Tra sorprese e qualche conferma la 72ma edizione dei Golden Globe Awards ha designato questa notte i suoi vincitori, introdotta e conclusa per il terzo anno consecutivo, dalla divertentissima coppia formata da Tina Fey e Amy Poehler.
A sorpresa infatti sono rimasti a mani vuote molti dei nomi e dei film più quotati della scorsa stagione, che pure sembravano favoriti.
Nella storica sede del Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills (California) tra lustrini d’oro, gioielli, mises firmatissime e il classico assedio intorno al red carpet, non è mancato il tempo per un omaggio per i tragici avvenimenti di Parigi, contro la redazione di Charlie Hebdo, con una standing ovation sollecitata dal Presidente dell’Associazione Stampa straniera di Hollywood, a nome dei giornalisti che rappresenta.
Nonostante le nominations facessero immaginare un risultato scontato, sorprendentemente, la serie TV “Fargo” della FX ha soffiato ben 2 Golden Globes (sui 5 della nomination) rispettivamente come migliore serie tv e miglior attore protagonista.
Nessun premio dunque per True Detective, che veniva dato tra i vincenti alla vigilia, almeno per uno dei suoi protagonisti, cioè Matthew McConaughey, nè per Bill Murray, o Mark Ruffalo, sul fronte maschile. Deluse le attese anche per un riconoscimento a Jennifer Aniston, Robin Wright, Keira Knightley e perfino Meryl Streep sul fronte delle interpretazioni femminili.
Al contrario, come da previsione, Kevin Spacey ha vinto come miglior attore protagonista dell’amatissima serie “House of Cards” .
“So che posso fare molto meglio, lo so. Ma questo è certamente un ottimo incentivo.” ha detto ringraziando per il premio
Molte facce deluse in platea e qualche critica serpeggiante, tranne in due momenti che hanno rianimato la sala.
- L’arrivo a sorpresa di Prince, che ha dichiarato il vincitore e ha premiato il miglior brano musicale originale.
E l’entrata comica-satirica di una sorta di soldatessa in stile nord coreano, parodia delle recenti vicende di hackeraggio ai danni della Sony.
Speciale Globo d’oro a George Clooney che l’Academy ha voluto premiare “Per la sua carriera, per il suo contributo non solo al mondo del cinema ma a molte cause umanitarie e per la sua generosità”
Clooney, con una spilletta appuntata sulla giacca che riportava la scritta “Je-suis-Charlie” , ha ringraziato per il premio. Esortato tutti i suoi colleghi a continuare il loro impegno, anche senza ricevere premi. Ha dedicato un emozionante pensiero alla neo-moglie, Amal Alamuddin presente con lui in sala e per la prima volta ad un evento del mondo del cinema.
Ma ha voluto concludere il suo intervento ricordando che nella giornata di oggi, in Francia c’erano migliaia di persone, di tutte le religioni, unite insieme a marciare per la pace e per la libertà. “So, I’m Charlie. Thank you”.
Ed ecco dunque la lista completa di tutti i vincitori dei Golden Globes 2015:
MIGLIOR FILM PER IL CINEMA genere drammatico
BOYHOOD di Richard Linklater
MIGLIOR REGISTA
Richard Linklater (Boyhood)
MIGLIOR FILM GENERE MUSICAL O COMMEDIA
The Grand Budapest Hotel, film scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson
MIGLIOR SERIE TV genere drammatico
“Affair”