Partendo dall’opera di Honoré Daumier e dal Verismo francese le importanti correnti artistiche e culturali europee conducono al segno grafico dell’Ottocento piemontese. Tra i primi maestri a far uso della litografia per divulgare il disegno, Daumier ebbe modo di farsi conoscere per la diffusione popolare dei suoi disegni satirici e l’impegno politico che lo condussero dapprima al carcere e quindi all’uso di un’espressione necessariamente cifrata sotto il governo di Luigi Filippo e di Napoleone III.
Dopo Daumier, nella Francia della seconda metà del XIX secolo, prende vita il Verismo che si evolve nel rivisitato clima seicentesco della foresta di Barbizon con Daubigny, Jacque, Corot, Millet ed altri. Grazie ad incisori quali Di Breme di Satrtirana, Calame, Fontanesi, Mosé Bianchi, la nuova corrente attraverso Svizzera e Lombardia giunge nella nostra regione che l’accoglie divenendo depositaria della nuova espressione grafica. Il Piemonte ebbe, in quel secolo, importanti Autori; Ardy, Avondo, Balduino, Beccaria, Bertea, Bignami, Biscarra, Bosio, Casella, D’Andrade, Delleani, Di Breme di Sartirana, Gamba, Gastaldi, Pastoris, Rayper, Turletti, Teja.
Nella corrente Realista piemontese si formarono diverse scuole, la più importante delle quali fu quella di Rivara che ebbe come “caposcuola” Carlo Pittara. Telemaco Signorini, con Giovanni Fattori e Mosè Bianchi porta le espressioni veriste in Toscana dove, al Caffè Michelangelo si trovano e riuniscono successivamente i Macchiaioli.
La mostra è costituita da circa cento opere di grafica tra le quali quelle di Honoré Daumier, Camille Corot, Jean François Millet, Charles François Daubigny, Charles Emile Jacque, Adolphe Appian, Telemaco Signorini, Antonio Fontanesi, Antonio Delleani, Giuseppe De Nittis, Mosé Bianchi, Ernesto Rayper, Ferdinando di Breme di Sartirana.
INFORMAZIONI UTILI
Ecomuseo Feltrificio Crumière
Villar Pellice
1 agosto – 6 settembre 2015
Mostra di Grafica
“Il Verismo francese e le Scuole piemontesi”