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Artissima 17

INTERNAZIONALE D’ARTE
CONTEMPORANEA A TORINO 



Tomas Saraceno. Biosphere 02, 2009
vista da installazione allo Statens Museum for Kunst, Copenhagen
courtesy pinksummer, Genova

clicca qui per vedere il filmato >

4 novembre 2010
Presentazione alla stampa, anteprima collezionisti, inaugurazione
5-6-7 novembre 2010
Apertura al pubblico 
 

 

08.11.2010 – Un’ “Artissima” raccolta, compatta, che ha riunito in un unico spazio 153 gallerie, scelte dal Comitato di Selezione tra i nomi più attuali e di maggior interesse del mercato internazionale dell’arte. Si è svolta, infatti, interamente, o quasi, nei 20mila mq dell’Oval, la nuova struttura al Lingotto Fiere illuminata a luce solare grazie agli oltre 15mila mq di pareti a vetrate continue, la XVII edizione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, per il primo anno sotto la direzione artistica di Francesco Manacorda, 36 anni, curatore e critico con una lunga esperienza di studio e lavoro in Uk (ha vissuto e lavorato a Londra dal 2001 al 2010, era Visiting Lecturer in Studi Curatoriali e Teoria dell’Arte presso il Dipartimento Curatine Contemporary Art del Royal College of Art).
Un luogo unico, quindi, che ha raccolto tante diverse gallerie e che ha ospitato numerosi appuntamenti di approfondimento e spettacolo. Questo “livellamento territoriale” ha esplicitato il ruolo della Fiera, quello cioè di essere un punto di osservazione per trarre delle conclusioni su dove sia arrivata, oggi, l’arte contemporanea. La “Main Section” ha raccolto le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale (più di 98, italiane e straniere). “New Entries”, invece, è stato il punto di riferimento per la nuova creatività, ovvero lo spazio riservato alle gallerie con meno di cinque anni di attività. “Present Future”, invece, ha proposto 15 giovani artisti presentati dalle loro gallerie di riferimento in uno speciale spazio costruito all’interno della Fiera, e invitati da uno specifico team di curatori coordinati da Luigi Fassi (Mai Abu ElDahab, Richard Birkett e Thomas Boutoux). Novità dell’edizione di Artissima 2010 è stata poi “Back to the Future”, sezione rivolta a scoprire artisti che hanno avuto un limitato riconoscimento nei decenni, ma il cui lavoro è oggi particolarmente significativo.
Passeggiando tra i numerosi stand nelle diverse sezioni della Fiera si possono delineare delle linee guida sull’arte del XXI secolo: è lo “sconfinamento” il primo aggettivo che viene alla mente del visitatore e su cui si basa l’intero calendario culturale di Altissima 17. Sconfinamento tra i generi, sconfinamento tra gli artisti, sconfinamento tra le dimensioni delle opere e i materiali. Tutto è valido, tutto è possibile, e allo stesso tempo quasi tutto è derivazione di un preciso progetto artistico: lo “sconfinamento”, insomma, pare controllato e cosciente, ormai assimilato nella teoria dell’arte. Ecco, infatti, che all’interno di Artissima era anche presente la “Casa delle Contaminazioni”, ovvero il modello per un futuro museo o centro culturale. Opere d’arte insieme ad un salone letterario curato da Vincenzo Latronico (“Tutto il resto è letteratura”), un programma di danza curato da Anthony Huberman (“The Dancers”), una serie di interpretazioni cinematografiche di “Profondo Rosso” curate da Benjamin Cook e Mike Sperlinger (“Thinking Through Cinema”), e “Urban Genome Project” una serie di interviste a figure di spicco di grandi città circa il loro ruolo nella progettazione urbana e culturale condotte da Joseph Grima e Pedro Reyes. Inoltre “Typography”, un progetto tipografico ed espositivo che si infiltra in tutta la Fiera di Dexter Sinister, Pickpocket Almanack, un’università immaginaria e itinerante organizzata da Joe del Pesco e Dominic Willsdon.

 

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comunicaro stampa pre-fiera

 

Si svolgerà da venerdì 5 a domenica 7 novembre 2010 Artissima 17, Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino, sotto la direzione artistica di Francesco Manacorda.

Molte le novità che contraddistinguono la prossima edizione della Fiera, la prima diretta da Manacorda. Anzitutto una nuova sede: l’Oval, un padiglione dall’originale taglio architettonico, realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e concepito per ospitare manifestazioni di respiro internazionale.

Collocato nell’area di Lingotto Fiere, l’Oval – con i suoi 20.000 mq illuminati naturalmente grazie a oltre 15.000 metri quadrati di pareti a vetrate continue – è la sede ideale per ospitare il progetto di Francesco Manacorda che prevede quest’anno l’accorpamento in un unico luogo di tutti gli elementi che costituiscono il complesso della manifestazione. Infatti – e questa è laseconda novità di Artissima 17 – il programma culturale e i suoi numerosi appuntamenti saranno ospitati, in un rapporto dialogico e di complementarietà con la Fiera, all’interno del padiglione. Nel segno della continuità rispetto ai punti di forza che nel corso degli anni hanno permesso alla manifestazione di conquistare una posizione di grande rilievo nel contesto internazionale, Artissima intende nel 2010 consolidare il livello di qualità della Fiera e il suo ruolo di osservatorio privilegiato sulla migliore ricerca nel campo delle arti visive e allo stesso tempo rafforzarne il valore progettuale e culturale. 

