Tomaso Montanari indice una petizione contro il disegno di legge Madia sulla riorganizzazione dell’amministrazione statale che prevede la confluenza delle Soprintendenze nelle Prefetture.
“Si tratta del più grave attacco al sistema della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale mai perpetrato da un Governo della Repubblica italiana. Anzi, l’attacco finale e definitivo” – scrive lo storico dell’arte su Repubblica.
L’articolo 9 della Costituzione dedicato alla promozione della cultura e alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico è minato, denuncia Montanari. Se la legge entrasse in vigore, le Soprintendenze finirebbero con l’essere sottoposte ai prefetti. Questo semplificherebbe la burocrazia e accelererebbe molte procedure, sposando “l’efficientismo che ispira il governo Renzi” – come scrive Montanari. Ma la soprintendenza ha un compito troppo importante per essere assoggettato ad altri uffici. Non dovrebbe rispondere al potere esecutivo, “ma solo ala legge, alla scienza e alla coscienza” – continua lo studioso ricordando che ciò che è in gioco è la salvaguardia del territorio. E il potere esecutivo, non dovrebbe poter passare sopra le decisioni della Soprintendenza, ignorando magari i suoi divieti.
E conclude, se le soprintendenze non funzionano, che si finanzino adeguatamente. Se i soprintendenti non sono adeguati, li si licenzi. “Ma con la confluenza nelle prefetture non si risolverà nessun problema”.
La richiesta di questa petizione (che è possibile firmare cliccando qui) si chiede “al Presidente della Repubblica di vigilare su questa e su ogni altra violazione dell’art. 9 della Costituzione; ai Presidenti del Senato e della Camera di garantire un’adeguata discussione parlamentare; al ministro Dario Franceschini, attuale titolare del Mibact, di opporsi con ogni mezzo a tale disegno politico”. E chiosa Montanari: “O questo governo sarà per sempre ricordato come il becchino di una delle più gloriose strutture di civiltà e democrazia della cultura europea”.