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Toni Servillo legge Napoli al Piccolo

Toni Servillo
Toni Servillo
E’ un omaggio alla cultura partenopea, di certo, ma si rivolge anche al patrimonio di conoscenze italiano nel senso più ampio lo spettacolo “Toni Servillo legge Napoli”, che il grande attore, Servillo appunto, porta in scena al Piccolo Teatro Studio a Milano dal 29 novembre al 18 dicembre: attraverso la testimonianza di otto poeti e scrittori che hanno raccontato la città di Napoli in diverse epoche, Servillo restituisce non solo la straordinarietà della città, la sua bellezza e i suoi mille problemi, ma dipinge anche un affresco della ricchezza e il fascino della lingua italiana. Il fatto stesso che un milanese, ad esempio, possa non capire il significato di tutte le parole che vengono recitate e riesca più a cogliere il senso generale del discorso, è un elemento che rende merito alla vastità e la vivacità della cultura italiana. Dal viaggio che Di Giacomo immagina dal Paradiso direttamente a Napoli insieme a Dio e San Pietro, per passare poi alla “questua” di Eduardo De Filippo, che si rivolge a Dio chiedendo un posto in Paradiso anche per lui, e sottolineando così l’aspetto più sfacciato, brillante e furbo dei napoletani, fino alle due liriche di Ferdinando Russo (“A Madonna d’  ‘e mandarine” e “E’ sfogliatelle”) e la drammatica sequenza di “Fravecature”, in cui Viviani denuncia una morte bianca. Con l’invettiva sanguigna de “A sciaveca” di Mimmo Borrelli e la lingua contemporanea, colta e allusiva, di “Litoranea” di Enzo Moscato, si descrive anche quello che è il degrado e l’incuria di certe parti di Napoli, fino alle atmosfere intense che affiorano con le liriche di Maurizio De Giovanni “ ‘O vecchio sott’o ponte” e “Sogno napoletano” di Giuseppe Montesano, e la ferocia di “Papule”, il crudo ritratto di Mimmo Borrelli. Il desiderio di un ritorno ad una vita semplice e sana è l’auspicio con cui sembra concludersi lo spettacolo, ovvero attraverso le parole di Raffaele Viviani e la sua poesia “Primitivamente”. Un piccolo viaggio nei riferimenti letterari napoletani, da cui emerge indubbiamente l’autonomia dei dialetti, usi e costumi del patrimonio di conoscenze della tradizione partenopea. Ma se è proprio la varietà e la specificità di tutte le varie culture ciò che contraddistingue l’Italia, questo viaggio appartiene assolutamente a tutti.
informazioni utili:
“Toni Servillo legge Napoli”
Milano, Piccolo Teatro Studio Expò
via Rivoli 6
29 novembre-18 dicembre
Produzione Teatri Uniti
Toni Servillo mette in scena testi di Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano, Mimmo Borrelli, Antonio De Curtis (Totò), Michele Sovente, Alfonso Mangione
Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00. Lunedì riposo.
Giovedì 8 dicembre, ore 16
Prezzi: platea 25 euro, balconata 22 euro – Informazioni e prenotazioni 848800304 –www.piccoloteatro.org

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