LA FIERA

L’Oval accoglierà al suo interno 152 gallerie , scelte dal Comitato di Selezione tra i nomi più attuali e di maggior interesse del mercato internazionale dell’arte. La presenza degli espositori seguirà la tradizionale partizione in sezioni. La MAIN SECTION , che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale, proporrà più di 98 gallerie, tra italiane e straniere, ammesse dal Comitato di Selezione della Fiera. NEW ENTRIES , speciale punto di riferimento per la nuova creatività, riservato alle più interessanti giovani gallerie, con meno di cinque anni di attività presenti per la prima volta ad Artissima, quest’anno amplierà da 20 a 28 il numero delle presenze.  PRESENT FUTURE proporrà 15 giovani artisti, presentati dalle loro gallerie di riferimento in uno speciale spazio espositivo all’interno della Fiera, e invitati da un team di curatori internazionali composto da Luigi Fassi (coordinatore), Mai Abu ElDahabRichard Birkett e Thomas Boutoux: una esclusiva rassegna sull’arte emergente offerta in anteprima al pubblico e alla critica. Durante Artissima, una giuria di critici e curatori internazionali, composta da Ann Demeester, Richard FloodPolly Staple e Adam Szymczyk, assegnerà al progetto più significativo il PREMIO illy Present Future, giunto quest’anno alla sua decima edizione.

Infine, novità assoluta per l’edizione 2010, è  BACK TO THE FUTURE , sezione inedita della Fiera volta a riscoprire e portare l’attenzione di operatori del settore, di collezionisti e del grande pubblico su artisti che hanno avuto un limitato riconoscimento negli ultimi decenni, ma il cui lavoro è proprio oggi particolarmente significativo. A metà tra progetto espositivo di livello museale e partecipazione fieristica, la sezione vedrà un’area dedicata ad alcune gallerie d’arte, selezionate da un Comitato Scientifico, sulla base di un progetto per una mostra personale di un artista, italiano o internazionale, attivo tra gli anni ’60 e ’70, con opere “storiche”. Un’opportunità per far meglio conoscere alcuni grandi innovatori del linguaggio dell’arte moderna di totale attualità proprio in un contesto dedicato alle sperimentazioni più nuove del contemporaneo. Il Comitato Scientifico è composto da: Christine Macel, Curatrice Centre Pompidou, Parigi; Jessica Morgan, Curatrice Contemporary Art, Tate Modern, Londra;Massimiliano Gioni Direttore Progetti Speciali New Museum of Contemporary Art, New York, e Direttore Artistico Fondazione Nicola Trussardi, Milano, ha selezionato 24 progetti.  

 

Anni Leppälä, Rescue devices, 2010, courtesy Gallery TAIK – the Helsinki School, Helsinki, main section, SF

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PROGRAMMAZIONE CULTURALE: Poesia in Forma di Rosa

POESIA IN FORMA DI ROSA è il titolo, preso a prestito dalla raccolta di poesie che Pier Paolo Pasolini pubblicò dopo i suoi esordi cinematografici, del calendario culturale di Artissima 17, basato sul tema dello “sconfinamento”. Attraverso il coinvolgimento di artisti che si esprimono anche in altre discipline creative quali l’architettura, il design, la letteratura, il cinema e la danza, Artissima 17 si propone di indagare questo territorio di confine, cercando di scoprire le condizioni che possano favorire una più diffusa integrazione delle arti. Casa delle contaminazioni sarà il progetto architettonico realizzato ad hoc all’interno dell’Oval, che farà da cornice spaziale e concettuale al calendario culturale. Il collettivo raumlaborberlin, che opera nel campo dell’arte e dell’architettura, realizzerà una maquette di dimensioni reali di un padiglione che possa contenere e facilitare i diversi processi di contaminazione tra le arti. Collocata all’interno della Fiera, la grande struttura temporanea includerà spazi diversi per ognuno dei campi artistici indagati: danza, cinema, letteratura, design, formazione. Gli spazi saranno tra loro collegati e pensati in funzione della loro destinazione e del loro uso. Un “progetto nel progetto”, la Casa delle Contaminazioni è concepita come modello per un futuro museo o centro culturale, un prototipo che troverà la sua sperimentazione pratica nel corso della manifestazione. Tra le sezioni in programma ci saranno: Tutto il resto è letteratura , un salone letterario curato da Vincenzo LatronicoThe Dancers , un programma di danza curato da Anthony HubermanThinking Through Cinema [Profondo Rosso] , una serie di reinterpretazioni dello stesso cult movie curate da Benjamin Cook eMike SperlingerUrban Genome Project una serie di interviste a figure di spicco di grandi città circa il loro ruolo nella progettazione urbana e culturale condotte da Joseph Grima ePedro ReyesTypography , un progetto tipografico ed espositivo che si infiltra in tutta la Fiera di Dexter SinisterPickpocket Almanack , un’università immaginaria e itinerante organizzata da Joe del Pesco e Dominic Willsdon

Poesia in Forma di Rosa – spiega Francesco Manacorda – si articola anch’esso come prototipo utopico di un centro di scambio artistico ispirato all’avanguardia storica. Nei programmi di danza (The Dancers) e letteratura (Tutto il resto è letteratura), l’invasione delle arti visive produce una riflessione sulla ragione e i vantaggi della contaminazione tra le sfere artistiche; nella grafica (Typography), il rapporto tra forma e contenuto viene invertito per vedere in cosa consista la supposta differenza tra i due in termini di comunicazione; nel cinema (Thinking through Cinema: Profondo Rosso) un noto film viene ‘tradotto’ per capire quanto il cinema possa essere usato come spazio concettuale per attivare il pensiero; nella formazione (Pickpocket Almanack) il principio educativo è quello di delegare allo studente la responsabilità di auto-organizzarsi il nutrimento culturale usando risorse disponibili a tutti; nella ricerca urbanistica (Urban Genome Project) il mutamento delle città è mappato come un genoma attraverso le testimonianze di chi conosce, trasforma o riscrive la città come un continuo palinsesto culturale e architettonico”.  

