Dopo il fallimento del 2012, non se ne era quasi più sentito parlare. Oggi, 4 marzo, è stata presentata la nuova Finarte. La storica casa d’aste inaugurata nel 1959 dal banchiere Gian Marco Manusardi e chiusa nel 2012 sotto la gestione di Giorgio Corbelli, riprende la sua attività nel 2015 grazie a un gruppo di sei soci investitori hanno rilevato il marchio.
Ecco i nomi: Diego Piacentini (Senior VP International di Amazon), Rolando Polli (ex Chairman Mc Kinsey&Co), Giancarlo Meschi (ex Amministratore Apple Italia), Attilio Meoli (con un passato in Finarte, ha collaborato con fondi di investimento), Marco Faieta (già responsabile di grandi commesse per il Gruppo Finsider) e Simona Valsecchi (fiscalista con incarichi negli Organi di Controllo di alcuni fondi di investimento).
La nuova Finarte punterà molto sulle aste online e sui giovani. Come ha dichiarato durante la presentazione Camilla Prini, Capo Dipartimento Arte Moderna & Contemporanea: “Il nostro scopo è di dare molta attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità. E dare molto spazio ai giovani collezionisti, puntando anche sui nuovi dipartimenti, come quello di Fotografia e puntando sulle Opere su Carta che, come si sa, hanno il vantaggio di avere dei prezzi più abbordabili”.
Anche il Presidente Giancarlo Meschi ha dichiarato l’intenzione ad aprirsi a nuovi dipartimenti, spaziando così dai fondi oro fino all’arte contemporanea con passaggi per il Design e l’arte tribale e africana.
La prima asta si terrà a ottobre 2015. In corso la raccolta opere.
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