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Intervista a Giuseppe Bergomi

Nasce a Brescia nel 1953. Frequenta l’Accademia di Brera a Milano diplomandosi in pittura, ma dal 1981 si dedica in modo univoco alla scultura.
Il suo esordio pubblico avviene nel 1978 alla Galleria dell’Incisione di Brescia, con una mostra di dipinti.
Nel 2002 Bergomi vince un’importante commessa internazionale per l’ideazione di una monumentale scultura in bronzo destinata all’acquario di Nagoya, in Giappone. Vive e lavora a Brescia.

 

 

 

 

– Chi sono i personaggi delle tue sculture?
Mia moglie, le mie figlie e gli amici

– Come li scegli?
Come si vede li trovo in casa

– Come nasce un tuo lavoro?
Sempre da una piccola intuizione colorata e plastica

– Quando un tuo lavoro è davvero finito?
Quando io sono sfinito

– A quali artisti ti ispiri?
A tutti un po’, a nessuno in particolare

– La corrente artistica che cancelleresti dalla storia dell’arte?
Servisse a qualcosa…

– Cosa cerchi in un’opera d’arte?
La verità

– Chi è la prima persona a cui mostri un’opera appena finita?
Mia moglie Alma

– L’arte contemporanea in 3 parole?
Una faraonica messinscena

– L’artista più sottovalutato?
Non so

– E quello più sopravvalutato?
Ce n’è più d’uno

– Il complimento più bello ricevuto per il tuo lavoro?
“Che bello”

– E la critica più pungente?
Non ricordo

– Quale artista del 900 avresti voluto essere?
Un po’ Pierre Bonnard, forse

– La città dove ti trasferiresti all’istante?
Sto bene dove sto

– Com’è il tuo studio?
Grande e pulito

– Hai mai copiato qualcuno?
Sì, ma per fortuna del tutto inconsciamente

– Chi ti ha sempre incoraggiato?
Mia moglie Alma

– Quanto ti influenzano i pareri degli altri?
Ascolto con attenzione anche il parere dei cretini

– La prima opera d’arte che ricordi di aver visto nella tua vita?
“Regate a Argenteuil” di Claude Monet, sul mio libro di scuola media

– Un’opera che avresti voluto fare tu?
La “Veduta di Delft” di Jan Vermeer e il ritratto di Innocenzo X di Diego Velasquez

– Se non avessi fatto l’artista?
Non so

– L’opera migliore che hai fatto?
“Alma sul tavolo da cucina”

– Oggi dov’è?
La terracotta è mia, le sei versioni in bronzo policromo in collezioni e sul mercato artistico
Esposizioni principali

1982 – Brescia, Galleria dell’Incisione, Giuseppe Ivan Bergomi. Espone le prime terracotte
policrome
1984 – Milano, Fondazione Corrente, mostra personale curata da Mario De Micheli
1985 – Cortina d’Ampezzo, esposizione a cura di Vittorio Sgarbi
1988 – Brescia, Galleria dell’Incisione, Giuseppe Bergomi, a cura di Marisa Volpi
1989 – Bologna, Galleria Forni, mostra personale a cura di Marisa Volpi
1990 – Suzzara, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Premio Suzzara, a cura di Vittorio Sgarbi
1990 – Sciacca, ex Convento di San Francesco, Anni 80 in Italia, a cura di Philippe Daverio
1991 – Macerata, Per Mari e Monti, a cura di Vittorio Sgarbi
1992 – Roma, Galleria Netta Vespigiani, Interior, a cura di Plinio De Martiis
1993 – Vincitore del Grand Prix Château Beychevelle 1993 dell’omonima fondazione per l’arte
contemporanea nei pressi di Bordeaux.
1994 – Erba, Il disegno degli scultori, a cura di Luciano Caramel
1995 – Venezia, Galleria del Leone, Progetto Scultura, a cura di Pierre Higonnet
– E’ tra gli ospiti della Biennale di scultura di Montecarlo
– Castello di Nocciano, Difesa dell’immagine, a cura di Mario De Micheli
1996 – Roma, Palazzo delle Esposizioni, XII Quadriennale Italia 1950 – 1990
1997 – Premio della Camera dei Deputati
1998 – Roma, Villa Strohl-Fern, La casa della vita, a cura di Duccio Trombadori
1999 – Roane, Musée des Beaux Arts, esposizione collettiva
2000 – Londra, Canary Wharf, Italian vision
2002 – Pontedera, Museo Piaggio, Il tempo del Cuore – scolpire come segno
– Vince un’importante commessa internazionale per l’ideazione di una monumentale scultura
in bronzo destinata all’acquario di Nagoya, in Giappone
– Iseo, Galleria la Quadra, mostra personale
2004 – Sabbioneta, Palazzo Ducale, espone all’interno del progetto Italian Factory in occasione
della Notte Bianca della Cultura 2004
2005 – Roma, Chiostro del Bramante, mostra personale
2006 – Brescia, Palazzo Martinengo, progetto Giuseppe Bergomi. Sculture presentate con
un allestimento inedito.

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