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PROGRAMMAZIONE CULTURALE: gli altri appuntamenti

E ancora, sempre negli spazi dell’Oval, Artissima 17 ospiterà Picnic for the Mind , a cura diGianluigi Ricuperati, tre lezioni-seminari con autori letterari, designer, artisti e storiciHypnotic Showa cura di Raimundas Malasauskas econdotto da Marcos Lutyens, una mostra visibile solo nella mente del pubblico, creata dalla fusione tra pratiche artistiche e ipnosi.

Altra novità dell’edizione 2010: Mostra per Mostra , un vero e proprio spazio museale con un percorso espositivo pensato per offrire ai visitatori una suggestiva anteprima sulle mostre di arte contemporanea in programma a Torino e in Piemonte. Musei, fondazioni, istituzioni artistiche presentare ciascuno un’opera legata a un’esposizione in corso nei loro spazi. In mostra ad Artissima: dipinti, installazioni, video di artisti quali Marisa MerzGino De Dominicis,Martha RoslerGary HillThomas Demand, Liliana Moro accanto a lavori di giovani emergenti a livello internazionale.

Nel segno della continuità  invece Ascolta chi scrive , le visite di scoperta della fiera e dell’arte contemporanea, curate da 17 esperti d’arte, critici e giornalisti, e dedicate a tutti i visitatori di Artissima.

Unico appuntamento al di fuori degli spazi dell’Oval sarà a Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino, Artissima Design che proporrà Visualising Transformation una mostra a cura di Barbara Brondi e Marco Rainò, che presenterà una selezione di lavori originali firmati da alcuni tra i nomi di maggior rilievo nel contesto internazionale del design di ricerca –Tomás Alonso, Beta Tank, Julien Carretero, Lanzavecchia + Wai, Minale – Maeda e Mischer ‘ Traxler – e gli allestimenti concepiti da tre noti studi torinesi – MARC, Nucleo e UdA

Infine, sempre tra le novità di Artissima 17, il catalogo: una pratica agendina contenente i dati e riferimenti delle gallerie sarà accompagnata da un catalogo da costruire interamente in Fiera: “do-it-yourself”, un raccoglitore da riempire con schede e materiale informativo prodotto dalle gallerie e dai curatori degli eventi. Ogni visitatore avrà così, al termine di Artissima 17, il proprio catalogo personalizzato costruito su misura sulle proprie preferenze e interessi. Il progetto editoriale di Artissima includerà anche la pubblicazione ai primi di ottobre di un magazine con tutte le anticipazioni sulla Fiera e sui suoi partecipanti, testi dei curatori delle varie sezioni e progetti, saggi critici, immagini, curiosità sul backstage di un evento così complesso.    

Lavoriamo sulla vocazione sperimentale, la capacità innovativa e la dimensione internazionale di Artissima, e su un impianto curatoriale rigoroso, – ha detto Francesco Manacorda – per costruire nel 2010 un appuntamento unico e coerente, capace di rafforzare ulteriormente la duplice valenza, culturale e di business, che fa di questa Fiera un laboratorio dedicato all’arte contemporanea e l’ideale crocevia per tutti i suoi protagonisti ”.  


Nel 2009 Artissima ha contato 45.000 visitatori: un pubblico internazionale di collezionisti, direttori e curatori museali, rappresentanti di istituzioni artistiche, pubbliche e del mondo imprenditoriale, critici, artisti ma anche molti giovani interessati ai nuovi linguaggi e sperimentazioni.  


ARTISSIMA è un marchio di Regione PiemonteProvincia di Torino Città di Torino;per incarico dei tre Enti, è coordinata dalla Fondazione Torino Musei, costituita dal Comune di Torino per curare e valorizzare il patrimonio artistico e museale della Città. La diciassettesima edizione di ARTISSIMA viene realizzata attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Camera di commercio di TorinoCompagnia di San Paolo eFondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT


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LE GALLERIE 
 


Il Comitato di Selezione – composto da Daniele Balice, Balicehertling, Paris; Isabella Bortolozzi,Isabella Bortolozzi, Berlin; Mario Cristiani, Continua, San Gimignano, Beijing, Le Moulin; Darren Flook, Hotel, London; Franco Noero, Franco Noero, Torino; Gregor Podnar, Gregor Podnar, Berlin, Ljubljana – ha sezionato 98 gallerie per la main section e 28 per la sezione e new entries

