Il 9 febbraio, a Londra inaugura una retrospettiva senza precedenti di uno dei più grandi artisti viventi della Gran Bretagna.
A luglio compirà ottant’anni e la Tate Britain si prepara ad inaugurare una considerevole retrospettiva a lui dedicata. Un regalo di compleanno niente male per David Hockney (Bradford, 1937), uno dei più grandi artisti viventi della Gran Bretagna, il volto british della Pop Art anni Sessanta, che, in realtà, alla sua Inghilterra preferì l’assolata – e più libertina – California e all’estetica warholiana, una pittura figurativa brillante e arguta che racconta di relazioni interpersonali, intimità e piccoli momenti perfetti di vita domestica.
La mostra si propone di restituire una panoramica sugli oltre cinquant’anni di carriera dell’artista, attraverso un percorso cronologico che arriva sino ai suoi recenti successi alla Royal Academy, partendo dal 1961, quando un ventenne Hockney, allora studente al Royal Collage of Art, esordiva alla RBA Gallery di Londra e iniziava a far parlare di sé negli ambienti artistici internazionali.
Nelle sale del museo sulla riva del Tamigi, a Millbank, saranno esposti i primi lavori dell’artista, come la serie intitolata Love, in cui Hockney si prende gioco dell’espressionismo astratto, dipingendo paesaggi e motivi solo in apparenza non figurativi, contenenti allusioni esplicite alla sua omosessualità. “È stato piacevole rivedere le opere che ho realizzato decenni fa – confessa Hockney – inclusi alcuni dei miei primissimi dipinti. Molti di loro mi sembrano vecchi amici ora.”
Non mancheranno le opere iconiche degli anni trascorsi a Los Angeles, in particolare le vedute di piscine in esterna, circondate da architetture razionali e panorami verdeggianti, abitate da uomini dell’alta borghesia americana. Sono le tele in cui il colore ad olio cede il passo all’acrilico, adatto ad ottenere campiture di colore fredde e uniformi. In mostra ci saranno anche ritratti di familiari, di amici e di se stesso, i collage fotografici degli anni Ottanta, sino ad arrivare ai passaggi collinari dello Yorkshire dipinti agli inizi del nuovo millennio e ai lavori realizzati dopo il suo ritorno in California nel 2013.
“L’impatto di Hockney sull’arte del dopoguerra, e sulla cultura più in generale, è inestimabile”, afferma Alex Farquharson, direttore della Tate Britain, “e questa mostra è una fantastica opportunità di vedere la traiettoria completa della sua carriera sino ad oggi.”
Organizzata in collaborazione con il Centre Pompidou e il Metropolitan Museum, la mostra aprirà le porte al pubblico il 9 febbraio e sarà visitabile a Londra sino al 29 maggio, quando sarà impacchettata per essere esposta a Parigi e poi a New York.
INFORMAZIONI UTILI
David Hockney
dal 9 febbraio al 29 maggio
Tate Britain
Millbank, Westminster, Londra SW1P 4RG