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Munch ritrovato

L’antefatto

Sulle tracce di Munch….
Oslo, 22 Agosto del 2004: due persone armate prelevano due importantissimi dipinti del novecento, “L’urlo” e “La Madonna” del pittore norvegese Edvard Munch dall’omonimo museo. Il fatto avviene in pieno giorno. Il valore dei due quadri dovrebbe raggiungere circa i 92 milioni di euro, secondo gli esperti. Per lo “Skrik” però non è la prima volta: già 10 anni prima, il 12 Febbraio 1994, un’altra e più famosa versione veniva rubata durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali di Lillehammer. Fortunatamente però la tela viene ritrovata intatta solo qualche mese dopo, il 7 Maggio. Probabilmente questa volta invece la sorte è stata avversa al capolavoro, perché, come ha dichiarato Berbard Darties dell’Ufficio centrale per la lotta contro il traffico di beni culturali (Ocbc), “La distruzione dei quadri non è certa ma assai probabile”. Darties continua: “Nonostante la morsa delle pressioni medianiche si sia allentata, non sono pervenute richieste ufficiali di riscatto (che si verificano solitamente a due-tre mesi da un furto di questo tipo), e se i malviventi distruggono le opere in genere non aspettano troppo tempo […] Spesso il risultato è la perdita irrimediabile delle opere stesse”. Nonostante l’incriminazione di cinque persone per rapina aggravata e di una per ricettazione avvenuta a Dicembre 2005, ormai i fatti fanno temere il peggio, perché quando David Toska, che organizzò il furto al museo come diversivo per scappare all’estero

(per l’accusa della rapina per 7 milioni di dollari alla Nokas avvenuta il5 Aprile 2004) è stato arrestato a Malaga nell’Aprile del 2005, ha affermato di ignorare la collocazione dei dipinti. Ora il Museo Munch ha stanziato 6,5 milioni di dollari per migliorare le condizioni di sicurezza, ma nulla potrà restituire al mondo i due capolavori, al posto dei quali sono stati collocati dal 18 Giugno 2005 un pastello dell’ “Urlo” e una litografia della “Madonna”. [Gennaio 2006]

Il ritrovamento

Oslo, 31 agosto 2006: la polizia norvegese ha annunciato il ritrovamento delle due celebri tele del pittore norvegese, “L’Urlo” e la “Madonna” rubati dal Munchmuseet nel 2004. Due sono i dipinti e due sono gli anni di incertezza trascorsi intorno alla loro sorte. Fortunatamente sono in buone condizioni: solo due piccoli buchi per il cartoncino su cui è stato dipinto “L’Urlo” e per la “Madonna” un foro un po’ più grande e il colore leggermente grattato. Dopo qualche dubbio iniziale sull’originalità dei due capolavori -forse anche per l’ombra di mistero che ha avvolto il ritrovamento: si dice che siano stati restituiti dal ladro per ottenere uno sconto di pena- è stato confermato che si tratta degli originali e si è potuto trarre un sospiro di sollievo. Ora il Munchmuseet ha adottato la linea dura in quanto a misure di sicurezza: per accedere al museo bisogna superare un metal detector come in un aeroporto e superato questo primo blocco bisogna affrontare, come in una banca, doppie porte antiproiettile. Ma non solo, è stato adottato anche il “senso unico” nel percorso obbligato delle diverse salette (invece della unica sala di una volta e la possibilità di uscire da una delle due porte del museo a propria scelta.) Poi ovviamente, i due capolavori ritrovati saranno posizionati dietro delle barriere di cristallo. Ora i due quadri e tutte le altre opere d’arte del museo possono finalmente definirsi al sicuro e tutti gli appassionati del mondo avranno nuovamente il diritto e il piacere di andare a Oslo a vederle “dal vivo”.

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