MAIN SECTION

1/9 unosunove, Roma; A Palazzo, Brescia; Air De Paris, Paris; Arena México, Guadalajara;Artericambi, Verona; Alfonso Artiaco, Napoli; Enrico Astuni, Bologna, Pietrasanta;Balicehertling, Paris; Federico Bianchi, Milano; Blancpain Art Contemporain, Geneva; Bonomo,Bari, Roma; Bortolami, New York; Isabella Bortolozzi, Berlin; Brändström, Stockholm; Bugada & Cargnel, Paris; Cardi Black Box, Milano; Chert, Berlin; Antonio Colombo, Milano; Connoisseur,Hong Kong; Continua, San Gimignano, Beijing, Le Moulin; Pilar Corrias, London, Raffaella Cortese, Milano; Corvi-Mora, London; Guido Costa, Torino; Riccardo Crespi, Milano; Ellen de Bruijne, Amsterdam; Monica De Cardenas, Milano, Zuoz; Massimo De Carlo, Milano; Umberto Di Marino, Napoli; Duve, Berlin; frank elbaz, Paris; Konrad Fisher, Düsseldorf, Berlin; Fonti, Napoli; Enrico Fornello, Milano; freymond-guth, Zurich; Fruit & Flower Deli, New York; gb agency,Paris; GDM, Paris; Gentili, Prato; Green Cardamom, London; Grimm, Amsterdam; Barbara Gross,Munich; Reinhard Hauff, Stuttgart; Hotel, London; Hussenot, Paris; In Arco, Torino; In Situ / Fabienne Leclerc, Paris; Alison Jacques, London; Kalfayan, Athens, Salonica; kaufmann repetto,Milano; Peter Kilchmann, Zurich; Lisson, London; Federico Luger, Milano; Lüttgenmeijer, Berlin;Kate MacGarry, London; Magazzino d’Arte Moderna, Roma; Norma Mangione, Torino; Primo Marella, Milano, Beijing; Kamel Mennour, Paris; Francesca Minini, Milano; Massimo Minini,Brescia; Monitor, Roma; Museum 52, London, New York; Nelson-Freeman, Paris; Franco Noero,Torino; Noire, Torino; Lorcan O’Neill, Roma; Opdahl, Stavanger, Berlin; Maureen Paley, London;Francesco Pantaleone, Palermo; Parra & Romero, Madrid; Parrotta, Stuttgart, Berlin; Alberto Peola, Torino; Peres, Berlin, Los Angeles; Giorgio Persano, Torino; Photo&Contemporary,Torino; Photology, Milano; Pinksummer, Genova; Gregor Podnar, Berlin, Ljubljana;prometeogallery, Milano, Lucca; RAM, Roma; Raucci/Santamaria, Napoli; Lia Rumma, Milano, Napoli; S.A.L.E.S.Roma; Federica Schiavo, Roma; Suzy Shammah, Milano; Franco Soffiantino,Torino; Sprovieri, London; Micheline Szwajcer, Antwerp; TaiK, Helsinki; The Breeder, Athens;Caterina Tognon, Venezia; Tucci Russo, Torre Pellice; Jonathan Viner, London; Vistamare,Pescara; Nicolai Wallner, Copenhagen; Wilkinson, London; Žak | Branicka, Berlin, Cracow. 

NEW ENTRIES

Ancient & Modern, London; annex14, Bern; Niklas Belenius, Stockholm; Conduits, Milano; Cortex Athletico, Bordeaux; Tiziana Di Caro, Salerno; Fluxia, Milano; Cinzia Friedlaender, Berlin;Gaudel de Stampa, Paris; GMG, Moscow; Gonzalez y Gonzalez, Santiago; Sonja Junkers,Munich; Karma International, Zurich; Khastoo, Los Angeles; Leto, Warsaw; lokal_30, Warsaw;Maskara, Mumbai; Room, Milano; Rachmaninoff’s, London;RaebervonStenglin, Zurich;Sabot,Cluj-Napoca;September, Berlin;Seventeen, London; SpazioA, Pistoia; Steinle, Munich; Super Window, Kyoto; Supportico Lopez, Berlin; The Third Line, Dubai. 

BACK TO THE FUTURE

La sezione back to the future propone un salto temporale basato sulla simultaneità di opere e pratiche artistiche distanti tra loro. Non si tratta solamente di un nucleo di arte moderna all’interno di Artissima, ma anche di un esperimento nella definizione del concetto di attualità. Il Comitato scientifico di curatori, composto da Massimiliano GioniChristine Macel e Jessica Morgan, è stato riunito proprio per la riconosciuta competenza dei suoi membri nell’identificare il contemporaneo. A loro Artissimaha affidato il giudizio su opere che, benché prodotte nel passato, hanno una risonanza con gli interessi e ossessioni degli artisti emergenti oggi. Per rafforzare l’impressione del salto temporale, le mostre presentate in questa sezionesaranno allestite all’interno della fiera in un nucleo che comprende anche due librerie che propongono materiale storico dell’epoca. 

Nanni Balestrini, Giacomo Guidi & MG, Roma, Gozzano; Gianfranco Baruchello, Michael Janssen,Berlin; Bill Bollinger, Häusler, Zurich, Munich; Vlassis Caniaris, Kalfayan, Athens, Salonica; Dadamaino, Carlina, Torino; Noël Dolla, Dominique Fiat, Paris; Koji Enokura, McCaffrey Fine Art,New York; Franco Guerzoni, Nicoletta Rusconi, Milano; Jan Håfström, Fruit & Flower Deli / Brändström, New York / Stockholm; Carmen Herrera, Arratia, Beer, Berlin; Paolo Icaro, Massimo Minini, Brescia; Michel Journiac, Patricia Dorfmann, Paris; Birgit Jürgenssen, Hubert Winter,Vienna; Maria Lai, Isabella Bortolozzi, Berlin; John Latham, Lisson, London; Bob Law, Thomas Dane, London; Adolf Luther, 401contemporary, Berlin; Anna Maria Maiolino, Raffaella Cortese,Milano; Antoni Miralda, Senda, Barcelona; Hitoshi Nomura, McCaffrey Fine Art, New York; Gianni Pettena, Enrico Fornello, Milano; Sylvia Sleigh, freymond-guth, Zurich; Goran Trbuljak, Gregor Podnar, Berlin, Ljubljana; Gil J.Wolman, Lara Vincy, Paris. 

