trione è professore di Arte e Nuovi Media e di Storia dell’Arte contemporanea all’università Iulm di Milano, dove è vicepreside della Facoltà di Arti, Turismo e Mercati e coordinatore della laurea triennale in Arti, Design e Spettacolo e della laurea magistrale in Arti, Patrimoni e Mercati. È stato commissario della 14/a edizione della Quadriennale di Roma (2003) e direttore generale di Valencia 09 Confines Tassajes de Lasartescontemporaneas». Ha curato prestigiose mostre in musei italiani ed esteri, tra cui “El siglo de Giorgio de Chirico” alla Ivam di Valencia nel 2007; e ancora “Salvador Dalì” nel 2010 e “Alberto Savinio” nel 2011 entrambe a Palazzo Reale di Milano e “Post-classici” al Foro romano e al Palatino di Roma nel 2013. Ha pubblicato numerosi saggi su momenti e figure delle avanguardie e monografie su protagonisti dell’arte del Novecento, tra cui Apollinaire, Soffici, De Chirico.
E’ un prestigioso collaboratore delle pagine culturali nazionali del “Corriere della Sera” e firma rticoli di grande rilievo nel supplemento domenicale “La Lettura” sempre del quotidiano di via Solferino.
In una dichiarazione rilasciata ai colleghi di “Artribune”, Trione ha subito affrontanto il tema dei contenuti della sua Biennale: “Come sarà la mia mostra? Un tentativo di ragionare sull’identità italiana, di riscoprire quello che definirei il Codice Italia. Gli artisti invitati saranno fra i 10 e i 12, di diversissime generazioni: ci saranno maestri ormai storicizzati degli anni Settanta, e ci saranno artisti oggi ventenni. Tematicamente, l’approccio si muoverà nell’area fra memoria e attualità: ma la ricerca sarà quella di individuare un punto di vista puntuale ed identitario, uno stile dell’arte italiana, senza cedere a descrizioni fenomenologiche, come è accaduto in altre edizioni della Biennale”.
Ora si tratta di comprendere nello specifico come si muoverà Trione per scegliere la rosa di nomi di artisti da invitare. cercando di individuare il filo estetico che lo guiderà nella scelta.
Voi avete dei suggerimenti?
Io.Mi piacerebbe…chissà….