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Street Art per Amatrice. Colore e speranza per un territorio ancora ferito

Giusy Guerriero Giusy Guerriero
Giusy Guerriero
Giusy Guerriero

Amatrice (RI). E’ avvenuta il 12 novembre, alla presenza del Sindaco Sergio Pirozzi e della cittadinanza, l’inaugurazione dei murales che cinque artisti di fama internazionale, hanno dedicato al luogo simbolo del terribile terremoto avvenuto nel 2016. L’iniziativa, creata dall’Associazione Culturale Up2Artists, ideata dallo street artist Mauro Sgarbi e curata dalla storica dell’arte Simona Capodimonti, porta colore e speranza a una popolazione che si trova ad affrontare un nuovo, lungo inverno in un territorio ancora profondamente ferito. Qualcuno potrebbe pensare che sono altre le priorità da affrontare ma è proprio il Sindaco a precisare che solo la sensibilità tipica degli artisti può toccare le corde più profonde dell’anima di ogni cittadino, ognuno con la sua storia e la sua interpretazione.

Mauro Sgarbi​
Mauro Sgarbi​

L’auspicio è che si tratti solo di un inizio e che, come specifica Pirozzi “Amatrice, oltre che la città degli Italiani, diventi la città dell’Arte di Strada.  Del resto la Street Art  – nelle sue molteplici declinazioni – non dimentica mai chi rimane indietro . Anche se i vari artisti di strada ormai sono entrati nel circuito delle gallerie e delle aste , le loro opere d’arte contestuale mantengono ancora una forte connotazione sociale e un reciproco scambio di energia con il pubblico. Dalla clandestinità della denuncia sociale dei primi tempi oggi la parola d’ordine è portare Arte e bellezza nei luoghi più periferici e decadenti delle città così come delle frazioni di  piccoli paesi. Rigenerazione sociale e del territorio.

Moby Dick
Moby Dick

In questo caso le opere sono state dipinte sul muro che costeggia via del Castagneto e la Strada Regionale 260. Indubbiamente fa un certo effetto vedere il tripudio di colore e bellezza di questo piccolo museo a cielo aperto opporsi al grigiore della devastazione del terremoto nelle rovine che si trovano proprio di fronte. Il messaggio univoco che ne viene fuori è di speranza, ottimismo e ringraziamento per tutti quelli che si sono adoperati a salvare vite umane.

Beetroot
Beetroot

Giusy ha rappresentato una bellissima Madre Terra che elevandosi sui tetti di quella che era una volta Amatrice tiene in mano la luce della speranza che possa tornare più bella di prima. Maupal (famoso in tutto il mondo per il suo SuperPope) ha rappresentato il simbolo di Amatrice universalmente riconosciuto: spaghetti all’amatriciana che cadono a terra dopo la scossa del terremoto ma che al tempo stesso la fecondano con la nascita di una piccola piantina, simbolo di nuova vita. Poi c’è l’opera di Beetroot : l’adorabile musetto di un cane da salvataggio – uno dei numerosi eroi a quattro zampe che lo scorso anno hanno salvato tante vite anche a costo della propria – che scavando sotto le macerie lascia intravedere tra le crepe la luce. Sono 299 crepe, un numero simbolico che riprende quello delle vittime ma che vuole anche portare un messaggio di ottimismo. La luce, appunto. Un altro cane da salvataggio viene rappresentato insieme ai Vigili del Fuoco, nel suggestivo tributo ai soccorritori dell’artista Moby Dick. Il cane si chiama Camilla e ha sacrificato la propria vita per salvare quella dei suoi amici umani. Infine, Mauro Sgarbi ha deciso di rappresentare una Fenice, simbolo di rinascita, anche se con le sembianze dell’Aquila Reale, uno dei simboli di questa terra che intende mantenere ancora il proprio forte legame con la natura.

Organizzato da Stefano Aufieri, l’evento – con il patrocinio del Comune di Amatrice e del Club de I Borghi più belli d’Italia – è stato possibile grazie al supporto di Drago Edizioni e Tstreet Foundation.

Tutte le informazioni: https://www.facebook.com/streetartperamatrice/

Maupal
Maupal
​I 5 artisti coinvolti nel progetto
​I 5 artisti coinvolti nel progetto

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