Nanni Balestrini

PRESENT FUTURE

A metà strada tra una mostra collettiva, una serie di inedite personali e una libera agenda di appunti pensata dai curatori, l’edizione 2010 di Present Future presenta un gruppo di artisti geograficamente eterogeneo selezionati da Mai Abu El DahabRichard BirkettThomas BoutouxLuigi Fassi. Esito di un confronto stretto di diversi mesi tra artisti e curatori, le opere di Present Future includono proposte inedite realizzate ad hoc per la fiera e progetti alla loro prima esposizione nel contesto europeo ed italiano.

Durante Artissima, una giuria di critici e curatori internazionali, composta da Richard FloodPolly Staple e Adam Szymczyk, assegnerà al progetto più significativo il Premio illy Present Future, giunto quest’anno alla sua decima edizione.  

Le mostre personali includono:

Giorgio Andreotta Calò, Zero, Milano; Zbyněk Baladran, prometeogallery, Milano, Lucca; Andreas Bunte, Ben Kaufmann, Berlin; Koenraad Dedobbeleer, ProjecteSD / Micheline Szwajcer,Barcelona / Antwerp; Melanie Gilligan, Franco Soffiantino, Torino; Leslie Hewitt, D’Amelio Terras, New York; Iman Issa, Rodeo, Istanbul; Runo Lagomarsino, Elastic, Malmö; Sophie Nys, Greta Meert, Brussels; Laure Prouvost, MOT International, London; Reto Pulfer, Balicehertling,Paris; Lili Reynaud-Dewar, Kammel Mennour, Paris; Will Rogan, Laurel Gitlen, New York; Clément Rodzielski, Chantal Crousel, Paris; Luke Stettner, Stene, Stockholm .


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LA PROGRAMMAZIONE CULTURALE: POESIA IN FORMA DI ROSA
 

Casa delle Contaminazioni / House of Contamination
Artissima ha chiesto al collettivo berlinese raumlaborberlin di realizzare la Casa delle Contaminazioni, un luogo reale e ideale ove far convergere la programmazione culturale dell’edizione 2010, quest’anno interamente ospitata all’interno del padiglione della Fiera.

Negli ampi spazi dell’Oval sarà dunque realizzato un prototipo in scala reale di un centro culturale che favorisca una reciproca contaminazione tra le arti. Normalmente, il prototipo viene utilizzato per verificare l’efficienza e l’affidabilità di un progetto e dei suoi risultati, ad esempio come quando il modello di una nuova vettura viene provata su pista. Allo stesso modo, il progetto di raumlaborberlin e i programmi che esso conterrà saranno sottoposti a un test rundurante la fiera, per verificare le ipotesi su cui entrambi sono stati costruiti: il dialogo e la condivisione dei linguaggi tra le arti. 

Le sezioni del programma culturale di Artissima 17 comprendono:  

Tutto il resto è letteratura
A cura di Vincenzo Latronico
Tutto il resto è letteratura potrebbe essere al contempo un museo d’arte contemporanea per romanzi, o un salone letterario per artisti. Delle due, l’una.
Se fosse un museo d’arte contemporanea avrebbe una collezione permanente: The Malady of Writing, presentata da Chus Martinez e già esposta al MACBA di Barcellona. Naturalmente, ospiterebbe anche mostre temporanee: una panoramica di narrativa d’artista curata da Maria Fusco e una mostra monografica sulla sperimentazione letteraria degli anni Sessanta, presentata da Paul Fournel, Segretario Definitivamente Provvisorio dell’OuLiPo, per il cinquantesimo anniversario dell’organizzazione. Ma Tutto il resto è letteratura, in senso stretto, non è un museo d’arte contemporanea.
Se fosse un salone letterario ospiterebbe un reading combinatorio di Nanni Balestrini; una conversazione in cui artisti e critici si interrogano sull’eventualità che la critica d’arte sia un genere letterario; una conferenza-performance di Gernot Wieland sulla permanenza terapeutica della parola scritta; la prima edizione italiana della Topografia del caso di Daniel Spoerri; una conversazione sulla fiction con Keren Cytter; un nuovo romanzo sottrattivo di Jonathan Safran Foer. Ma Tutto il resto è letteratura, in senso stretto, non è un salone letterario.
Delle due, la terza: Tutto il resto è letteratura raduna critici d’arte che fanno finzione, artisti che scrivono libri che sono libri se non sono d’artista, romanzi che sono tali solo perché è uno scrittore ad averli scritti, ibridi, ibridi. Tutto il resto, è letteratura. 

