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David Dawson a Roma: il paesaggio campestre inglese torna a emozionarci

DAVID DAWSON Storms Rinse The Sky 2019 DAVID DAWSON Storms Rinse The Sky 2019
DAVID DAWSONStorms Rinse The Sky
2019
DAVID DAWSON, Storms Rinse The Sky, 2019

Roma, prima della lunga e calda pausa estiva che tutti attendiamo, la capitale si anima con nuove esposizioni e una cospicua presenza di galleristi e artisti provenienti da tutto il mondo. In particolare la Galleria Lorcan O’Neill presenta la prima mostra personale dell’artista britannico David Dawson: Landscapes and Waterfalls. Dal 21 giugno al 31 agosto 2024.

La Galleria Lorcan O’Neil considerata una tra le più influenti gallerie d’arte contemporanea a Roma, apre nel 2003 fondata da Lorcan O’Neill, celebre gallerista irlandese, grande amante dell’arte e della poesia. Collocata oggi in uno spazio convertito da una scuderia di un palazzo rinascimentale nel centro storico di Roma, ospita le opere di autori emergenti e affermati. Tra questi diversi artisti internazionali – tra cui Martin Creed, Tracey Emin, Anselm Kiefer, Richard Long, Kiki Smith, Jeff Wall e Rachel Whiteread – la maggior parte dei quali ha esposto in Italia per la prima volta  in galleria. Una parte del programma è poi dedicata all’esposizione di influenti artisti italiani come Enrico Castellani, Francesco Clemente, Giorgio Griffa, Luigi Ontani ed Emilio Prini. Lorcan O Neill collabora spesso anche con la ‘una nuova generazione’, che annovera artisti quali Celia Hempton, Emiliano Maggi, Eddie Peake, Gianni Politi e Prem Sahib.

Dal 22 giugno per la prima volta in Italia, sono esposti una serie di dodici opere realizzate da David Dawson, raffiguranti grandi paesaggi in divenire che l’artista realizza en plein air nel suo paese natale, Montgomeryshire, una contea nel Galles. Inizialmente dipinti durante le diverse stagioni dell’anno, Dawson li ri-lavora nel suo studio di Londra, per poi completarli in campagna, per essere direttamente in contatto con il territorio che dipinge. Dawson infatti rimane sempre sorpreso da ciò che vede e osserva: nonostante siano paesaggi a lui familiari e che conosce bene, rimaner però sempre colpito da nuovi elementi, che catturano la sua immaginazione e lo portano a creare paesaggi sempre freschi.

DAVID DAWSONThe Great Silence Of Snow
2023
DAVID DAWSON, The Great Silence Of Snow, 2023

Per questo motivo, per Dawson è fondamentale riprendere la tecnica en plein air tipica degli impressionisti, dunque risalente a più di 150 anni fa. Per Dawson il contatto con il territorio è dunque fondamentale. Le sue tele risultano quindi autobiografiche, riprendendo come soggetto i luoghi in cui è cresciuto e che contemplava in solitudine. La ricerca artistica di Dawson risulta quasi ‘meditativa’, il suo obbiettivo è di creare una connessione con la natura ed essere in comunione con questa per potersi liberare dal proprio ego.

Tra le opere esposte a Roma, The Great Silence of Snow (2023) e The Sheep In A Gap of Cloud (2019-2023) sono le più emblematiche della sua visione e testimoni della sua biografia. Colpiscono i colori, spesso non sono realistici e che cambiano in base alla luce, alle stagioni, alle condizioni climatiche e agli orari che scandiscono la giornata, così come sostenevano gli Impressionisti. Come afferma l’autore stesso: ”È il mio modo di essere contemporaneo, perché grazie alla pittura comprendo i meccanismi della natura trasformata dai miei padri nel corso dei secoli…(..) Io lavoro sul tempo che trasforma i luoghi e sui passaggi delle ore e della luce. Capita che io stia ritraendo una collina e che arrivi un gregge di pecore. Eureka! Il quadro allora è risolto, del tutto nuovo”.

Ma chi è questo artista che ci cattura con paesaggi campestri e rurali che in una certa maniera ci rimandano all’’800? David Dawson per la prima volta espone in Italia e ci regala opere di un’intensità e colori capaci di catturare il visitatore non appena varca la soglia. L’artista ha conseguito una laurea in belle arti presso Chelsea College of Art a Londra e un master in pittura presso Royal College of Art di Londra. In seguito ai suoi studi incontra Lucian Freud, diventando suo assistente e amico per oltre vent’anni. Dawson ha posato per diversi dipinti di Freud e ne ha documentato il lavoro e una serie di fotografie celebri. Ha esposto in diverse gallerie e istituzioni tra cui National Portrait Gallery, Marlborough Fine Art, Pallant House Gllery, Chichester e la Faurschou Foundation.  Nelle sue opere troviamo un forte richiamo a John Coonstable noto pittore inglese, considerato insieme a William Turner uno dei massimi paesaggisti del Romanticismo. David Dawson riesce quindi a riprendere artisti del passato in maniera del tutto innovativa e a riportare il visitatore nel mondo dei paesaggi e dei campi rurali: una pittura figurativa in cui protagonista diventa il colore.

DAVID DAWSONGloaming Spirit
2024
DAVID DAWSON, Gloaming Spirit, 2024

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