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Klein all’asta da Christie’s per la salvaguardia degli oceani

Yves Klein (1928-1962) FC 1 (Fire-Color 1) dry pigment and synthetic resin on panel Executed in 1962 Estimate: $30 – 40 million


Yves Klein (1928-1962) FC 1 (Fire-Color 1) dry pigment and synthetic resin on panel Executed in 1962 Estimate: $30 – 40 million
Yves Klein (1928-1962) FC 1 (Fire-Color 1) dry pigment and synthetic resin on panel Executed in 1962 Estimate: $30 – 40 million

8 maggio 2012, Christie’s, New York

FC 1 è la più importante opera di Yves Klein mai apparsa prima all’asta.
FC 1 è considerata una delle più importanti opere europee del dopo guerra.
FC 1 quasi sicuramente farà superare il record mondiale per Klein all’asta.
FC 1 è stata realizzata nel 1962, l’anno della premautara morte di Klein, a soli 34 anni, dopo una breve carriere si solo 7 anni
Con una stima di 30/40 milioni di dollari, quest’opera colloca Klein nel circolo elitario dei più costosi artisti di arte del dopo guerra.
FC 1 combina tutti gli elementi della poetica di Klein: fuoco, antropometria, il blu e i pigmenti rosa.

 

 

Cinquant’anni dopo la morte dell’artista, Christie’s propone per l’asta serale di arte contemporanea e del dopo guerra del prossimo 8 maggio 2012, “Fire-Color Painting FC 1” di Yves Klein. Fu eseguito poche settimane prima della morte dell’artista ed è comunemente acclamato come il suo ultimo capolavoro. FC 1 è considerata una delle più importanti opere europee del dopo guerra ad andare sul mercato.

E’ diventata una delle opere iconiche di Klein anche grazie all’uscita del suo film “La Revolution Bleue”, dove si vede la creazione del dipinto che vede l’artista come un eroe e un alchimista, che maneggia elementi come il gas e il fuoco: la serie di cui fa parte l’opera si chiama infatti “dangerous paintings”, dal momento che l’artista mette a repentaglio la sua vita e quella delle sue modelle.

FC1 fa parte di una collezione privata, ma è stata esposta nelle maggiori retrospettive dedicate all’artista, come quella al Guggenheim Museum di New York e quella al Hirshhorn Museum a Washington.

Blue Klein per il Profondo Blu

Parte dell’incasso del dipinto sarà devoluto a Oceana, la più grande organizzazione mondiale dedita alla cura e alla salvaguardia degli oceani. Andy Sharpless, Oceana CEO: “Oceana is very grateful to be a part of this opportunity, and it is beautiful to see that fifty years after his death, Yves Klein is now giving back to the oceans through his work. Now the oceans are in trouble. People everywhere are stepping up to restore and protect them. This partnership with Christie‟s is a perfect example of the kind of creative thinking that helps produce the policy changes that will save the oceans.”

 

Loic Gouzer, International Specialist, Post-War and Contemporary Art: “Yves Klein‟s FC 1 is to Europe what Pollock‟s NUMBER ONE is to America. It is the ultimate heroic work fusing all of the elements that Klein learnt to master over his short and intense career. FC1 perfectly embodies Klein‟s obsession with the irreconcilable concept of presence and absence, life and death; this painting took an enormous emotional and physical toll on the artist. FC1 was Klein‟s last, but perhaps most poignant feat as an artist, and is expected to break the record for any Post War European work of art.”

Per creare FC 1, Klein ha usato due modelle come se fossero i suoi pennelli. Nella prima fase del processo creativo, le due donne, dopo essere state bagnate con dell’acqua, premevano i propri corpi sui grandi fogli di cartone appositamente trattato. In un secondo momento l’artista bruciava la superficie del foglio, in modo che le parti bagnate rimanessero intatte. In questo modo sul foglio apparivano delle sagome, come una sorta di apparizione spettrale. Klein utilizzava l’acqua anche per creare degli effetti pittorici: intrecciando schizzi, macchie e gocce negli strati dell’immagine. Il passo successivo prevedeva che le modelle si cospargessero i corpi di uno strato molto sottile di pittura rosa. Premendo nuovamente il loro fisico sul foglio, lasciavano una leggera sagoma dei seni e delle gambe. Questa operazione veniva ripetuta con uno strato più spesso di pittura blu. Per finire lo stesso artista rimodellava le sagome usando un aerografo che spruzzava colore rosa e blu.

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