The Dancers
A cura di Anthony Huberman
Negli ultimi anni la danza si è infiltrata nel contesto delle arti visive con frequenti e importanti apparizioni, da quando, nei primi anni Sessanta, al leggendario Judson Dance Theater, i confini tra arte e danza si sono fatti sempre più labili, con giovani artisti e coreografi contemporanei desiderosi di collaborare e di imparare l’uno dall’altro. Una serie di mostre, tenutesi nelle più importanti istituzioni artistiche quali il Museum of Modern Art e il Whitney Museum of American Art di New York, e il Walker Art Center di Minneapolis, hanno collocato i precursori della danza post-moderna (Trisha Brown, Anna Halprin, Lucinda Childs e Yvonne Rainer) all’interno dei canoni riconosciuti della storia dell’arte.  

Una successiva generazione di coreografi e artisti sta trovando nuovi, provocatori modi di pensare il movimento corporeo nello spazio e nel tempo. Ad Artissima, The Dancers offre un contesto in cui l’arte contemporanea condivide la scena con la coreografia, permettendo a ciascuna disciplina di informare e guidare l’altra. Lavorando sul concetto di “contaminazione” della fiera, le performance che compongono The Dancers si interrompono e si sovrappongono l’una all’altra come elementi di mostre successive, accu-mulandosi sul palcoscenico durante la fiera.
Includendo celebri coreografi sperimentali come Xavier Le Roy e artisti visivi emergenti comeEi Arakawa e Amy Granat, la serie spazia tra la performance, la scultura, il film e la danza, e ogni artista aggiunge nuovi livelli di significato e differenti prospettive dalle quali è possibile apprezzare la relazione tra danza e arte. The Dancers include anche l’anteprima di nuove opere di grandi artisti come Joachim Koester, il cui film Tarantism (del 2007, ispirato alle incontrollabili convulsioni del corpo causate da un morso di ragno), è stato presentato in molti eventi sul tema della danza all’interno dei musei di tutto il mondo. 

Thinking Through Cinema [Profondo Rosso]
A cura di Benjamin Cook e Mike Sperlinger di LUX, Londra
Nel 1975, Dario Argento ha girato a Torino il suo capolavoro del brivido Profondo rosso.
Con David Hemmings e una colonna sonora firmata dalla band prog-rock Goblin, il film, come tutti i migliori lavori del regista, è allo stesso tempo un horror avvincente e una meditazione autoriflessiva che allude agli ambigui piaceri del voyeurismo. Per Thinking Through Cinema (Profondo Rosso), il film di Argento diventa un simbolo del cinema nel suo insieme; un punto di partenza per esplorare le differenze tra film (come mezzo fisico) e cinema (come lo spazio culturale, architettonico e sociale all’interno del quale il film è stato tradizionalmente sperimentato). Sei artisti presenteranno ciascuno la propria “versione” di Profondo rosso, usando il film di Argento come testo di base, ma forse senza mostrare un singolo fotogramma della pellicola originale. Questi progetti saranno presentati durante la fiera come parte di un calendario di eventi ospitati all’interno di uno spazio creato per l’occasione sul modello di una sala cinematografica. Thinking Through Cinema (Profondo Rosso) offre agli artisti un’opportunità per re-immaginare completamente il cinema – la sua storia, i suoi limiti, le sue possibilità non ancora sfruttate – da una prospettiva che è allo stesso tempo quella del creatore e dello spettatore. Tra gli artisti che saranno presenti: Juliette BlightmanTorsten Lauschmann ed Emily Wardill

Urban Genome Poject
di Joseph Grima e Pedro Reyes
Urban Genome Project è un esperimento di ricerca ideato dall’editor e curatore Joseph Grima e dall’artista e architetto Pedro Reyes. Obiettivo del progetto è “mappare il codice con cui sono scritte le città”, realizzando un catalogo di strumenti che migliorino il contesto urbano, con particolare attenzione ai processi politici. Per raccogliere le testimonianze sull’oggetto, Pedro Reyes ha progettato un’unità mobile che ricorda una cassetta degli attrezzi espandibile e che sarà il luogo di incontro per una serie di scambi culturali dal vivo tra agenti strategici, cittadini, politici e decision maker. L’unità UGP diventerà a tutti gli effetti uno studio di registrazione televisivo all’aria aperta, dove potranno essere condotte e registrate interviste. Questo insieme di contenuti condivisi verrà poi organizzato come un catalogo che andrà a costituire l’archivio UGP.
Elemento centrale sarà  una serie di incontri con politici responsabili dell’innovazione della sfera urbana: amministratori, governatori, urbanisti, consiglieri, membri del parlamento e del congresso, senatori, funzionari pubblici ecc. Un’altra categoria sarà rappresentata dagli agenti strategici: cittadini, ricercatori, artisti e architetti, attivisti, critici e scrittori che stanno modificando collettivamente la nostra concezione della sfera urbana, della politica e dei processi progettuali. Così come nella genetica, la strategia operativa dell’UGP è strutturata in due fasi differenti: esplorazione e sequenziamento. Dopo Artissima, le registrazioni schematiche prodotte durante la fase di sequenziamento andranno a comporre le particelle elementari della “cassetta degli attrezzi” dell’UGP: una banca dati o catalogo delle strategie e dei processi raccolti in tutto il mondo che potranno essere ricombinati e testati in diversi contesti urbani. 


