Data
Data - 10 Giu 2012 until 30 Set 2012
Luogo
Fondation Beyeler
Categoria/e
contemporanea
Artista
Philippe Parreno
Curatore
Michiko Kono e Sam Keller
10 giugno – 30 settembre 2012, Fondation Beyeler
L’artista francese Philippe Parreno è diventato famoso negli anni Novanta, guadagnandosi un grande successo di critica per la sua opera multimediale che comprende filmati, scultura, performance e scrittura. Eleggendo la mostra come mezzo artistico, Parreno ha cercato di ridefinirne l’esperienza esplorandone le potenzialità in quanto “oggetto” coerente, e non come mera raccolta di opere singole. In occasione della sua mostra alla Fondation Beyeler, Parreno presenta due nuovi filmati proiettati in una messa in scena che guida lo spettatore attraverso lo spazio espositivo mediante una coreografia di suono e immagini.
Il primo filmato, Continuously Habitable Zones aka C.H.Z (2011) è collegato a un territorio: mostra vedute di un giardino nero creato dall’artista in Portogallo. Un paesaggio ha prodotto un filmato e un filmato ha prodotto un paesaggio. Il paesaggio è perenne; è ciò che l’immagine rigetta.
Il secondo filmato, Marilyn (2012), è il ritratto di un fantasma, Marilyn Monroe. Il film evoca la sua figura in una fantasmagorica seduta spiritica in una suite del Waldorf Astoria Hotel di New York, dove lei aveva vissuto negli anni Cinquanta. Il film riproduce la sua presenza con l’aiuto di tre algoritmi: la macchina da presa diventa i suoi occhi, un computer ricostruisce la prosodia della sua voce, un robot ricrea la sua grafia. La defunta si rincarna in forma di immagine.
All’ingresso del museo i visitatori ricevono un DVD contenente entrambi i filmati con una colonna sonora di Arto Lindsay. Le colonne sonore di queste versioni differiscono da quelle proiettate in mostra, proprio come la memoria può essere diversa dalla realtà.
Una sala nella collezione permanente della Fondation Beyeler ospita due nuove serie di opere grafiche collegate ai due filmati presentati. La prima serie riunisce circa trenta disegni a inchiostro da qualli dieci opere sono vedute del paesaggio C.H.Z. Un altro gruppo è formato dai testi scritti dal robot di Marilyn nella carta da lettere del Waldorf Astoria.
Nel giardino d’inverno, all’ingresso della sala di proiezione dei filmati, pendono due Marquees, luminose estensioni della struttura architettonica.
Infine, due installazioni sonore danno allo spettatore l’impressione che il museo stia prendendo vita. La prima installazione porta le colonne sonore dei filmati fuori della sala di proiezione, nel giardino d’inverno. Con la seconda installazione, ninfee sonore galleggiano accanto alle vere ninfee nel laghetto vicino all’ingresso del museo, facendo sì che il suono della “bestia vegetale” di C.H.Z. fuoriesca in giardino.
Philippe Parreno è nato nel 1964 a Orano, Algeria. Vive e lavora a Parigi. Ha recentemente presentato mostre personali alla Serpentine Gallery, Londra (2010), al CCS, Bard College, New York (2010), al Centre Georges Pompidou, Parigi (2009), allo Irish Museum of Modern Art, Dublino (2009) ed alla KunsthalleZürich, di Zurigo (2009).
L’esposizione è curata dal direttore Sam Keller e dalla Associate Curator Michiko Kono.
Il film C.H.Z. è accompagnato da un libro recentemente pubblicato dall’editore Damiani di Bologna, contenente un ricco apparato iconografico di fotogrammi, disegni, fotografie aeree di paesaggio e contributi di Philippe Parreno e Nancy Spector, Deputy Director e Chief Curator del Guggenheim Museum. CHF 48, ISBN 978-88-6208-253-2
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