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Tilda Swinton incontra Pasolini. Romaison, la mostra tra Moda, Cinema e Costume

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“Quello che stavamo cercando era Pasolini, questo ci ha condotto automaticamente a Roma. Per me il Cinema vuol dire Pasolini”, ha detto il Leone d’Oro alla Carriera Tilda Swinton alla conferenza stampa di presentazione della performance collegata a Romaison, la mostra allestita all’Ara Pacis

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Elizabeth Taylor, Cleopatra, 1963. Director: Joseph L. Mankiewicz

Romaison, l’eterna ispirazione tra Cinema e Costume

Una conferenza stampa  – ovviamente in streaming, causa Covid – ha introdotto la mostra Romaison, allestita negli spazi del Museo dell’Ara Pacis  e curata dalla storica e critica della moda Clara Tosi Pamphili. La mostra, che aprirà al pubblico dal 23 ottobre, riunisce le più importanti sartorie di Costume romane.

Romaison, nome di fantasia che svela il ruolo di Roma, maison dove cinema e costume generano da sempre un sistema creativo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, e che ora anche il grande pubblico potrà non solo vedere con i propri occhi ma in un certo senso anche “vivere”.

Moda, Costume, Cinema. Universi creativi che si fondono in una costellazione di gioielli di arta sartoria per  una mostra che non sarà solo una “sfilata” di prestigiosi abiti e costumi di scena chiusi in una teca di vetro.

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Entertainment – Donyale Luna

Un progetto diffuso 

Quella di Romaison infatti è un progetto diffuso, vivo e dinamico. Ne è una dimostrazione la performance Embodying Pasolini”  – ideata e curata da Olivier Saillard – che avrà come protagonista Tilda Swinton, Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.

Sono tanti i temi affrontati dalla mostra. Uno di questi è il ruolo di Roma “Capitale della creatività‘. Romaison 2020 racconta una città unica dove moda e cinema generano da sempre un sistema creativo apprezzato in tutto il mondo. “Grandi registi e produzioni internazionali scelgono Roma per i loro capolavori” ha evidenziato la sindaca di Roma  Virginia Raggi che ha capito e  voluto fortemente questo progetto.

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ROMAISON, exhibition view – TIRELLI COSTUMI, ph credit Simon d’Exéa

Roma industria creativa che crea indotto e lavoro

A Roma lavora una vera e propria industria creativa a ritmo continuo. “In questo momento abbiamo 50 produzioni televisive e cinematografiche che stanno girando nella nostra città, l’ultima che sicuramente ricordiamo tutti  è quella di “Mission Impossible”.

Un mondo, quello dell’ispirazione comune tra Costumi e Cinema che dopo i fasti del passato negli ultimi anni è  rimasto un po’ nell’ombra ma che va assolutamente valorizzato per l’enorme contributo che ancora offre e può offrire al prestigio della città. Molte “case” e scuole internazionali di moda attingono da questo straordinario  patrimonio creativo delle Sartorie di Costume romane.

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ROMAISON, exhibition view, ph credit Simon d’Exéa

La performance con Tilda Swinton

Correlata alla mostra è la performance che si terrà al Mattatoio Testaccio nel 2021. Di questo importante progetto, ne ha parlato la stessa Swinton in collegamento, introdotta dalla curatrice della mostra che ha raccontato di una Tilda sorpresa e commossa quando, camminando nei corridoi del grande archivio per scegliere i costumi della performance, si è trovata di fronte a migliaia di splendidi abiti, ognuno con una storia, una memoria da evocare;  “Ho vissuto la ricognizione degli archivi  come.se fossi in giro per una foresta perché gli archivi dei costumi sono per me un luogo  vivente, non solo un museo. Non sono un archivio, sono una foresta piena di piante, di esseri viventi” ha detto l’attrice scozzese che ha poi spiegato la nascita del progetto di “Embodying Pasolini”:

“Io e Olivier Saillard abbiamo lavorato insieme per più di 8 anni in una moltitudine di progetti realizzati soprattutto a Parigi ma quando ci siamo messi a pensare quale sarebbe stato il prossimo progetto per noi è stato molto semplice renderci conto che quello che veramente stavamo cercando era era Pasolini. Questo poi  ci ha condotto automaticamente a Roma”.

Concept della performance il potere evocativo dell’abito:

“Quello che abbiamo fatto in questi anni ha molto a che fare con una meditazione sul valore della presenza e della storia ma c’è anche il tema della traccia che queste cose lasciano negli abiti nei costumi. Io lavoro nel cinema e per me il cinema vuol dire Pasolini in modo particolare. e dunque Roma dove sono conservati questi meravigliosi manufatti”.

