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Ex Machina, melodramma fantascientifico che esplora il fascino della creazione

Alex Garland debutta alla regia con Ex Machina, melodramma fantascientifico che esplora, ancora una volta, il fascino perverso della creazione. In uscita nelle sale italiane il 30 luglio.ex machinaClasse 1970, Garland è l’autore di The Beach, il romanzo da cui nel 2000 è stato tratto l’omonimo film di Danny Boyle con Leonardo di Caprio. Molto chiacchierato ai tempi.
Per Boyle, Garland ha poi sceneggiato 28 giorni dopo e Sunshine; e da lì ha proseguito come sceneggiatore con 28 settimane dopo e Non lasciarmi entrare.

Protagonista di Ex Machina Caleb, un programmatore interpretato da Domhnall Gleeson, con l’onore e l’onere di scoprire se una macchina può superare il test di Turing. Lo scopo del test è, in buona sostanza, quello di capire se un computer può ingannare gli essere umani portandoli a pensare di avere una coscienza, usando l’intelligenza artificiale. Può un computer pensare? E se può pensare, allora, può anche provare emozioni?ex machinaAd essere sottoposta a questo test è Ava, un’intelligenza artificiale dall’aspetto umanoide seducente e triste, interpretato da Alicia Vikander – che vedremo presto nel nuovo film di Guy Ritchie, Operazione U.N.C.L.E.
Negli incontri che si svolgono nel corso di sette giorni, Caleb cade velocemente nel dubbio che Ava, nonostante le sue origini meccaniche, possa avere una coscienza.

Tra i due, il bizzarro e inquietante creatore: Nathan (Oscar Isaac) -moderno Dr. Frankenstein- nerboruto scienziato tutto attività fisica e manipolazione mentale, con l’aria, più che dello scienziato, del leader carismatico; un vero e proprio master.

Di chi potrà fidarsi Caleb? ex machinaCon Ex Machina, Alex Garland per la prima volta sceneggia e dirige un melodramma fantascientifico che rispetta tutte le regole dei generi, riuscendo a creare una variazione sul tema che si mantiene in perfetto equilibrio.

Una nuova riflessione sul significato di A.I. dopo i recenti Automata con Banderas e Transcendence con Johnny Depp, che ripesca in un vertigo di precedenti illustrissimi, dal solito Blade Runner fino all’altrettanto solito Ghost in the shell.

Un film affascinante e sinuoso, come un rito di corteggiamento, che si muove in una catena di enigmi morali in cui restare impantanati.

Una vera sfida tra la macchina e l’uomo, ma anche tra il regista e lo spettatore.

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