Print Friendly and PDF

Giacomo Balla e il mecenatismo di Laura Biagiotti ad Expo

GENIO FUTURISTA - ArtsLife

Ad Expo 2015 la sala di rappresentanza di Palazzo Italia ospiterà, dal 1 maggio al 31 ottobre, l’opera monumentale Genio futurista di Giacomo Balla. Il prestito della Collezione Laura Biagiotti è stato illustrato oggi allo spazio Larte di Milano dove è intervenuta la stilista con Diana Bracco, presidente dell’Esposizione universale e commissario generale per il Padiglione Italia, Fabio Benzi, ordinario di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Chieti e Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al Ministero dei beni culturali e Fabio Benzi. Il dipinto ad olio su tela d’arazzo (di 279x381cm), realizzato da Giacomo Balla nel 1925 per l’Exposition Internationale des Arts decoratifs modernes tenuta a Parigi nel 1925, è considerato un’opera cardine tra quelle esposte allora nel padiglione delle arti decorative.

La composizione, declinata sui colori rosso, bianco e verde che si intersecano sul fondo blu e azzurro, è incentrata su una figura di uomo con testa a stella che simboleggia il Belpaese. Dalla figura astratta, che sintetizza il genio futurista, si irradiano varie rappresentazioni che sono la sintesi delle esperienze pittoriche dell’artista. Vi si ritrovano le forme acute “motorumoriste” i volumi astratti di Feu d’Artifice(1916-1917), il tricolorismo patriottico di Forme-grido Viva l’Italia (1915), le raffigurazioni teoriche e teosofiche sulla “quarta dimensione” di Trasformazioni forme-spiriti e i triangoli intersecati delle Compenetrazioni iridescenti(1912-13).

“L’arazzo Genio futurista – ha spiegato Fabio Benzi, curatore scientifico della fondazione Biagiotti Cigna- è la rappresentazione precisa e riassuntiva di un processo geniale che porta l’artista alla conoscenza dei rapporti dinamici dell’universo e alla loro rappresentazione come forme e colori puri: avanguardia non solo di forme, ma anche soprattutto di intuizioni intellettuali, di dimensioni che superano il visibile e   danno corpo all’invisibile, come lo stesso Balla affermava nel Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo(1915)”. Laura Biagiotti in occasione dello straordinario evento di Expo Milano 2015 ha pensato che Genio Futurista potesse di nuovo, dopo 90 anni, illuminare con il suo prisma di luci tricolore, l’operosità e il ben fare italiano. “Con la mia amica Diana Bracco, icona dell’imprenditoria del nostro Paese,- ha detto la stilista e collezionista- che ringrazio per questa condivisione di intenti , esponendo l’arazzo di Balla a Palazzo Italia abbiamo convenuto di aggiungere un appassionato contributo al messaggio intangibile di “nutrire” il pianeta, anche attraverso il cibo interiore che dona l’arte”.

Commenta con Facebook

leave a reply