Typography
di Dexter Sinister
Dexter sinister mostreranno il Meta-the-difference-between-the-two-Font, un carattere tipografico derivato dal MetaFont, il sistema di scrittura per il computer originariamente programmato da Donald Knuth, trent’anni or sono. Il font troverà applicazione anzitutto nell’ambito della struttura di Artissima sotto forma di cartelli segnaletici in vinile, mentre la sua storia verrà esposta con testi concepiti come una didascalia tridimensionale in un apposito spazio all’interno della fiera.
MetaFont è allo contempo un linguaggio di programmazione e il suo stesso interprete, un agile stratagemma che funziona come vocabolario e simultaneamente ne decodifica la sintassi, proprio come il vecchio linguaggio binario 0,1. Da ciò si produce lo scheletro essenziale di un carattere tipografico, pronto per essere manipolato attraverso cinque parametri di base: PENNA, PESO, INCLINAZIONE, ECCELLENZA, CURVATURA. 

Pickpocket Almanack
A cura di Joseph del Pesco e Dominic Willsdon
Cinque facoltà  universitarie di paesi e ambiti culturali diversi selezionano una serie di eventi gratuiti programmati nel mese di novembre 2010 in varie sedi del proprio paese; ogni facoltà dà alla propria selezione un titolo e una descrizione e la trasforma in un corso universitario. In questo modo, ciascuno dei corsi estrapola degli eventi preesistenti dal proprio contesto, conferendo loro una nuova cornice narrativa. Tutti i visitatori possono iscriversi gratuitamente a uno dei cinque corsi in fiera. Gli organizzatori presenzieranno alle iscrizioni per insegnare ai potenziali studenti come organizzare i propri Pickpocket Almanack e per metterli in contatto con i selezionatori.
Pickpocket Almanack si pone a metà strada tra una lista di consigli (cioè una proposta tipicamente casuale e non sistematica da parte di un amico o un collega) e una scuola o un’università formale (con una comunità di studenti, sedi e apparati stabili, ruoli definiti, protocolli e provvedimenti). Pickpocket Almanack non è una scuola, nemmeno di tipo sperimentale; è piuttosto un tentativo di creare qualcosa di simile a un curriculum al di fuori della vita culturale di ogni giorno in luoghi specifici, e di riunire insieme persone che non si conoscono per riflettere e agire sul suo contenuto.


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LA PROGRAMMAZIONE CULTURALE: GLI ALTRI APPUNTAMENTI 

Picnic for the Mind
A cura di Gianluigi Ricuperati
Durante le giornate di Artissima, nella libreria pop-up 1967-1977, curata da Amedeo Martegani (am bookstore), si svolgeranno tre lezioni-seminari in cui autori letterari, designer, artisti e storici officeranno un rito pubblico di racconto e discussione di tre riviste degli anni Sessanta-Settanta. Tre “sedute spiritiche” per la mente, tre spazi di analisi che coinvolgeranno studenti e dottorandi di diverse facoltà e scuole d’arte, ma anche visitatori della fiera. Tre importanti imprese editoriali di un tempo in cui nasceva una rivista ogni volta che nasceva un pensiero, e la rivista era per gli artisti un luogo in cui incontrare davvero le altre discipline. Piccoli, eccitanti percorsi che a volte duravano un solo numero, oppure “picnic” regolari, capaci di resistere alla loro stessa natura effimera. Con Andrea CortellessaMarco BelpolitiHans Ulrich Obrist e altri. 

Hypnotic Show
A cura di Raimundas Malasauskas
Condotto da Marcos Lutyens, Hypnotic Show è una particolare mostra di opere commissionate ad hoc, visibile solo nella mente del pubblico, creata dalla fusione tra pratiche artistiche e ipnosi. «Penso che le mostre siano strutture già esistenti, io guiderò quindi le persone attraverso qualcosa che già esiste e forse è sempre esistito. Credo che la distinzione tra curatore, artista, docente, visitatore diventi completamente impercettibile quando ciò che è esposto viene proiettato in una sorta di spazio di sperimentazione collettiva in uno stato subliminale». (Marcos Lutyens).  

Mostra per Mostra
Situato in un’area dedicata all’interno dell’Oval, Mostra per Mostra è un vero e proprio spazio museale con un attraente percorso espositivo per offrire ai visitatori una suggestiva anteprima sulle mostre di arte contemporanea in programma a Torino e in Piemonte. Musei, fondazioni, istituzioni artistiche sono state invitati a presentare ciascuno un’opera legata a una mostra in corso nei loro spazi.
Queste le istituzioni che partecipano: Regione Piemonte, Città di Torino, Accademia Albertina delle Belle Arti, Associazione ArteGiovane, Barriera, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, CeSAC Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, Cittadellarte/Fondazione Pistoletto, Collezione La Gaia, CRAA Centro Ricerca Arte Attuale Villa Giulia, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Fondazione 107, Fondo GiovAnna Piras, FRAC Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea,  GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Nazionale del Cinema, PAV Parco Arte Vivente, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Provincia di Torino/Eco & Narciso.
In mostra dipinti, installazioni, video di artisti quali Marisa MerzGino De DominicisMartha RoslerGary HillThomas DemandLiliana Moro accanto a lavori di giovani emergenti a livello internazionale. 

