INTRAPRENDENZA DELLA BOLOGNA COLTA
Arte + è la dicitura che alberga sulla carta intestata dei comunicati e del materiale divulgativo , quasi a sottolineare il dna del progetto della colta antiquaria bolognese Tiziana Sassoli, che sembra sentire l’esigenza di rendere un servizio + completo, alla sua città ma non solo, all’arte ma non solo.
Già condottiera di FONDANTICO per più di un trentennio con cui sdogana il concetto di eccellenza dell’arte antica fine a se stessa, in quanto fa della ricerca e della scientifica attribuzione dei capolavori proposti in galleria il filo rosso del suo successo, oggi con un nuovo scenografico spazio polifunzionale la gallerista sdoppia i suoi sforzi inaugurando un progetto ambizioso e contemporaneamente indispensabile.
Nell’affascinante cornice medievale del centro storico bolognese, a Palazzo Pepoli Vecchio , gli oltre 350 metri quadrati dell’atelier ospiterà non solo degli spazi museali ma una vera e propria factory i cui servizi dedicati in ambito artistico spaziano dalla consulenza e perizia per dismissioni patrimoniali fino a consulenze legali per l’arte, dalla progettazione di collezioni d’arte antica e moderna fino alla consulenza in materia di restauro, dal bookshop specializzato in libri d’arte ad un folto calendario di eventi culturali che ospiterà monografiche e collettive (pittura,scultura,fotografia,video,design) . Qualcosa in + che una bottega d’arte.
Venerdì 2 dicembre Arte + inaugura la mostra “+700 +800 +900 +…” il cui concept sembra fare l’occhiolino al più ampio pubblico possibile il che, se trascuriamo lo snobismo applicato di quegli “opinion leader” radicali che vorrebbero incasellare in angusti alveari gli operatori del settore, ci sembra quanto mai appropriato in un’epoca in cui la parola d’ordine dovrebbe essere conoscenza anzitutto..
Alcune buone premesse di queste mie convinzioni mi vengono suggerite dal percorso espositivo studiato dalla gallerista, che per questa prima ci propone un’armoniosa fusione tra antico e moderno. Accanto ad una preziosa quadreria antica settecentesca tra cui Carlo Lodi, Gaetano Zais, autore di una tela di straordinaria ricchezza cromatica e Francesco Fidanza, artista di statura europea presente con una coppia di vedute marine di spiccata sensibilità preromantica si potranno ammirare l’opera di Nicola Zamboni e Sara Bolzani costituta da un monumentale gruppo scultoreo in rame in rappresentanza del concetto di “UMANITA” che si fonde con il paesaggio proposto da alcuni maestri ottocenteschi tra cui Antonio Basoli con una preziosa tavola di un paesaggio montano.
Dello scadere dell’Ottocento è invece la Veduta di Bellagio del protagonista del risorgimento locale Luigi Bertelli, celebrato in questo stesso periodo da una mostra antologica nelle sale di palazzo d’Accursio a Bologna.
Il tema del paesaggio ricorre anche tra i grandi maestri della pittura italiana del Novecento, tra cui Giorgio de Chirico e Virgilio Guidi, autori di due affascinanti e personalissime interpretazioni dell’Isola di San Giorgio a Venezia, e Carlo Carrà, presente con due importanti lavori della fase matura, del cosiddetto “realismo lirico”, durante il quale dipinge le sue inconfondibili visoni sospese e senza tempo dell’amata Versilia, dalle sue spiagge deserte e dei suoi monti sul mare. Degli anni quaranta è la tela raffigurante il Lago di Como di Arturo Tosi, dedicata al tema del paesaggio come lo sono anche i lavori di Franco Gentilini (Chiesa a Venezia, 1957), di Ardengo Soffici (Paesaggio a Poggio a Caiano, 1955) e di Ennio Morlotti (Cactus sul mare, 1967) . Di Filippo de Pisis è esposta invece una tipica natura morta del 1941, mentre Bruno Saetti, Felice Casorati, Massimo Campigli e Mino Maccari si rivolgono principalmente al tema della figura umana.
Non mancano neanche due importanti personalità del Novecento Europeo, il pittore francese Edouard Vuillard, autore del bellissimo Interno con modella (1908 circa) nel quale compare dietro alla figura la femminile il suo celebre dipinto raffigurante la Piazza della Trinità (oggi al MOMA di New York) del 1894, e del tedesco Otto Dix, esponente di spicco della “Nuova Oggettività”, presente con una tavola del 1935 già esposta nel 1957 alla monografica tenutasi allo Städtische Museum Kunst und Museumsverein di Wuppertal.
Seppure il lavoro di Tiziana Sassoli con Fondantico non mi dava dubbi circa la qualità dei risultati, quest’ultima sua audace iniziativa mi rende quanto mai curioso di testimoniarne l’esito, noi di ARSLIFE saremo quindi presenti all’evento e forniremo al nostro pubblico quanti più spunti possibili.
INFORMAZIONI UTILI :
arte + di Tiziana Sassoli
Via de’ Pepoli, 6/E Bologna
Tel 051 2916724 – info@artepiu.bo.it
Inaugurazione: venerdì 2 dicembre 2011 dalle ore 18.00 alle 24.00
Fino al 15 gennaio 2012 + 700 + 800 + 900 + … dipinti e sculture