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Teorema di Pier Paolo Pasolini, 1968, Silvana Mangano – Foto di Angelo Novi – Cineteca di Bologna

Tutto è nato da un incontro

Come nelle migliori invenzioni, tutto è nato dal caso. O meglio, da un incontro, quello tra Olivier Saillard e Clara Tosi a Firenze. Accade che Clara descrive il suo lavoro tra gli archivi dei costumi e quando Olivier viene a sapere di quelli utilizzati  per i film di Pasolini, rimane folgorato e chiede di poterli vedere, lì dove si trovano, a Roma.  Un mondo nuovo si apre dinanzi gli occhi del  fashion curator ed ex direttore del Museo Galliera di Parigi che decide dunque di evocare la storia di ogni abito, attraverso una performance di Tilda Swinton: “Un nuovo modo di esporre dei costumi di scena, un nuovo modo di organizzare una mostra in senso generale, renderla più accessibile  Il visitatore non è di fronte a una teca del museo ma coinvolto da vicino nella performance che sarà introdotta dalle lettere e dai componimenti poetici di Pasolini” ha detto Saillard durante la conferenza stampa.

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ROMAISON, exhibition view – ANNAMODE, ph credit Simon d’Exéa

Reinventarci, ai tempi del Covid

Ai tempi del Coronavirus, in cui dobbiamo tutti reinventarci, Roma può essere un avamposto, un grande laboratorio:

” Il dialogo con il  passato è necessario per ritrovare il futuro. La fortuna di Roma e che il dialogo con il  passato – la mostra lo racconta – è  eterno come il Colosseo. Roma  è il luogo dove la reinvenzione è una pratica comune grazie alla  creatività sicuramente ma anche con il  lavoro. Sfatiamo questo mito che Roma è la città del sole, Roma è la città dell’industria creativa. a Roma nascono le nuove idee e la mostra vuole raccontare proprio questo” ha puntualizzato la curatrice della mostra.

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ROMAISON, exhibition view – COSTUMI D’ARTE PERUZZI –  ph credit Simon d’Exéa

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo si apre immergendo i visitatori all’interno di un grande atelier, dove all’aspetto artigianale del “saper fare” si unisce la cultura,  la sperimentazione accanto la conservazione negli archivi delle singole maison. Come spiega la nota stampa:

” In un gioco di rimandi tra pezzi d’epoca e costumi, abiti eccezionali che vanno da Charles Frederick Worth, il sarto inglese a cui dobbiamo la nostra concezione di moda, fino a Paul Poiret; dalla romana Maria Monaci Gallenga di cui sono esposti anche i blocchi per la speciale tecnica di stampo a oro e argento su velluto, fino a Madame Gres e agli atelier di alta moda romani come Schubert e Zecca. E, ancora, i grandi dell’alta moda francese come Christian Dior e Balenciaga dialogano tra loro con i costumi straordinari de “Il Conformista” e “L’Ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci, ma anche con la famosa “Cleopatra” interpretata da Elizabeth Taylor, con gli abiti di “Salò” di Pasolini, o con quelli di “Miss Marx”, presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, fino alle serie tv  di grido, come “Penny Dreadful”. I Costumi dei grandi nomi come Pescucci, Canonero, Atwood, Squarciapino, Donati, Tosi, fino ai più giovani Catini Parrini e Torella, per citarne alcuni, sono messi a confronto diretto con i magici archivi di questi luoghi, per loro fonte di ispirazione”.

Informazioni

ROMAISON
Roma, una Maison straordinaria:archivi e produzioni dei laboratori di Costume
Museo dell’Ara Pacis – Dal 23 ottobre al  29 novembre 2020

Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Biglietti:

Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra per non residenti a Roma

€ 12,00 biglietto integrato Mostra + Museo dell’Ara Pacis intero;

€ 10,00 biglietto integrato Mostra + Museo dell’Ara Pacis ridotto;

Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra per residenti a Roma

€ 11,00 biglietto integrato Mostra + Museo dell’Ara Pacis intero;

€ 9,00 biglietto integrato Mostra + Museo dell’Ara Pacis ridotto;

Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

Ingresso con biglietto gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

Integrazione di biglietteria pari a € 1,50 sul costo del biglietto di ingresso al Museo dell’Ara Pacis e alla Mostra, secondo la tariffazione vigente

Norme Anti-Covid

Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5). Esibire il biglietto digitale o la stampa cartacea del print@Home senza passare dalla biglietteria.

Coloro che non pre-acquistano il titolo d’ingresso dovranno fornire in loco i dati personali per la tracciabilità per l’emergenza COVID -19.

E’ obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Distanza di sicurezza (almeno 1 mt), ad eccezione delle famiglie. E’ disponibile il gel per mani/guanti. Ingresso ai wc contingentato. Si prega di seguire la segnaletica.

www.romaison.it; www.arapacis.it

 

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