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ENGLAND fa tappa alla Fondazione Pomodoro

foto dello spettacolo allestito a Napoli
ENGLAND 
Il teatro invade i luoghi dell’arte contemporanea
foto dello spettacolo allestito a Napoli
Milano è la terza e ultima tappa per lo spettacolo England, prodotto dal Napoli Teatro Festival Italia. La turnè dopo Lugano (Museo d’Arte-Villa Malpensata) e Bari (Galleria Ninni Esposito) sarà fino al 16 novembre alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano ed apre la stagione del Teatro I.
England, del drammaturgo inglese Tim Crouch, presentato nel corso della prima edizione del Festival di Napoli la scorsa estate per la regia di Carlo Cerciello, racconta la storia di una coppia: un ricco collezionista e mercante d’arte e la sua giovane compagna, interpretati rispettivamente da Paolo Coletta e Mercedes Martini. La scoperta da parte della donna di una grave malattia al cuore e il necessario trapianto è all’origine di una crisi con il marito che non tollera le imperfezioni e la sofferenza. Al trapianto, seguiranno tanti interrogativi e la necessità di incontrare in India i familiari del donatore in un colloquio dagli esiti imprevedibili. Il testo dello spettacolo  affronta la complessità delle relazioni umane. Spostando l’azione freneticamente da un letto di ospedale, una stanza d’albergo a una fiera d’arte. Englandintreccia questioni esistenziali a domande sull’arte e sul teatro: cosa succede nel momento in cui si dà un prezzo a ogni cosa? A un quadro, a un amore, anche a un cuore?

Tim Crouch è autore dello spettacolo England. La sua prima pièce, My Arm (Il mio braccio), ha debuttato a Edimburgo nel 2003 e da allora è in tournée in tutto il mondo. L’adattamento televisivo di My Arm per la BBC ha vinto il Prix Italia come miglior adattamento teatrale nel 2005. Da quando ha iniziato a scrivere, Tim Crouch ha completato una trilogia di messinscene teatrali di Shakespeare per il Festival di Teatro per Ragazzi di Brighton: I, Caliban, I, peaseblossom e I, Banquo. Il National Theatre gli ha commissionato Shopping for shoes, mentre il Plymouth Theatre Royal e il Polka Children’s, Kaspar the Wild, e il Traverse Theatre di Edimburgo, England. An Oak Tree ha debuttato nell’agosto del 2005 e ha vinto il Glasgow Herald Angel Award. Tim Crouch è membro associato della compagnia newyorchese Franklin Stage Company ed è docente associato del National Theatre. I suoi lavori rimandano per molti aspetti a certi esiti della performance art, territorio a cui l’autore torna anche più esplicitamente con lo spettacolo An Oak Tree ispirato a un’opera dell’artista britannico Michael Craig-Martin e presentato alla Tate Modern Gallery.

Carlo Cerciello, nato a Napoli nel 1951, studia canto con Roberto De Simone ed è iniziato al teatro da Gennaro Vitiello. Attore di teatro, cinema, radio e televisione, nel 1996 fonda il Teatro Elicantropo di Napoli, firmando numerosi progetti e regie di successo, tra cui Il contagio, messo in scena del romanzo Cecità di Josè Saramago, Quartett di Heiner Muller, Stanza 101 da 1984 di George Orwell e da Una storia italiana di Silvio Berlusconi, Noccioline di Fausto Paravidino, Girotondo di Arthur Schnitzler, Guappo di cartone di Raffaele Viviani con Nino D’Angelo, Italietta dalle opere di Pier Paolo Pasolini, Genova 01 di Fausto Paravidino, Macbeth di William Shakespeare, Carmelo Bene e Eugene Ionesco, Nzularchia (48° Premio Riccione per il teatro), Terrore e miseria del terzo Reich di Bertolt Brecht, Norway, Today di Igor.

Lo spettacolo England, allestito negli imponenti e gelidi spazi della Fondazione Pomodoro di Milano, diventa ancora più cupo e duro. Non ci sono le stanze delle gallerie d’arte che hanno ospitato le altre tappe della turnè. Gli attori si muovono davanti ai monumentali bassorilievi di Arnaldo Pomodoro e corrono intorno agli spettatori immergendoli sempre di più nelle atmosfere algide della pièce. Solo le voci degli attori e musiche e suoni a suggerire le scene. Paolo Coletta e Mercedes Martini danno vita ad una coppia disfunzionale: lui è un mercante d’arte rampante, vacuo, interessato solo alla forma, all’apparenza che si circonda di ciò che crede bello e remunerativo. Lei è succube di un fidanzato di cui non si sente all’altezza e a cui dovrà la vita. Una vita, quella della protagonista, resa possibile solo dalla morte di un altro individuo, che viene da un altro mondo, da un paese del terzo mondo.
England è uno spettacolo molto intenso, ciò che lo rende unico è la scelta di presentarlo in spazi riservati all’esposizione e alla vendita dell’arte contemporanea. L’effetto è corrosivo, non c’è un dialogo tra gli attori e le opere, i bronzi di Pomodoro diventano all’occorrenza quinte teatrali o sterili descrizioni di opere che servono a mascherare il disagio dei presonaggi davanti alle emozioni, ai dolori, ai drammi che li travolgono.
L’arte contemporanea, l’architettura, l’arte come espressione della cultura dell’uomo diventano in questo spettacolo un superfluo legato al potere e al denaro che non ha nulla a che vedere con l’idea che l’arte sia veicolo di emozioni e sentimenti umani. L’arte in questo spettacolo rispecchia ciò che il mercato dell’arte è diventato, con la dinamica del ‘compro e vendo’ estensibile ormai a qualsiasi altro ambito del vivere quotidiano.

Camilla Vinassa de Regny
INFORMAZIONI UTILI: 

di Tim Crouch
traduzione Luca Scarlini
con Paolo Coletta e Mercedes Martini
regia Carlo Cerciello
tecnico audio Giusy Crescenzo
consulenza abiti di scena Daniela Ciancio
costumi Penalty
produzione Napoli Teatro Festival Italia
Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro (via Andrea Solari 35)
12 – 16 novembre 2008
Orario spettacoli: da mercoledì 12 a sabato 15 novembre, ore 21.00; domenica 16 novembre, ore 18.00.
Biglietti: intero: 14 euro, ridotto : 10 euro (over 65 e under 26 e visitatori della mostra alla Fondazione Pomodoro) convenzionati con Teatro i e soci Fondazione Pomodoro: 12 euro, per i gruppi minimo 10 persone: 8 euro, biglietti inseriti nell’abbonamento iCard: 9 euro, operatori dello spettacolo: 3 euro
Per informazioni e prenotazioni: tel. 02 8323156; info@teatroi.org , www.teatroi.org

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