Ascolta chi scrive
A disposizione del pubblico, Ascolta chi scrive è ormai un appuntamento fisso ad Artissima: visite di scoperta della fiera e dell’arte contemporanea, curate da 17 esperti d’arte, critici e giornalisti, e dedicate a tutti i visitatori di Artissima.
Per i più giovani è in programma uno speciale appuntamento Ascolta Chi Scrive – Under 16

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ARTISSIMA DESIGN
 

TomásAlonso, Beta Tank, Julien Carretero, Lanzavecchia + WaiMinale  Maeda eMischer’Traxler;  MARCNucleo e UdA 
A cura di Barbara Brondi e Marco Rainò 

VISUALISING TRANSFORMATION 
PALAZZO BIRAGO | VIA CARLO ALBERTO 16 | TURIN
Preview: sabato 6 novembre 2010 ore 21.00 / 24.00
7 – 14 novembre 2010, tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00 


Artissima apre per la prima volta al design con una sezione interamente dedicata
. In linea con la programmazione culturale proposta per l’edizione 17, volta a scoprire e stimolare la contaminazione fra le diverse discipline e pratiche artistiche, Artissima 17, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino, presenta Visualising Transformationunico appuntamento al di fuori degli spazi della fiera.

Ideato e curato da Barbara Brondi e Marco RainòVisualing Transformation comprende, nella suggestiva cornice juvarriana di Palazzo Birago a Torino, una mostra collettiva, un calendario di incontri aperti al pubblico e un workshop.

L’esposizione presenta un’ampia selezione di lavori inediti realizzati da alcuni tra i nomi di maggior rilievo nel contesto internazionale del design di ricerca: TomásAlonso, Beta Tank,Julien Carretero, Lanzavecchia + Wai, Minale – Maeda e Mischer’Traxler e gli allestimenti ambientali concepiti e realizzati espressamente per l’occasione da MARCNucleo e UdA.

La mostra sarà  inaugurata sabato 6 novembre dalle 21 alle 24 e resterà aperta al pubblico dal 7 al 14 novembre 2010, tutti i giorni dalle 15 alle 19.

Visualising Transformation è uno speciale approfondimento del progetto IN Residence, laboratorio a cadenza annuale, giunto alla sua terza edizione, mirato a costruire il dialogo tra designer affermati e studenti selezionati, con l’obiettivo di individuare, analizzare e decodificare le attitudini con vocazione sperimentale nel quadro del design thinking contemporaneo. Il progetto apre a nuove considerazioni sulle discipline relative alla progettazione, con l’obiettivo di immaginare gli esiti del processo creativo nel design determinanti nel confermare una necessità irrinunciabile della contemporaneità: continuare a esercitare la sperimentazione. 


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Francesco Manacorda
Direttore 

Francesco Manacorda, torinese, 36 anni, è critico d’arte e curatore indipendente.  È Visiting Lecturer in Studi Curatoriali e Teoria dell’Arte presso il dipartimento Curating Contemporary Art del Royal College of Art di Londra, dove ha vissuto e lavorato dal 2001 al 2010.  Dopo la Laurea in Scienze dell’Educazione con indirizzo di Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Torino, nel 2003 ha conseguito il Master biennale in Curating Contemporary Art presso il Royal College of Art di Londra. Dopo un’esperienza come curatore free lance dal 2007 al 2009 è stato curatore per l’arte contemporanea presso laBarbican Art Gallery, per la quale ha curato due grandi mostre collettive – Martian Museum of Terrestrial Art (2008) e Radical Nature (2009) – e numerose personali con artisti emergenti.  Ha inoltre collaborato con diverse istituzioni in Italia e all’estero, tra cui laFondazione Sandretto Re Rebaudengo, per la quale ha tra l’altro ideato e curato il progettoResidenza per giovani curatori a Guarene d’Alba, la Serpentine Gallery, presso cui ha organizzato le Interview Marathons di Hans Ulrich Obrist e Rem Koolhaas (2006) e un ciclo di performance di artisti nel padiglione estivo, la Biennale di Lione (2007), T1 – Triennale Torino(2005), i Padiglioni Sloveno (2007) e Neozelandese (2009) alla Biennale di Venezia.  Ha fatto parte della giuria del PremioIlly Present Future (2007) e del Comitato di Selezione delPremio Furla (2008).  Collabora regolarmente con periodici italiani e internazionali: Domus,Flash Art, Kaleidoscope, Mousse, Art Review, Frieze, Metropolis M, Piktogram, Untitled.   Nel gennaio 2010 è  stato nominato direttore di Artissima e dalla primavera di quest’anno si è trasferito a Torino per curare il progetto della Fiera. 

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INFORMAZIONI PRATICHE
 

ARTISSIMA 17
Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino
5-7 Novembre 2010,
OVAL – Lingotto Fiere 


L’organizzazione di ARTISSIMA è curata da Artissima srl, società costituita nel 2008 per gestire i rapporti artistici e commerciali della Fiera.
www.artissima.it – info@artissima.it
t. +39 011 19744106 – f +39 011 19746106
via Bertola 34 – 10122 Torino 

4 novembre 2010
Ore 12.00 – Presentazione alla stampa
Ore 12.00 / 18.00 – Anteprima collezionisti (su invito)
Ore 18.00 – Inaugurazione (su invito) 

5-6-7 novembre 2010
Apertura al pubblico
Tutti i giorni
Ore 12.00 – 20.00 

Biglietti

Intero: € 15,00
Ridotto: € 10,00 *
* Ragazzi 12-18 anni. Over 65 anni. Studenti universitari su presentazione del libretto universitario. Militari in divisa.

Biglietto omaggio su presentazione dell’abbonamento Torino Musei e della Torino Card dal 5 al 7 novembre.
Ingresso gratuito per i disabili con accompagnatore.

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