La sensualità delle forme sinuose di Hans Jean Arp proverà a incantare i collezionisti di Sotheby’s. In occasione della prossima asta serale surrealista del 1° marzo a Londra, la casa d’aste ospita “Torse”, una scultura dell’artista franco- tedesco mai passata in asta.
“Torse” si presenta come una sintesi delle forme essenziali del corpo umano, le linee ondulate alludono a una femminilità appena esplicitata. Le concavità della vita sottile si contrappongono alla sfericità negli arti superiori ed inferiori, solamente accennati. Le delicate curve che disegnano il corpo sono accentuate dall’uso del marmo e pongono l’opera in dialogo con una raffigurazione classica del nudo femminile, caratterizzato da contorni lisci e sinuosi. Nella semplicità della sintesi, Hans Jean Arp (1887-1966) riesce brillantemente a evocare l’estetica seducente del corpo femminile, come già aveva imparato a ottenere nel disegno alcuni anni prima.
Il rapporto dell’artista con la scultura non origina dal materiale classicista marmoreo. Prime sperimentazioni dell’arte scultorea si ritrovano già negli anni della Prima Guerra Mondiale, periodo che Arp trascorre a Zurigo, al sicuro dal conflitto bellico, e in cui contribuisce alla fondazione del movimento Dadaista. Questi sono gli anni di opere in legno o realizzate utilizzando materiali di scarto, i lavori sono talvolta policromi e rappresentano una vera e propria astrazione da qualsiasi immagine reale li abbia ispirati.
Dal 1930, dopo aver contribuito alla crescita del movimento Dada in Svizzera e in Germania, Arp sente crescere in sé la necessità d’intraprendere un nuovo percorso, che differisca in parte da quello della corrente Surrealista, per questo s’impone una diversa direzione.
Incomincia ad interessarsi alla scultura biomorfica, allo sviluppo di forme organiche altamente distinte, caratterizzate da superfici levigate e linee sinuose, da qui l’utilizzo di materiali più eleganti come bronzo e marmo. La presenza di questi nuovi elementi permettono ad Arp di indagare con efficacia le tematiche della sensualità ed erotismo. “Torse” è un esempio.
“Per molti anni, all’incirca dalla fine del 1919 fino al 1931, ho intrerpetato molti dei miei lavori. Spesso l’interpretazione risultava molto più importante per me, rispetto al lavoro stesso. Improvvisamente la mia necessità per l’interpretazione svanì e il corpo, la forma, la perfezione del lavoro diventarono tutto per me. Nel 1930 sono tornato all’attività che i tedeschi chiamano eloquentemente Hauerei (hewing). Mi sono applicato nella scultura e modellato in gesso. I primi due lavori furono due torsi” Hans Jean Harp
Come ricordato dallo stesso Arp e dalla data di esecuzione (1931), “Torse” è una delle prime sculture appartenenti a questo nuovo ciclo di opere, in cui la forma pura assume una centralità assoluta nella produzione dell’artista.
Una componente fondamentale per il lavoro di Arp di questi anni, è “la possibilità”. Abbracciando il caso, lo scultore inizia la propria pratica generando prima le forme e, solo dopo averle completate, ne elabora il titolo. In questo modo, all’interno del processo creativo viene eliminata qualsiasi barriera o contaminazione da parte della ragione, ottenendo un’opera quanto più possibile connessa all’istinto.
L’opera Torse, presente nel catalogo di Sotheby’s per l’asta serale d’arte surrealista, compare in asta per la prima volta dalla sua realizzazione con una stima di 2.500.000-3.500.000 sterline. Nel catalogo è presente ance un dipinto ad olio dello stesso artista, realizzato nel 1925 .
Informazioni utili
Sotheby’s Surrealist Art Evening Sale
Londra, 1° marzo 2017