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Natura e verità nella pittura di paesaggio tra Piemonte e Liguria. Una grande mostra alla GAM di Torino

Antonio Fontanesi, Pastorella solitaria, 1861-1863 olio su tela applicata su cartone, 27 x 37,7 cm. Provenienza: legato Giovanni Camerana, 1905, Torino, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (Inv. P/751)

La GAM di Torino ospita la mostra Natura e Verità 1861-1871, che pone l’accento sulle ricerche più audaci condotte sul fronte del paesaggio tra Piemonte e Liguria, dalla cosiddetta “Scuola dell’Avvenire”. Allestita nello spazio Wunderkammer, sarà visitabile fino al 17 ottobre 2021.

In parallelo alla mostra Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea in corso alla Reggia di Venaria, la GAM allestisce nello spazio Wunderkammer l’esposizione Natura e Verità 1861-1871. La mostra mette a fuoco la trama delle relazioni che legarono il maestro reggiano Antonio Fontanesi a quei più giovani artisti che concentrarono una parte della loro attività tra Piemonte e Liguria e che fecero del paesaggio una scelta, un campo privilegiato del proprio lavoro artistico. Si tratta della cosiddetta “Scuola dell’avvenire”: appellativo attribuito dalla critica alla cerchia degli estimatori e degli allievi di Antonio Fontanesi.

La resa della luce e l’uso dei colori accesi, l’adozione di tagli compositivi non convenzionali e la libertà della stesura pittorica costituiscono scelte che avvicinano le opere esposte: in questi soggetti, che suscitarono scandali e polemiche, riverberano la lezione di Fontanesi e la consonanza con le ricerche che in quegli anni, sotto la spinta del realismo, rinnovavano la scena artistica europea.

Alfredo de Andrade, Castelfusano (Temporale sulla palude di Castelfusano), 1867 circa, olio su tela, 79,8 x 119 cm. Provenienza: dono Ruy de Andrade, 1931, Torino, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (Inv. P/1024)

In mostra, accanto al maestro reggiano, protagonista con un capolavoro come Novembre e altri dipinti eseguiti a Firenze nel 1867, è il cenacolo di Rivara: da Carlo Pittara a Federico Pastoris, da Alfredo de Andrade a Ernesto Bertea a Ernesto Rayper. Tutte le opere esposte appartengono alle collezioni della GAM, qui in particolare alle collezioni dell’Ottocento e del Gabinetto Disegni e Stampe.

Diverse tra le opere presentate in Wunderkammer non erano esposte da tempo, come Una marina di Alfredo de Andrade o Spiaggia a Bordighera di Federico Pastoris, uno dei suoi esiti più coraggiosi per l’acceso trascolorare delle luci al tramonto. In altri casi si tratta di veri e propri inediti come nel caso de Le cave di calce di Rivara di de Andrade, cui si legano intensi studi a carboncino e bozzetti anch’essi presentati per la prima volta.

L’idea è stata di porre l’accento sul loro modo di intendere il paesaggio attraverso alcuni dipinti che funzionavano come veri e propri casi-studio, come Bosco con portatori di canapa e Le cave di calce di Rivara entrambi di Alfredo de Andrade. In questi esempi è possibile osservare il procedere del loro lavoro dal vero, immersi nella natura, attraverso la sbozzatura dei disegni e poi degli studi di piccolo formato in grado di registrare rapidamente le forme della vegetazione, le luci, l’infinita varietà dei verdi, fino a giungere a opere finite o rimaste incompiute.

Un ulteriore, significativo elemento di novità accompagna la mostra in Wunderkammer. Si tratta di un nucleo di sedici trascrizioni di lettere di Antonio Fontanesi ad Alfredo de Andrade: quattordici lettere coprono un arco cronologico dal 1861 al 1866, mentre le ultime due recano la data 1873. Una documentazione inedita che conferma o svela trasferimenti e viaggi, aspirazioni, ambizioni e delusioni che accompagnarono i percorsi del maestro e del più giovane allievo, verso il quale Fontanesi esprime un costante e sincero apprezzamento.

Carlo Pittara, La messe, 1865 circa, Olio su tela, 101 x 140 cm Provenienza: dono Ministero Pubblica Istruzione, 1866. Torino, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (Inv. P/382)

Informazioni

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via Magenta, 31 – 10128 Torino

Orari di apertura: ma-me-ve-sa-do dalle 10 alle 18; gio dalle 13 alle 21. Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un’ora prima.

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