Una mostra, al Museo Cantonale d’Arte a Lugano (10 marzo-I luglio), per capire chi è stato e cosa rappresenta, tutt’ora, per la storia dell’Arte, Giorgio Morandi (1890-1964): facile dire che fu uno dei protagonisti del XX secolo, maestro dell’incisione oltre che della pittura. Facile, perché suonerebbe come un generico “sentito dire”: Morandi, infatti, attraverso le sue immagini, pone domande, e pretende delle risposte precise da chi guarda i suoi quadri. Pretende una definizione specifica del suo lavoro e, per poterla dare, vuole che il visitatore rivolga alla sua figurazione un’attenzione diversa da quella a cui oggi siamo più abituati, pensando ad esempio alla video art, alle installazioni e alle performance, che cercano un coinvolgimento emotivo del visitatore quasi a 360°. Morandi, invece, è un pittore a prima vista immobile. Un pittore del particolare e del dettaglio. Il “diverso” è un canone da cercare nelle sue opere, non da cui rimanere sopraffatti. L’impressione, il “nuovo” sono per Morandi concetti superati, ed è questa la vera energia del pittore bolognese. Una mentalità quasi più vicina all’arte orientale, per l’inusuale idea del tempo che emerge dal suo lavoro artistico. Quella di Morandi è una ricerca continua, pedissequa e costante, ma su pochi dettagli. La mostra a Lugano permette di approfondire direttamente il lavoro del pittore, cogliendolo nel suo nucleo e nella sua forza. Che non sta nella ricerca dello stupore e del “nuovo”, quindi, semmai nella studiata suddivisione degli spazi, dei dettagli e delle misure: tra dipinti a olio che raffigurano nature morte di bottiglie e scatole, o tra paesaggi campagnoli del tutto italiani, o il suo autoritratto, del 1924, oltre a disegni, acquerelli e incisioni, insomma nelle circa cento opere che provengono da collezioni pubbliche e private (alcune delle quali di grande rilevanza storica, essendo appartenute ad amici, collezionisti e critici che furono vicini a Morandi quali Francesco Arcangeli, Augusto Giovanardi, Roberto Longhi, Giovanni Spadolini e altri) e raccolte con grande attenzione da Maria Cristina Bandera, Direttrice della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze, e da Marco Franciolli, Direttore del Museo Cantonale d’Arte e Museo d’Arte della Città di Lugano, si arriva a scoprire la verità di questo pittore. “Morandi ha segnato una strada dell’arte contemporanea, anche se magari è stato additato come troppo tradizionale e conservatore” dice la Bandera “Ma la sua attività e contemporaneità è dimostrata anche dagli artisti giovani che oggi lo richiamano, seguono le sue orme”. Il riferimento è alle opere, fra gli altri, di Lawrence Carroll (“Untitled Stacked Painting”, 1991-2012), o Craigie Horsfield (“Four Bottles, Blue”, 2003, 2008), di cui sono esposti a Lugano i lavori, in un diretto confronto e attività di ricerca sull’attualità e la vita di Morandi oggi nel panorama di pittura contemporanea. Addirittura le forme del pittore bolognese influenzano il grande schermo, come propone la mostra nel paragone diretto con immagini de “La dolce vita” di Fellini (1960), o “La notte” di Michelangelo Antonioni (1960). Anche il regista Bernardo Bertolucci, intervistato, sottolinea in prima persona i paralleli e i continui rimandi dell’influenza di Morandi nei confronti del cinema.
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SCHEDA TECNICA:
“Giorgio Morandi”
Lugano, Museo d’Arte
10 marzo-I luglio 2012-03-19 Museo Cantonale d’Arte
a cura di Maria Cristina Bandera e Marco Franciolli
in collaborazione con Maria Pasini e Simona Tosini Pizzetti
Orari: mercoledì-domenica, ore 10-17. Martedì ore 14-17. Lunedì, chiuso. Dal 16 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 apertura prolungata fino alle 18. 19 marzo, lunedì di Pasqua e lunedì di Pentecoste, ore 10-17.
Biglietti: adulti, 12 franchi. Ridotto e gruppi, 8 fr. Cumulativo, 20 fr. Ridotto, 14 fr. Minori di 16 anni e Ala Est, ingresso gratuito.
Tel. +41-91-9104780
www.museo-cantonale-arte.ch, decs-mca@ti.ch
“Giorgio Morandi”
Lugano, Museo d’Arte
10 marzo-I luglio 2012-03-19 Museo Cantonale d’Arte
a cura di Maria Cristina Bandera e Marco Franciolli
in collaborazione con Maria Pasini e Simona Tosini Pizzetti
Orari: mercoledì-domenica, ore 10-17. Martedì ore 14-17. Lunedì, chiuso. Dal 16 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 apertura prolungata fino alle 18. 19 marzo, lunedì di Pasqua e lunedì di Pentecoste, ore 10-17.
Biglietti: adulti, 12 franchi. Ridotto e gruppi, 8 fr. Cumulativo, 20 fr. Ridotto, 14 fr. Minori di 16 anni e Ala Est, ingresso gratuito.
Tel. +41-91-9104780
www.museo-cantonale-arte.ch, decs-mca@ti.ch